WRC Croatia Rally: sarà battaglia totale

Oggi, giovedì 20 aprile, lo shakedown di Okić aprirà le ostilità, ma è da domani che si inizierà a fare sul serio. Durante la passerella di stasera verrà ricordato Craig Breen

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WRC Croatia Rally: sarà battaglia totale
Foto Igor Kralj/PIXSELL

Quarta tappa delle 13 in calendario, 300 chilometri spalmati su 20 prove speciali, 55 equipaggi ai nastri di partenza, 150 Paesi collegati, 200 giornalisti, 500 volontari e oltre 2.000 persone coinvolte nell’organizzazione. Questi, in sintesi, i numeri dell’attesissimo Croatia Rally, che torna per il terzo anno di fila e che abbraccia ben cinque Regioni, nell’ordine quelle di Zagabria, Karlovac, Varaždin, Krapina e la Litoraneo-montana. Si parte questa mattina alle 9.01 con il consueto shakedown di 3,6 chilometri attorno alla fortezza Okić vicino a Samobor, mentre alle 18.30 sarà la volta della passerella davanti alle Fontane di Zagabria di tutti gli equipaggi iscritti. Si inizierà a fare sul serio a partire da domani, con le prime 8 prove speciali previste sulle colline dello Žumberak e nei dintorni di Samobor e Duga Resa. Si proseguirà sabato con altre 8 speciali sui percorsi tra Karlovac, Duga Resa, Gorski kotar (Ravna Gora-Skrad) e soprattutto il passaggio sul Platak. Chiusura domenica con le ultime quattro prove in programma, che attraverseranno lo Zagorje prima di raggiungere il traguardo di Kumrovec. Da lì la carovana tornerà nella capitale dove alle 15.30 si terrà la cerimonia di premiazione.

Hyundai con i colori irlandesi

A poche ora dallo start l’atmosfera è un po’ malinconica. L’intero motorsport è ancora sotto shock per la tragica scomparsa di Craig Breen, deceduto la scorsa settimana in seguito a un incidente durante una ricognizione nei pressi di Lobor, nello Zagorje. Il pilota irlandese verrà ricordato con un minuto di raccoglimento durante la passerella di stasera, e più precisamente alle 19.29, orario in cui avrebbe dovuto sfilare al volante della sua Hyundai i20. Anche la cerimonia di premiazione di domenica verrà preceduta da un minuto di silenzio in sua memoria. Il Team Principal Cyril Abiteboul ha fatto sapere che la Hyundai ritirerà un equipaggio in segno di rispetto, presentandosi quindi con due sole vetture al via, che peraltro porteranno i colori della bandiera irlandese.
Anche quest’anno gli organizzatori hanno preparato un percorso molto impegnativo e pieno di insidie tra strade strette, serpentine, curve lente e veloci, nonché salti e saliscendi. Una delle chiavi sarà la scelta delle mescole. Qui sarà fondamentale la sensibilità dei piloti, i quali si ritroveranno sotto le ruote diversi tipi di asfalto. Tra l’altro non è un caso se la tappa croata sia stata ribattezzata fin dalla prima edizione come il rally delle 50 sfumature d’asfalto. E poi c’è l’incognita meteo. Nella scorsa edizione la pioggia aveva rimescolato le carte mettendo a dura prova tutti i piloti e anche quest’anno le previsioni annunciano tempo variabile. Un altro ingrediente pronto quindi a rendere ancora più spettacolare e imprevedibile la battaglia. Una battaglia che potrebbe giocarsi nuovamente sul filo dei secondi, se non addirittura centesimi, come successo due anni fa quando Sebastien Ogier bruciò per un battito di ciglia (sei decimi!) Elfyn Evans, mentre nell’ultima edizione Kalle Rovanperä piegò in rimonta Ott Tänak per soli 4,3 secondi. Uno scenario destinato a ripetersi anche quest’anno visto che la battaglia è… totale, con i primi cinque della classifica racchiusi nel fazzoletto di 12 punti.

Una poltrona per… cinque

Al comando c’è Ogier con 56 punti. L’otto volte iridato si è presentato nuovamente da “turista” al Mondiale 2023, senza particolari ambizioni, se non di vincere qualche rally qua e là e di portare punti alla Toyota. Ha vinto la tappa inaugurale a Montecarlo, poi ha saltato la Svezia per tornare in Messico e sbaragliare la concorrenza issandosi in vetta alla overall. E qui cambia tutto perché ora gli appassionati sono tornati a chiedere a gran voce il suo ritorno a tempo pieno. I due successi centrati nel Principato e sugli sterrati messicani lo avranno certamente gasato dopo la poco esaltante esperienza nell’endurance, ed ecco allora che il fuoriclasse francese potrebbe anche decidere di dare la caccia al record dei nove titoli detenuto dal suo connazionale Sebastien Loeb. Al momento però Seb resta ancora molto criptico sui suoi piani futuri. Ad ogni modo una cosa è certa, e cioè che in Croazia sarà lui l’uomo da battere.
Alle sue spalle c’è Thierry Neuville a quota 53 punti. Il belga della Hyundai è andato sempre a podio nelle prime tre prove stagionali (due terzi e un secondo posto), come pure in Croazia (terzo sia nel 2021 che nel 2022). A 34 anni è nel momento migliore della carriera per esperienza accumulata e anche la Hyundai sembra essersi messa alle spalle i problemi di affidabilità dell’anno scorso, ma bisognerà capire con quale spirito si presenterà al via dopo la morte di Breen (“Ho perso un amico, ancor prima che un compagno di squadra”).
In terza piazza con 52 punti ecco il campione del mondo in carica, nonché il più giovane della storia, Kalle Rovanperä. In molti se lo aspettavano ancora più dominante rispetto al 2022, però l’inizio non è stato brillantissimo (doppio quarto posto tra Svezia e Messico dopo la piazza d’onore a Montecarlo). La sensazione è che l’imprevedibilità del suo compagno di squadra Ogier inizi a essere un elemento di disturbo, ma nonostante questo il fenomeno finlandese appare comunque molto tranquillo. Chissà che la Croazia non segni la svolta della sua stagione.
Naviga al quarto posto con 47 punti l’estone Ott Tänak, approdato quest’anno alla Ford. Ha trionfato in Svezia, ma la vittoria non illude il campione del mondo 2019, perfettamente consapevole che ci vorrà almeno un anno di lavoro sulla vettura prima di tornare competitivo nella corsa al titolo.
Chiude questo quintetto Elfyn Evans con 44 punti. Difficile inquadrare la stagione del gallese. Sicuramente la sua Yaris è una certezza in termini di prestazione e affidabilità, però è anche vero che la Toyota punta tutto su Rovanperä (e pure su Ogier?). Sarà comunque interessante vederlo in azione in Croazia, lui che qui ha sempre saputo esaltarsi.

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