Tomić ha già le idee chiare

Ultima settimana di lavoro in vista della ripresa del campionato. La formazione del Rijeka per il big match di domenica al Maksimir con la Dinamo è ormai praticamente decisa, ma soltanto dopo la prova generale col Triglav si avrà il quadro definitivo della situazione

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Tomić ha già le idee chiare

È scattato il countdown in vista della ripresa del campionato che inizierà subito col botto dato che a incrociare le spade saranno domenica prossima Dinamo e Rijeka per uno sfizioso antipasto della battaglia totale tra le “quattro sorelle” che ha infiammato la prima parte della stagione. Ieri intanto la squadra è tornata al lavoro per iniziare a preparare il big match del Maksimir. La domanda più ricorrente tra tifosi e addetti ai lavori è: quale sarà la formazione che scenderà in campo contro i campioni in carica? Una risposta concreta arriverà soltanto domani al fischio d’inizio della prova generale con il Triglav. Un’importante indicazione in tal senso la si è però già avuta qualche giorno fa nell’amichevole contro lo Slovacko che ha chiuso il ritiro in quel di Umago. Il modulo utilizzato è stato il 3-4-2-1, il che lascia presagire come Tomić continuerà a puntare sulla difesa a tre, peraltro già vista nelle ultime uscite prima della sosta invernale. Tuttavia, come ripete spesso, la sua squadra deve essere duttile tatticamente e quindi in grado di cambiare in corsa adattandosi all’avversario e al risultato.

 

Tomečak resta in forte dubbio

Quanto agli interpreti, il tecnico sebenzano ha le idee piuttosto chiare. Tra i pali Labrović ha scalzato nelle gerarchie Zlomislić. Nella linea di difesa spazio alla collaudata coppia Velkovski-Krešić, ma attenzione a Čestić che si è inserito molto bene negli schemi garantendo centimetri, qualità ed equilibrio. Galović rimane un’alternativa valida, in attesa di definire il suo status (probabile partenza durante il mercato invernale). Difficilmente ci sarà spazio per capitan Smolčić, il quale ha saltato tutte le amichevoli in terra istriana, ma soprattutto è con la testa più a Francoforte che non a Rujevica. In mediana le due certezze si chiamano Selahi e Pavičić, mentre i principali nodi da sciogliere riguardano invece le fasce. Sulla destra Tomečak è in forte dubbio avendo perso diversi giorni di allenamento per colpa dell’influenza e al momento è ancora lontano dalla condizione migliore. Se non dovesse recuperare giocherà il giovane Braut. Sul lato opposto la maglia da titolare dovrebbe andare a Vukčević, anche se non è da escludere la carta Ampem. Il montenegrino resta tuttavia favorito in quanto offre maggiori garanzie in fase di copertura. Sulla trequarti accanto all’intoccabile Murić ci sarà con ogni probabilità Vučkić, in vantaggio su Abass e Ampem. Al vertice dell’attacco confermatissimo il bomber Drmić. I giochi sembrano dunque fatti per la Dinamo, ma bisognerà comunque attendere il test con gli sloveni del Triglav Kranj per avere un quadro definitivo sulla situazione.

Per Murić spuntano i Rangers

Capitolo mercato. Ieri è arrivata la tanto attesa fumata bianca. Smolčić è volato a Francoforte per effettuare le visite mediche e firmare con l’Eintracht. Continuano intanto a rincorrersi le voci su Murić, sul quale sarebbero piombati i Rangers. I campioni di Scozia avrebbero individuato in lui il sostituto del figlio d’arte Ianis Hagi, che rischia un lungo stop per un infortunio al ginocchio. Al momento però da Glasgow non è giunta alcuna offerta e comunque sembra improbabile un suo trasferimento alla corte di Van Bronckhorst dal momento che le caratteristiche del giocatore non sono esattamente adatte al calcio d’Oltremanica. Resta in stand-by la situazione relativa a Escoval. Il centrale difensivo portoghese ha saltato il ritiro umaghese e non rientra più nei piani di Tomić, ma per ora non ci sono novità di mercato sul suo conto. Da segnalare infine che, contrariamente a quanto annunciato nei giorni scorsi, Stanić non verrà prestato all’Hrvatski dragovoljac perché sotto contratto sia col Široki Brijeg che col Rijeka. A rimpinguare la colonia fiumana a Siget potrebbe essere allora Liber, che fin qui ha trovato poco spazio, ma il suo destino è legato all’eventuale addio di Pavičić.

La situazione, insomma, appare abbastanza chiara: se non ci saranno scossoni in uscita, non ce ne saranno nemmeno in entrata.

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