Giorno del Ricordo. Menzione d’onore alla Carpin di Trieste

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Giorno del Ricordo. Menzione d’onore alla Carpin di Trieste

In occasione del Giorno del Ricordo delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata, ieri, 8 febbraio a Montecitorio (Roma) sono state consegnate le menzioni d’onore per il concorso “10 febbraio”. Tra i premiati: la Scuola secondaria di primo grado G. Carpin di Trieste, Istituto comprensivo di Valmaura, che ha svolto un lavoro di ricerca legato a questo pezzo di storia travagliata del ‘900 che si è perpetrato a ridosso del capoluogo giuliano.

Il Concorso “Un mondo e un passato. Storie dai luoghi di origine degli esuli giuliano-fiumano-dalmati” è bandito dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e dall’Associazione degli esuli istriani, fiumani e dalmati, nell’ambito delle iniziative del Gruppo di lavoro e prevede la partecipazione delle scuole di tutti gli ordini.

Al progetto triestino hanno partecipato alcuni ragazzi della 3E, aiutati da altri della 1A della Carpin, guidati dalle professoresse Caterina Conti e Silvia Buttò, affrontando la tematica “Anch’io ero come voi”. In delegazione della scuola, ieri a Montecitorio erano presenti l’alunna Thays Puggiotto della 3E, accompagnata dalla docente Caterina Conti, le quali sono state premiate nella sala della Regina dal presidente della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana e dal presidente della Regione FVG, Massimiliano Fedriga. Inoltre, le due delegate della Scuola Carpin oggi hanno partecipato alla celebrazione del Giorno del Ricordo al Quirinale, al cospetto del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Un evento importante che premia il lavoro svolto con passione dagli alunni triestini, soprattutto non scordando che Valmaura è un rione con una grande concentrazione di abitanti di origine istriana. Per molti dei ragazzi il progetto ha rappresentato l’occasione per conoscere meglio e in modo più approfondito la storia della propria famiglia e capire le dinamiche profonde e complesse legate all’esodo.

“Emozionante venire a Roma per la prima volta per ritirare questo premio che ha riguardato l’intervista a un’esule istriana che abbiamo realizzato noi ragazzi. Quello che mi ha colpito di più è stato il modo in cui la signora Carla ci ha raccontato la sua storia, senza problemi cioè in modo sciolto, avendo superato lo shock della tragedia dell’esodo”: dice l’alunna Thays Puggiotto.

Caterina Conti e Thays Puggiotto

Il progetto è nato sulla scia di alcuni laboratori pomeridiani che gli allievi avevano seguito volontariamente in precedenza, le professoresse hanno colto l’occasione per approfondire l’argomento, dando il via a un lavoro di ricerca. Il gruppo interessato ha svolto un’indagine sul campo presso la Risiera di San Saba, dove fu allestito uno dei primi campi di accoglienza per i profughi istriani, molti dei quali in seguito si sarebbero stabiliti nella zona. Inoltre, i ragazzi hanno realizzato cartelloni e altri materiali, culminando lo studio con un’intervista corposa a un’esule di Cittanova che vive a Trieste da quando ha 6 anni, intitolata “La vita di Carla tra Istria, Luoghi e Mondi”.

“Sono fiera del premio ricevuto dagli studenti della 3E della Caprin al concorso sul 10 febbraio. Il compito dell’insegnante è dare degli strumenti di conoscenza, problematizzazione e prospettiva. Quello che ne è scaturito, una volta indirizzati, è stato tutto merito loro – dichiara la professoressa Conti -. Considero fondamentale che nelle scuole italiane, soprattutto della Venezia Giulia, si lavori sul 10 febbraio e sulla conoscenza delle vicende del Novecento nell’Adriatico amarissimo’. Questo permette agli studenti di capire meglio anche molte delle loro storie familiari e di riflettere sul presente. Il viaggio a Roma, poi, vale molto più di una lezione: è un insegnamento per la vita sul valore delle Istituzioni, della Repubblica e della nostra democrazia che richiedono pluralità, inclusione, rispetto per costruire una società di pace”.

Una menzione d’onore che premia l’interesse, la curiosità, ma anche l’impegno e la dedizione dei ragazzi e delle ragazze che ne hanno preso parte, avvicinandoli a una storia che è anche loro.

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