Rijeka e Dinamo, Dinamo e Rijeka. Riuscirà una delle due a vincere il “doblete” o piuttosto si spartiranno i due trofei in palio? La risposta definitiva arriverà tra un mese e mezzo. Per tifosi, appassionati e addetti ai lavori non resta che godersi questo rush finale dall’esito imprevedibile e aperto a qualsiasi scenario. Intanto nel weekend prosegue il duello a distanza tra fiumani e zagabresi, impegnati entrambi in trasferta e in derby del vicinato. I primi a scendere in campo saranno i campioni in carica, che domani se la vedranno con il Gorica, mentre i biancocrociati saranno impegnati 24 ore più tardi al Drosina di Pola ospiti dell’Istra 1961. Restando in tema, la miglior squadra in trasferta risulta l’Hajduk, che ha messo in bisaccia 28 punti nelle 15 partite disputate lontano dal Poljud. Segue il Rijeka che ne ha conquistati 27 in 14 gare, frutto di un bottino di 8 vittorie, 3 pareggi e altrettante sconfitte. La squadra di Željko Sopić ha battuto due volte Slaven Belupo, Rudeš e Gorica, nonché una volta Varaždin e Hajduk. I pareggi sono arrivati contro Istra, Lokomotiva e Osijek, mentre le sconfitte due volte contro la Dinamo e una con l’Hajduk. Una delle chiavi dell’exploit di Labrović e soci nel girone primaverile è da ricercare proprio nel rendimento in trasferta, migliorato tantissimo dopo i soli tre successi racimolati nella prima parte di stagione. Al terzo posto di questa speciale troviamo la Dinamo a quota 25 punti in 13 partite, risultato di uno score di 7 vittorie (due volte Istra e Rudeš, una volta Osijek, Hajduk e Slaven Belupo), 4 pareggi (Osijek, Rijeka, Varaždin e Lokomotiva) e 2 sconfitte (Hajduk e Gorica). Dando uno sguardo al calendario, da qui alla fine il Rijeka è atteso da 4 e la Dinamo da 5 impegni lontani rispettivamente da Rujevica e Maksimir, a partire dalle trasferte di Pola e Velika Gorica di questo fine settimana.

Osservando la classifica, i biancocrociati sono al comando con 65 punti. Per la verità neanche tantissimi dopo 29 giornate. Prendendo in esame le precedenti dieci edizioni del campionato a 10 squadre, solamente in un’occasione la capolista ne ha raccolti di meno dopo 29 partite, ovvero la Dinamo che nella stagione 2021/22 ne aveva 60 sul proprio conto. Eppure ha portato a casa il titolo senza troppi patemi fermandosi a 79, con l’Hajduk secondo a quota 72. Due volte invece questo score, o anche un po’ più alto, non è stato sufficiente per prendersi il titolo. Nella stagione 2016/17 la Dinamo ne aveva 68, ma si trovava in seconda piazza alle spalle del Rijeka (73), che alla fine ha festeggiato il primo e ad oggi unico titolo della propria storia. Quattro anni più tardi era l’Osijek con 65 punti a inseguire la Dinamo, senza però riuscire a riprenderla.

Ma la legge dei grandi numeri…
Statistiche alla mano, il Rijeka ha di che sorridere. Chi si ritrova primo dopo 29 giornate vince il titolo. È matematico. O quasi. Su 31 edizioni del campionato croato (in realtà sono 32, ma la prima stagione del 1992 in questo caso non fa testo essendosi disputati 22 turni), solamente in due casi l’epilogo è stato diverso, in entrambi però con un format completamente diverso rispetto a quello attuale. Nella stagione 1998/99, quella nefasta per il Rijeka, dopo 22 giornate il campionato si suddivideva in due tronconi, Poule titolo e Poule salvezza, entrambi comprendenti 6 squadre. In quel caso però i punteggi di tutte venivano dimezzati e così dopo 7 giornate nella Poule titolo, ovvero 29 turni complessivi, la classifica vedeva Hajduk e Croatia appaiati in testa a 38 punti (gli spalatini erano però davanti in virtù della migliore differenza reti), uno in più rispetto al Rijeka (37). Alle fine i fiumani persero il titolo pareggiando a Cantrida con l’Osijek proprio sulla linea del traguardo (1-1) subendo il controsorpasso per mano del Croatia.
La seconda e ultima eccezione risale invece alla stagione 2003/04. Anche in quel caso il campionato si divideva in due blocchi al termine della “regular season”, ma i punti non venivano più dimezzati. Dopo 29 giornate Dinamo e Hajduk si trovano nuovamente a braccetto in vetta alla classifica con 69 punti. A parità di punti l’avrebbero spuntata gli zagabresi potendo contare sia sul vantaggio negli scontri diretti che su una miglior differenza reti, ma nel turno seguente la compagine della capitale pareggiò a sorpresa in casa dello Zadar, mentre invece gli spalatini non sbagliarono un colpo fino alla fine laureandosi campioni.
Le statistiche parlano chiaro e vedono il Rijeka favorito in questo avvincente testa a testa finale, ma d’altra parte dovranno guardarsi dalla legge dei grandi numeri che potrebbe mettere loro i bastoni tra le ruote…

Arbitri. Debutta il fiumano Melnjak
La 30ª giornata della SuperSport HNL si aprirà questo pomeriggio con l’anticipo a Zagabria tra Rudeš e Slaven Belupo (ore 17). A dirigere l’incontro sarà il fiumano Antonio Melnjak, al debutto assoluto nella massima serie. La Sezione arbitrale di Fiume torna così ad avere un proprio rappresentante nel massimo campionato a poco meno di un anno dal ritiro di Ivan Bebek, il quale al termine della scorsa stagione aveva appeso il fischietto al chiodo diventando nel frattempo un arbitro VAR. Melnjak, che in questa stagione ha diretto 13 partite in seconda divisione, verrà coadiuvato proprio dal suo mentore dal momento che Bebek sarà in sala VAR.