Tramezzani: «Ora il mio cuore batte per l’Istra 1961»

L’Istra 1961 oggi (sabato 2 marzo, ore 17.10) sarà in casa dell’Hajduk, squadra allenata dal tecnico emiliano quattro anni fa

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Tramezzani: «Ora il mio cuore batte per l’Istra 1961»
Paolo Tramezzani. Foto: Luka Batelic/PIXSELL

Una partita senz’altro particolare e carica di significati quella per l’Istra 1961, che nella 25ª giornata della Super Sport HNL questo pomeriggio al Poljud di Spalato (inizio del match alle 17.10, arbitro Lovrić di Đakovo) è atteso dall’Hajduk, assieme al Rijeka e alla Dinamo tra le principali pretendenti al titolo.

Ritorno al passato
Questa gara, come detto, assume un significato particolare per molti versi: innanzitutto per il fatto che entrambi gli allenatori, Paolo Tramezzani e Mislav Karoglan, si troveranno di fronte le loro ex squadre. Il tecnico emiliano, infatti, aveva guidato la compagine spalatina nella seconda parte della stagione 2020/21 (tra l’altro aveva preso in mano un Hajduk in crisi per infine portarlo dritto in Europa), e quindi, tre giornate fa, subentrando a David Català si è seduto sulla panchina dei gialloverdi.
L’Istra 1961, all’inizio di questo campionato, dopo la partenza di Gonzalo Garcia, era stata affidata a Karoglan, che era sopravvissuto appena tre giornate, lasciando il Drosina dopo le pesanti sconfitte subite contro la Dinamo e il Rijeka (rispettivamente 3-0 e 6-0). Poi ancora per il fatto che la prima vittoria in campionato dei gialloverdi (7º turno) è arrivata al Poljud (1-0, con gol di Lisica nei minuti di recupero), mentre al ritorno (16º turno) al Drosina l’Hajduk, questa volta con al timone Karoglan, si è imposto in maniera abbastanza comoda per 2-0. Il terzo…. fattore, per così dire, è rappresentato dal giudice di gara Zdenko Lovrić, con il quale l’Istra 1961 in 12 partite disputate sinora non ha mai vinto, ottenendo soltato tre pareggi, e quindi per il proprio arbitraggio nelle gare dei polesi è considerato una bestia nera.

Organizzazione e concentrazione
“In settimana ci siamo allenati bene continuando il nostro percorso – così Tramezzani alla vigilia della gara –. Andiamo avanti giorno dopo giorno, allenamento dopo allenamento, e non di partita in partita. Nel gruppo regna un buon spirito e si lavora in una bella atmosfera. Sarà una partita bella davanti a molti tifosi, contro un avversario che rispettiamo molto. Sappiamo che gara dobbiamo fare, e in primo luogo dovremo essere ben organizzati e concentrati. Ho vissuto con l’Hajduk una bellissima esperienza, e quindi assieme ai miei ragazzi sono molto felice di affrontare questa gara. Ritornare al Poljud per il sottoscritto certamente non rappresenta una sfida, oppure una voglia di rivincita. È una partita come tutte le altre, a parte i sentimenti per la squadra dalmata, che lascerò da parte in quanto oggi nel cuore ho solamente l’Istra 1961. Livaja? Un fuoriclasse che può fare la differenza, però tutta la squadra possiede ottime qualità, cerca di dominarti, di alzare il ritmo e si muove molto, per cui non sarà facile reggere innanzitutto nelle fase iniziale dell’incontro. Forse sarà dalla nostra pure il fatto che l’Hajduk in settimana ha giocato in Coppa, però ciò non dovrebbe influire molto sulla prestazione dell’avversario”, ha detto Tramezzani, il quale non potrà fare affidamento sull’infortunato Mlinar, sullo squalificato Čuić, mentre è in ancora in dubbio l’impiego di Ćalušić, reduce dall’infortunio.

Capitan Blagojević ci crede
A scendere in campo dal primo minuto, salvo imprevisti, dovrebbe essere il capitano dei gialloverdi Slavko Blagojević, che a dispetto dei suoi 37 anni nell’ultimo periodo fornisce delle ottime prestazioni ed è una pedina fondamentale nella zona nevralgica del campo. “Come al solito contro l’Hajduk ci attende una gara difficile, però credo che abbiamo le carte in regola per disputare una buona gara. Attraversiamo un buon momento, abbiamo fatto il pieno d’energia e l’importante sarà appunto essere combattivi. Allo stesso tempo concentrati e attenti, dal primo all’ultimo minuto dell’incontro. Non andiamo a Spalato con la bandiera bianca, bensì per dare il massimo. Certamente non ci limiteremo solamente a difenderci, cercheremo di creare le nostre occasioni e approfittare delle debolezze dell’avversario”, così Blagojević.

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