L’Istra 1961 è uno spettacolo. Hajduk colpito e affondato

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L’Istra 1961 è uno spettacolo. Hajduk colpito e affondato
Erceg (a sinistra), autore di una doppietta, è stato devastante. Photo: Srecko Niketic/PIXSELL

Un Istra 1961 versione spettacolo annienta letteralmente l’Hajduk che esce con le ossa rotte dal Drosina nel match che ha chiuso la 19ª giornata della SuperSport HNL. Finisce 3-0 per i gialloverdi grazie alla doppietta del grande ex Ante Erceg, intramezzata dalla marcatura di Einar Galilea. Nell’Istra 1961 ieri ha funzionato alla perfezione proprio tutto, mentre la squadra di Ivan Leko ha deluso e si allontana ulteriormente dalla lotta per il titolo. Lo show polese si è svolto davanti a quasi 5mila spettatori, per la maggior parte tifosi dell’Hajduk. Ma stavolta gode la squadra di Pola, con un risultato mai ottenuto contro gli spalatini. Tre gol per coronare una serata davvero magica al Drosina della quale a Pola si parlerà a lungo.
Rispetto alla partita contro lo Slaven Belupo l’allenatore dei polesi, Gonzalo Garcia, cambia due pedine. Fuori Mlinar e Boultam, che ha problemi alla schiena. Al loro posto Marešić e Mahmoud e un nuovo modulo, un 3-4-2-1 con Vuk e appunto Mahmoud ad agire da mezzepunte. Istra 1961 e Hajduk hanno tanta voglia di dare spettacolo: i polesi con il solito possesso palla, la squadra di Leko con un pressing a tutto campo sorretto anche dal tifo sugli spalti. Nei primi 20 minuti, tutto sommato equilibrati, si fa notare un pimpante Vuk, la cui prima conclusione viene ribattuta da un difensore ospite. Al 19’ gli spalatini si rendono pericolosi con una mischia che vede Majkić a metterci non una, ma due pezze e Galilea a mandare di testa in corner un pallone indirizzato in rete. Sul conseguente calcio d’angolo Livaja mette a lato. Sarà l’unica volta che il nazionale croato riuscirà ad avere la meglio su Galilea, che lo ha… disinnescato. Al 28’ la più bella azione del primo tempo che ha visto coinvolta mezza squadra polese: la conclusione di Hujber, defilato sulla destra, finisce però a lato. Un minuto dopo i polesi passano in vantaggio: Vuk, ancora lui, serve Erceg che in area di rigore si prende gioco di Prpić mandando il pallone tra il primo palo e il portiere Sentić. Incassata la rete, l’Hajduk cerca subito la via del gol e in due occasioni ci va vicinissimo, al 35’ con Melnjak e quindi al 42’ con Borevković. Entrambe le volte però in soccorso della formazione di casa arriva il VAR, in quanto le due azioni erano viziate da posizioni di fuorigioco. Scaduti i 7 minuti di recupero all’intervallo si è andati con i gialloverdi avanti di un gol.
Chi si aspettava la reazione dell’Hajduk nella ripresa è rimasto deluso. I gialloverdi sono rientrati in campo ancora più pimpanti e hanno trovato il gol dopo 8 minuti. Petrusenko dalla bandierina manda il pallone a centroarea, con Galilea che da stopper si trasforma in bomber e dai 10 metri al volo insacca in porta. L’Hajduk accusa il colpo e la sua manovra diventa sempre meno fluida. Al 65’ ne approfitta Marešić, che innesca un contropiede proseguito da Hujber il quale mette al centro per l’accorrente Erceg. Il centravanti ringrazia e da pochi passi batte per la seconda volta la sua ex squadra. L’Istra 1961 ormai gioca in scioltezza e continua con il pressing a tutto campo anche sul 3-0. I gialloverdi si sono dimostrati superiori in ogni frangente di gioco, i giocatori sapevano esattamente che cosa fare con il pallone a seconda delle situazioni. Nell’ultima mezz’ora, grazie anche a una perfetta fase difensiva, l’Istra 1961 non ha corso alcun rischio esaltando un reparto che per la quinta volta nelle ultime sei partite è riuscito a mantenere inviolata la porta. E ora il sogno Europa non sembra poi così lontano.

MARCATORI:
1-0 Erceg al 29’, 2-0 Galilea al 53’, 3-0 Erceg al 65’.
ISTRA 1961: Majkić, Marešić, Galilea, Perković, Hujber (dall’82’ Mlinar), Caseres
(dall’82’ Duvnjak), Petrusenko, Kadušić (dal 72’ Marin), Mahmoud (dal 66’ Liica), Vuk, Erceg (dal 66’ Bakrar). All.: Gonzalo Garcia.
HAJDUK: Sentić, Melnjak, Prpić, Borevković, Simić (dall’86’ Kalinić), Sahiti (dall’86’ Mikanović) Grgić (dal 63’ Fossati), Kalik (dal 75’ Benrahou), Krovinović, Mlakar (dal 63’ Pukstas), Livaja. All.: Ivan Leko.
ARBITRO: Pajač di Sveti Ivan Zelina.
NOTE: stadio Drosina, spettatori 4.785. Ammoniti: Prpić e Simić.


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