Jakirović: «Cerchiamo un attaccante»

Alla vigilia del debutto in campionato il Rijeka ha ceduto Frigan al Westerlo trovandosi ora un po' scoperto nel reparto offensivo. «Abbiamo bisogno di un nuovo innesto accanto a Ivanović e Obregon. Clarismario Santos? Mai parlato di lui», spiega il tecnico dei biancocrociati

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Jakirović: «Cerchiamo un attaccante»
Sergej Jakirović. Foto: Goran Kovacic/PIXSELL

Telenovela finita. Nella giornata di ieri Frigan è volato in Belgio per firmare con il Westerlo, formazione che ha concluso al settimo posto l’ultimo campionato della Jupiler Pro League. Al Rijeka andranno 5,5 milioni di euro più 500mila di bonus. Ossigeno puro per le casse societarie, che servirà sostanzialmente per coprire il buco di bilancio di 5 milioni con cui era stato chiuso il 2022. Il Rijeka ha incassato di più solamente dalla cessione di Kramarić, passato al Leicester nel gennaio 2015 per 9 milioni. Dopo la partenza di Ampem, in soli due giorni la squadra ha perso due delle sue colonne della scorsa stagione. “In attacco ora abbiamo solamente Ivanović e Obregon perciò abbiamo bisogno di un nuovo innesto essendo un po’ scoperti. Siamo un po’ più coperti invece nel ruolo di Amepem, ma forse interverremo anche lì – spiega il tecnico Sergej Jakirović –. Il nostro mercato? Sarà il tempo a dire se abbiamo fatto un buon lavoro o meno. Abbiamo preso giocatori di carattere, con un potenziale enorme e ora dobbiamo essere bravi a farglielo esprimere. Tutti i nuovi arrivati si sono inseriti benissimo il che mi fa ben sperare. Il loro modello dovrà essere Frigan, che in sei mesi è cresciuto tantissimo, dimostrando che con il duro lavoro si possono fare cose straordinarie. Ci saranno sicuramente ancora un paio di partenze visto che in alcuni ruoli siamo troppi. Ma non subito perché ora ci aspettano tante partite ravvicinate e quindi in questo momento è importante poter disporre di una rosa un po’ più ampia”.

Restando in tema di mercato, sui media bosniaci circola la voce di un interessamento del Rijeka per Clarismario Santos, esterno sinistro brasiliano di 22 anni esploso nell’ultima stagione con la maglia dello Željezničar. “Non ne abbiamo mai parlato. Ai tempi dello Zrinjski, mentre lui giocava nel Rudar Prijedor, lo seguivamo ma alla fine non se ne fece nulla”.

Matija Frigan.
Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Indicazioni positive
Intanto in casa Rijeka è giornata di vigilia dato che domani a Rujevica i biancocrociati debutteranno nella nuova stagione facendo gli onori di casa alla matricola Rudeš. Sulla carta un esordio soft, ma Jakirović preferisce tenere un profilo basso, consapevole delle insidie che può nascondere la prima giornata di campionato. “Essendo una neopromossa il Rudeš è per noi un’incognita. Conosciamo poco di loro, ma sappiamo che hanno in rosa un paio di individualità molto interessanti come Latković, Gudelj e Oddei. E poi in panchina c’è Robert Prosinečki, un allenatore di grandissima esperienza, anche a livello di nazionale. Mi aspetto un avversario molto motivato che verrà qui con l’obiettivo di provare sorprenderci, però molto dipenderà da noi. Vogliamo iniziare la stagione con i tre punti e io sono molto fiducioso, anche perché abbiamo svolto un’ottima preparazione e le indicazioni sono state fin qui molto positive. Poi è chiaro che le amichevoli sono un conto e le partite ufficiali un altro, ma io rimango ottimista”.
Sulla stagione il tecnico di Mostar non si sbilancia. “Non faccio proclami. Il nostro unico obiettivo è conquistare quanti più punti, cercando al tempo stesso di fare un passo avanti rispetto alla scorsa stagione quando ci sono stati un po’ troppi alti e bassi. Dovremo quindi cercare anche di essere meno discontinui. Sappiamo di avere determinate qualità e di potercela giocare alla pari con tutti, come abbiamo già dimostrato. Pressione? Non c’è motivo di essere sotto pressione. Dopotutto facciamo un lavoro bellissimo. Ai ragazzi chiedo solamente di dare il massimo sia in partita che in allenamento”.

«Fruk sposta gli equilibri»
A creare qualche grattacapo a Jakirović sono alcuni piccoli infortuni. “Pašalić ha saltato una parte del ritiro di Kranjska Gora per un fastidio al collo, Ilinković e Selahi hanno pure loro saltato una buona parte della preparazione, mentre Petrovič è alle prese con un piccolo problema al quadricipite. Fruk? Diciamo che è all’80% della condizione. Siamo felicissimi di essere riusciti a prenderlo trattandosi di un giocatore di grande talento e qualità in grado di spostate gli equilibri e di risolvere la partita con una giocata”.
Quella contro il Rudeš potrebbe essere una delle ultime partite in biancocrociato per capitan Labrović, anch’esso con le valigie in mano. E alle sue spalle c’è Zlomislić che scalpita. “Gli abbiamo offerto il rinnovo. Se l’è meritato per l’applicazione e la professionalità che ha dimostrato in ogni momento. Non è facile fare il vice e stare in panchina. Onore anche a ‘Nedo’ che lo ha sempre stimolato a dare di più. Qualora Nedo dovesse salutare, sicuramente ci spazio per lui perché se lo merita”, ha concluso l’allenatore del Rijeka.

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