Rijeka, tocca a Jakirović. Tante le questioni aperte

I fiumani riprendono con gli allenamenti sotto la guida del nuovo tecnico In arrivo Marin e Dilaver, forse anche Janković

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Rijeka, tocca a Jakirović. Tante le questioni aperte
Il Rijeka riprende gli allenamenti a Rujevica. Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Le vacanze sono finite ed è tempo di rimettersi al lavoro, ma le questioni in sospeso sono ancora diverse. Sotto la guida del nuovo allenatore, il 45.enne di Mostar Sergej Jakirović, il Rijeka inizia oggi la preparazione in vista del girone primaverile, nel quale la compagne fiumana non avrà molto da chiedere al campionato a parte il fatto di scalare qualche posizione di classifica e fortificarsi nel bel mezzo. Di più è onestamente difficile aspettarsi, anche nelle previsioni più rosee, visto che la concorrenti per un posto in Europa sono ormai lontanissime. In Coppa, poi, i quarnerini sono usciti agli ottavi.

Jakirović, alle spalle di cui ci sono due ottime stagioni allo Zrinjski, avrà sì il compito di risollevare le quotazioni del Rijeka, ma prima di tutto è chiamato a fare un po’ di ordine nello spogliatoio. Nei prossimi mesi c’è da fare una selezione per capire su chi poter contare in futuro e a quale giocatore dare il benservito in estate. Qualcuno se ne andrà presumibilmente già nei prossimi giorni, in prestito o a titolo definitivo. La rosa è sin troppo ampia numericamente, a discapito della qualità. Eppoi c’è un gruppo di giocatori che non merita per nulla di indossare questa maglia, ma su questo dovrebbero pronunciarsi prima di tutto il direttore sportivo Srećko Juričić e il presidente Damir Mišković, i quali hanno più volte assistito in prima persona alle figuracce degli ultimi mesi. Lasciare le cose come stanno significherebbe trasmettere un segnale debole, addossando praticamente tutta la colpa agli allenatori Dragan Tadić, Fausto Budicin e Serse Cosmi. I tre ci hanno messo del proprio, ma come si è visto i problemi principali sono altri.
Il Rijeka, inutile far finta di nulla, ha bisogno di una progressiva ricostruzione. Servono dei rinforzi veri e non, con tutto il dovuto rispetto, gente come Bruno Goda o Bruno Bogojević, “disoccupati” per mesi (entrambi ex Slaven Belupo) prima dell’inaspettata (e disperata) chiamata da Rujevica. Magari si riveleranno degli acquisti azzeccati, ma a questo punto i tifosi quarnerini si chiedono giustamente quali potranno essere le ambizioni future del club. Jakirović si è fatto l’abitudine di lottare per traguardi importanti e sicuramente non ci accontenterà della mediocrità. Per questo motivo il Rijeka ha bussato alla porta della Dinamo chiedendo Antonio Marin, Emir Dilaver e Niko Janković. Nel caso del primo, di ruolo un ala, c’è già l’accordo tra le tre parti per il prestito. Marin, che al Maksimir trova poco spazio, è ben felice di poter cercare il riscatto personale a Fiume. Dilaver, uno stopper, è in scadenza di contratto e arriverebbe al Rijeka a titolo definitivo. Janković è un centrocampista dell’Under 21 croata di Igor Bišćan, in prestito dalla Dinamo allo Zrinjski (guarda caso). Jakirović lo vuole fortemente, ma il club di Mostar insiste per il prestito sino a fine stagione. Vediamo se si arriverà a un accordo tra i tre club.
Tornando per un attimo alle possibili partenze, Matej Vuk dovrebbe tornare all’Istra 1961, ma resta da vedere se in prestito con diritto di riscatto oppure a titolo definitivo.

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