Rijeka, c’è bisogno di tirare il fiato

Pareggiando con il Varaždin la squadra di Željko Sopić, viste le sconfitte di Hajduk e Osijek, ha perso una ghiotta occasione per accorciare la classifica. La sosta arriva a puntino

0
Rijeka, c’è bisogno di tirare il fiato
Marco Pašalić e Franjo Ivanović sembrano in fase calante. Foto: Roni Brmalj

Ancora un pareggio tra i rimpianti. Il Rijeka getta alle ortiche un’ottima occasione per accorciare sensibilmente la classifica (comunque incompleta e poco indicativa) in una giornata che ha visto la caduta di Hajduk e Osijek, le prime due della classe. Ci è mancato poco che la stessa sorte toccasse anche agli stessi fiumani, salvati all’85’ dal guizzo di Jorge Obregon. Del colombiano, tra l’altro un ex, il gol del 2-2 con il Varaždin, squadra rognosa che ha saputo afferrare al volo quanto concesso (parecchio) dalla squadra di Željko Sopić. Errori di mira e ingenuità individuali alla base del mancato bottino pieno che il Rijeka avrebbe in fin dei conti meritato. Ciò non significa però che il Varaždin ha rubato qualcosa. Volendo spezzare una lancia a favore di Labrović e compagni va detto che la stanchezza, sia fisica che mentale, ha inciso eccome sulla prestazione. Impossibile pensare che i 120 minuti contro il Lille non si sarebbero fatti sentire, come prontamente successo.

Dormita generale
“Non posso esimermi dal constatare che abbiamo controllato la partita. Purtroppo, dal 70’ al 75’, abbiamo fatto una dormita generale che ci è costata la vittoria – analizza Sopić –. Se fossimo stati un po’ più concentrati in fase di realizzazione nel primo tempo potevamo chiuderla in largo anticipo. Quando sbagli delle occasioni simili e commetti ingenuità del genere ti ritrovi nella situazione di dover salvare il risultato. Questa è la vecchia legge del calcio, che vale sempre. Soddisfatto? No, per niente. E non lo sono nemmeno i miei giocatori. Tuttavia, in quanto a impegno non posso rimproverare nulla a nessuno. Abbiamo segnato due gol, ma dovevano essere di più. Pali, traverse, occasioni incredibili… E poi quei cinque minuti di amnesia collettiva. Come se non bastasse, il Varaždin ha trovato i due gol da situazioni un po’ strane e particolari. Direi che si è ripetuto quanto visto già con il Lille: se sbagli finisci per pagarne le conseguenze. Pjaca? Visto che ha svolto appena un allenamento con il gruppo direi che si è comportato molto bene nello spezzone di partita trascorso in campo”.

Željko sopić (a destra) non è del tutto soddisfatto.
Foto: Roni Brmalj

Recuperare gli infortunati
La pausa per gli impegni della nazionale capita nel momento giusto visto che la squadra ha eccome bisogno di rifiatare. Da qui anche i due giorni di assoluto riposo concessi alla squadra da Sopić. L’obiettivo primario sarà ritrovare la freschezza fisica e mentale necessaria per affrontare al meglio i prossimi impegni, a cominciare da quello di sabato 16 settembre con l’Osijek a Rujevica. Due settimane che serviranno anche per recuperare i giocatori infortunati. Emmanuel Banda è subentrato a partita in corso con il Varaždin, però è chiaro che la sua condizione è ben lontana dalle migliori. Emir Dilaver è stato inserito nel referto nelle ultime due uscite, ma soltanto per far numero in panchina e dare coraggio ai compagni, lui che è il leader dello spogliatoio. In quanto a Stjepan Radeljić, nel suo caso i tempi di recupero potrebbero essere più lunghi. Arriviamo poi a Marko Pjaca, il giocatore che da qui a fine stagione dovrà essere l’arma in più. La mezzala sembra essersi lasciato alle spalle i tanti problemi fisici degli ultimi anni, e già questa è un’ottima notizia, ma ora deve ritrovare la massima fiducia in sé stesso e inserirsi al meglio negli schemi di squadra. La classe non è acqua e Pjaca non ha certo dimenticato giocare a calcio, come visto d’altronde nella mezz’ora trascorsa in campo con il Varaždin. Sabato, nell’amichevole di Domžale, potrebbe giocare dall’inizio.

Marko Pjaca ha debuttato con la maglia del Rijeka.
Foto: Nel Pavletic/PIXSELL

In arrivo un centrocampista
A differenza dei maggiori campionati europei, in Croazia il mercato è aperto ancora qualche giorno. A tale proposito il direttore sportivo, Darko Raić Sudar, annuncia l’arrivo di un centrocampista. “Inutile negare che stiamo trattando con un mediano. La rosa a disposizione ci soddisfa, ma se c’è l’occasione per portare a Fiume un giocatore in grado di dare un salto di qualità alla squadra non ci tiriamo indietro. E questa potrebbe essere l’occasione giusta. In compenso, qualcuno che fatica a trovare posto in squadra potrebbe finire in prestito da qualche parte”.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display