Migranti in Croazia: +140% in un anno

0
Migranti in Croazia: +140% in un anno
Migranti vicino alla stazione ferroviaria di Fiume. Foto: Goran Kovacic/Pixsell

Zoran  Ničeno, capo dell’Amministrazione delle frontiere del MUP (Ministero degli Affari Interni), stamattina durante la trasmissione radiofonica “U mreži prvog” della Radio Croata Hrt), ha dichiarato che la polizia croata quest’anno ha registrato “54.593 attraversamenti illegali del confine, il che rappresenta un aumento del 140% rispetto all’anno scorso”.

“Gli alti numeri sono dovuti all’aumento delle rotte migratorie. Se la rotta dei Balcani occidentali raddoppia, è chiaro che la metà di questi ‘raddoppio’ si dirige verso di noi e l’altra metà verso l’Ungheria. Tutti chiedono asilo. Questo la dice lunga, ossia i trafficanti e i migranti conoscono bene il sistema dell’Unione europea, sanno che c’è una bassa probabilità di essere respinti una volta che hanno registrato le loro impronte digitali e sanno di avere la libertà di movimento mentre sono in Croazia”, ha dichiarato Ničeno.

Ha commentato anche i check point introdotti dalla polizia Slovenia dopo il confine con la Croazia.

“Insieme ai colleghi sloveni, abbiamo analizzato dove e in che modo le persone attraversano illegalmente il confine in maggior numero. Abbiamo organizzato 445 pattuglie miste con i colleghi sloveni e coperto i punti in cui il maggior numero di persone attraversa illegalmente il confine. Questa procedura ha coinvolto i punti in cui la polizia aveva precedentemente effettuato blocchi in base all’analisi del rischio (furgoni bianchi, veicoli sovraccarichi, targhe strane…) e in base a tale analisi del rischio, le persone venivano separate nei punti di controllo, sia in Croazia che in Slovenia. È evidente che questa misura ha benefici in termini di visibilità della polizia e del cambiamento nella percezione della sicurezza da parte dei cittadini… È una mossa tattica che influenza la situazione politica interna in Slovenia”.

“Un gran numero di migranti ha cercato di attraversare il fiume Sava in barca, ma anche su oggetti galleggianti naturali, gettandosi nella Sava… Abbiamo avuto diversi annegamenti e ricerche di persone scomparse. È una situazione terribile perché non puoi né fermarli, né aiutarli. Devi solo aspettare che attraversino e poi catturarli. Abbiamo acceso le luci, fatto volare elicotteri… Tutto per dissuaderli dall’immergersi nella Sava. Dopo il nostro grande impegno, questa rotta si è spostata verso l’area di Karlovac nel mese di maggio”, ha rivelato Ničeno.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display