WRC. Croatia Rally: su il sipario

Lo shakedown di Okić e la passerella davanti alla Biblioteca nazionale e universitaria di Zagabria inaugureranno la quarta edizione della kermesse. Da domani si inizierà a fare sul serio con la prova speciale Ravna Gora-Skrad e la salita sul Platak

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WRC. Croatia Rally: su il sipario
È tutto pronto per la quarta edizione del Croatia Rally. Foto: Igor Kralj/PIXSELL

Quarta tappa delle 13 in calendario, poco meno di 300 chilometri spalmati su 20 prove speciali, 68 equipaggi provenienti da 35 nazioni, 150 Paesi collegati, 200 giornalisti accreditati, 500 volontari e oltre 2.000 persone coinvolte nell’organizzazione. Questi, in sintesi, i numeri dell’attesissimo Croatia Rally, che torna per il quarto anno di fila e che abbraccia cinque Regioni, nell’ordine quelle di Zagabria, Karlovac, Varaždin, Krapina e Litoraneo-montana. Si parte questa mattina alle 9.01 con il consueto shakedown di 3,6 chilometri attorno alla fortezza Okić vicino a Samobor, mentre alle 18.30 sarà la volta della passerella davanti alla Biblioteca nazionale e universitaria di Zagabria di tutti gli equipaggi iscritti.

Si inizierà a fare sul serio a partire da domani, con le prime 8 prove speciali previste sulle colline dello Žumberak, in Gorski kotar (Ravna Gora – Skrad) e soprattutto il passaggio sul Platak, al termine del quale la carovana scenderà fino al centro di Fiume, dove sul Corso verrà allestito il Regroup & Technical Zone.
Si proseguirà sabato con altre 8 speciali sui percorsi tra Samobor, Karlovac e Duga Resa. Chiusura domenica con le ultime quattro prove in programma, che attraverseranno lo Zagorje prima di raggiungere il traguardo di Kumrovec. Da lì la carovana tornerà nella capitale dove alle 16 avrà luogo la cerimonia di premiazione.

Incognita meteo
Anche quest’anno gli organizzatori hanno preparato un percorso molto impegnativo e pieno di insidie tra strade strette, serpentine, curve lente e veloci, nonché salti e saliscendi. Una delle chiavi sarà la scelta delle mescole. Qui sarà fondamentale la sensibilità dei piloti, i quali si ritroveranno sotto le ruote diversi tipi di asfalto.

Le 50 sfumature d’asfalto
Tra l’altro non è un caso se la tappa croata sia stata ribattezzata fin dalla prima edizione come il rally delle 50 sfumature d’asfalto. E poi c’è l’incognita meteo. Dopo la neve che ha sorpreso i piloti durante la ricognizione di alcune PS, le previsioni annunciano tempo variabile, il che potrebbe rimescolare ulteriormente le carte. Un altro ingrediente pronto quindi a rendere ancora più spettacolare e imprevedibile la battaglia. Una battaglia che potrebbe giocarsi nuovamente sul filo dei secondi, se non addirittura centesimi, come successo nella prima edizione quando Sebastien Ogier bruciò per un battito di ciglia (sei decimi!) Elfyn Evans. Gara sul filo anche l’anno seguente con Kalle Rovanperä a piegare in rimonta Ott Tänak per soli 4,3 secondi, mentre invece 12 mesi fa Evans vinse con ampio margine (27 secondi netti) su Tänak. Ci sarà un quarto vincitore del Croatia Rally oppure uno tra Ogier, Rovanperä ed Evans a concederà il bis?

Neuville guida il Mondiale
Dopo le prime tre prove in calendario, al comando della classifica c’è Thierry Neuville con 67 punti. Il belga della Hyundai (la casa coreana avrà anche quest’anno la livrea dedicata al compianto Craig Breen) ha aperto la stagione col botto trionfando al Rally di Montecarlo, per poi chiudere ai piedi ai piedi del podio in Svezia (quarto) e in Kenya (quinto). In Croazia vanta due terzi posti (2021 e 2022) e, trattandosi di uno specialista dell’asfalto, punta deciso al primo successo in terra croata da dedicare al suo grande amico Breen.

Evans, «mister costanza»
Alle sue spalle c’è Evans a quota 61 punti. Il gallese della Toyota, soprannominato “mister costanza” (terzo, secondo e quarto nelle prime tre tappe), andrà a caccia del primo sigillo stagionale e del secondo di fila in Croazia, lui che qui ha sempre saputo esaltarsi. In terza piazza a 46 punti ecco il sorprendente francese Adrien Fourmaux, reduce dal doppio terzo posto tra Svezia e Kenya. Il portacolori della Ford sta vivendo il miglior momento della carriera e sarà una pericolosa mina vagante, anche se praticamente nessuno lo mette in cima al pronostico. Molti ricorderanno il suo rocambolesco incidente di due anni fa quando proprio durante il Rally di Croazia piombò nel cortile di una villetta.
Naviga al quarto posto l’estone Tänak. Il campione del mondo 2019 non ha ancora trovato il giusto feeling con la sua Hyundai e fin qui non è salito sul podio, ma chissà che la Croazia non segni la svolta della sua stagione, lui che qui è andato sempre fortissimo, secondo sia nel 2022 che nel 2023.

Rovanperä favorito?
Chiude la top 5 il grande deluso di questo primo scorcio di stagione, il bicampione in carica Rovanperä. Un inizio disastroso quello del fuoriclasse della Toyota, ritirato a Montecarlo e lontanissimo in Svezia, prima di scatenarsi sugli sterrati kenioti vincendo da dominatore il Safari Rally. Il finlandese ha lanciato un chiaro segnale a tutti i rivali dando il via alla sua rimonta iridata, con la netta sensazione che sia lui l’uomo da battere in Croazia.

Il «turista» Ogier
E poi c’è Sebastien Ogier. L’otto volte iridato si è presentato nuovamente da “turista” al Mondiale 2024, senza particolari ambizioni, se non di vincere qualche rally qua e là e di portare punti alla Toyota. Il francese ha chiuso secondo a Montecarlo saltando successivamente gli appuntamenti in Svezia e Kenya, per poi ripresentarsi ai nastri di partenza in Croazia. Classe ed esperienza da vendere, il fenomeno di Gap sarà un osso duro per tutti.
Infine, attenzione a due pericolosi outsider come il giapponese Takamoto Katsuta e il finlandese Esapekka Lappi, vincitore del Rally di Svezia.
Al via saranno sette gli equipaggi croati. Nella categoria Rally3 il pinguentano Viliam Prodan, affiancato da Jan Pokos e Slaven Šekuljica, Tomas Hrvatin, Željko Magličić e Igor Mandić saranno impegnati nel Rally4, mentre Igor Tomljanović correrà nella classe Rally5.

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