Potrebbe aprire già entro settembre dell’anno prossimo il primo asilo italiano di Sissano. Lo sperano il presidente dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul, il presidente della Giunta esecutiva dell’UI, Marin Corva, il sindaco di Lisignano, Marko Ravnić, e più di chiunque altro il presidente della Comunità degli italiani di Sissano, Paolo Demarin, che oggi, martedì 28 novembre, a due anni di distanza dalla firma della lettera d’intenti, si sono nuovamente incontrati.
Questa volta per siglare l’Accordo di cofinanziamento per la costruzione, l’allestimento e la messa in funzione della scuola per l’infanzia in lingua italiana. “Ci siamo. Dopo due anni di preparativi e pianificazioni abbiamo mosso un ulteriore passo verso la realizzazione del primo asilo in lingua italiana del Comune di Lisignano”, ha commentato Demarin, aggiungendo che quest’ultima tappa del percorso prevede il trasferimento delle risorse finanziarie dall’UI al Comune di Lisignano, cui non resta altro che avviare l’iter procedurale e indire una gara d’appalto.
“A gennaio potremmo già avere il nome della ditta appaltatrice”, ha quindi dichiarato il presidente del sodalizio che, come già anticipato, spera che il nuovo edificio possa essere pronto per l’anno pedagogico 2024/2025. Demarin ha inoltre rilevato che il costo di costruzione e allestimento dell’asilo si aggira intorno ai 777mila euro e che l’Accordo appena firmato impegna l’Unione Italiana per quasi 680mila euro (679.984,2 per la precisione). La differenza sarà stanziata dal Comune di Lisignano, tra i cui obblighi figurano anche la messa in funzione e la futura gestione della scuola per l’infanzia, che avrà due sezioni (asilo e nido) e potrà ospitare fino a 35 bambini.
Momento storico
“La firma di questo atto rappresenta un momento storico”. Questo il commento a margine della firma del presidente della GE dell’UI, Marin Corva. “Sono assolutamente convinto della bontà del progetto che, ne sono sicuro, darà un notevole contributo allo sviluppo e alla promozione della lingua, della cultura e dell’identità italiana di questo territorio”, ha proseguito Corva, il quale ha ribadito come la Giunta esecutiva dell’Unione Italiana abbia subito riconosciuto l’iniziativa promossa dalla CI di Sissano come progetto strategico per l’intera CNI. “Ci siamo rimboccati le maniche e lavorato con massima urgenza per raggiungere l’obiettivo”, ha evidenziato il presidente, che ha quindi colto l’occasione per ringraziare Paolo Demarin, senza il cui impegno e insistenza, il progetto forse, non sarebbe andato a buon fine, o perlomeno non si troverebbe in uno stato così avanzato. Corva ha naturalmente ringraziato anche il Comune di Lisignano che, oltre a contribuire alle spese di costruzione, si è assunto l’impegno e l’obbligo di assicurare il personale del futuro asili italiano e di coprire le spese di funzionamento dell’istituzione prescolare. “Grazie e complimenti a tutti. Sono convinto che questo sarà un progetto di successo e che l’asilo avrà tanti bimbi iscritti”, ha concluso Corva, non prima, però, di ringraziare i finanziatori, ovvero il governo italiano per il primo contributo di 100mila euro concesso all’UI e il governo croato che, grazie anche alla mediazione dell’onorevole Furio Radin, ha assicurato un finanziamento di quasi 600mila euro.
Un beneficio per l’intera comunità
A margine della firma è intervento pure Maurizio Tremul, che ha esordito dicendo come “il compito dellUI è cercare di capire le esigenze che arrivano dal territorio, soprattutto in termini di mantenimento dell’identità, della lingua e della cultura italiana” e che “costruire scuole, comunità, asili… contribuisce e generare beneficio non soltanto agli appartenenti alla CNI, ma per l’intera comunità”. Tremul si è detto quindi convito del fatto che la realizzazione dell’asilo italiano non potrà che portare benefici a tutto il territorio di Lisignano, anche perché le iscrizioni alla scuola per l’infanzia saranno aperte a tutti i bambini residenti sul territorio amministrato dal Comune di Lisignano. “Questo è quello che noi dobbiamo fare”, continua il presidente dell’UI, secondo cui l’essere riusciti in poco tempo a trasformare in realtà un sogno covato da lungo tempo significa avere lavorato in sinergia e avere impegnato nel miglior modo possibile sia il tempo che le risorse. “Dunque, non posso che ringraziare il Comune di Lisignano e la CI di Sissano, che ha operato con efficacia e spinto affinché si arrivi in tempi più rapidi possibili alla realizzazione del progetto. Ringrazio inoltre la Giunta esecutiva per avere operato concretamente per arrivare al risultato odierno”. Così Tremul, che a proposito di finanziamento sostiene che “dal 2018 siamo baciati dalla fortuna”. “Il nostro budget è più che duplicato grazie ai fondi che arrivano dal governo Plenković, che ci consentiranno di fare tantissimi investimenti.
Naturalmente, grazie anche al governo italiano che ha confermato le risorse degli ultimi anni”. Questa la considerazione del presidente dell’UI, che dopo avere ribadito l’importanza di guardare alle persone, investire sui giovani e creare un ambiente accogliente per tutti ha auspicato che la gara d’appalto per la scelta della ditta cui affidare la costruzione dell’asilo italiano di Sissano possa essere indetta quanto prima.
Condizioni migliori per i più piccoli
L’ultimo a intervenire è stato il sindaco di Lisignano, Marko Ravnić, che dopo essersi detto onorato di poter essere parte del progetto ha affermato che una delle priorità della sua amministrazione è assicurare condizioni di vita migliori per i più piccoli. “Sono convinto che l’asilo di Sissano punta proprio in questa direzione”, ha concluso il primo cittadino.
L’asilo a Varvari
Sta per iniziare la costruzione del nuovo asilo a Varvari, che affiancherà la sezione della Scuola dell’infanzia “Paperino”. Il sindaco di Parenzo Loris Peršurić e Tomislav Bolotin, direttore della Magnum Supra di Ragusa quale esecutore, Vladimir Sladonja dell’azienda responsabile progettuale e Marinko Prostran, direttore della sovrintendente Kling di Lič, hanno siglato i relativi contratti esecutivi.
Il nuovo edificio, che sarà realizzato entro un anno dall’inizio dei lavori,accoglierà 150 bambini. “Come annunciato, continuiamo a investire nei nostri più giovani. Dopo i nuovi asili nido a Maio Grando, Monspinoso e Sbandati e il rinnovo energetico dell’edificio del Radost 2, siamo di fronte alla costruzione di questo asilo a Varvari e di un altro nuovo a Villanova di Parenzo, nonché all’utilizzo dei locali del club Maro a Spada. Stiamo parlando di oltre 300 nuovi posti negli asili nido entro il 2025, perciò riteniamo di primeggiare in Croazia. La nostra città, per fortuna, registra un costante aumento del numero di bambini nati, e ne siamo molto contenti”, ha detto Peršurić.
Dal canto suo, Bolotin ha detto essere la sua azienda pronta all’esecuzione dei lavori, attendendosi una buona collaborazione con gli altri soggetti coinvolti.
I lavori sono supportati dal Ministero della scienza e dell’istruzione con 1,45 milioni di euro (10,9 milioni di kune) sovvenzionati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, mentre la rimanenza sarà finanziata dalla Città di Parenzo-Parenzo. Tra pochi giorni è attesa la sigla del contratto di esecuzione dei lavori dell’ Asilo a Villanova di Parenzo.
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