Heber, bomber si nasce «Se ti diverti è più facile»

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Heber, bomber si nasce «Se ti diverti è più facile»

FIUME | Quindici punti in sei partite della fase primaverile, secondo posto a una lunghezza dall’Hajduk, miglior attacco e miglior difesa del campionato: sono questi i numeri di un Rijeka che scoppia di salute e che guarda magari con un po’ di rimpianto alla sosta in campionato. Dopo un mercato invernale che ha portato diverse novità, sia in entrata che in uscita, Matjaž Kek è riuscito a ridare alla squadra una precisa identità di gioco e i risultati sono sicuramente quelli auspicati, forse addirittura sopra le attese. Allo stesso tempo, Hajduk e Osijek hanno iniziato a balbettare, riaccendendo la lotta per la piazza d’onore. E anche la Dinamo, prima in classifica a +8 sugli spalatini e a +9 sui fiumani non può dormire sonni del tutto tranquilli. Come detto, adesso ci saranno due settimane di pausa per gli impegni delle nazionali e alla ripresa del campionato al Poljud andrà in scena uno dei derby dell’Adriatico più importanti degli ultimi anni. In palio il secondo posto che, vista l’incombente esclusione della Grecia dalle competizioni europee, potrebbe valere anche la partecipazione ai preliminari di Champions League, oltre ovviamente al prestigio. A confermarlo è anche lo stesso Matjaž Kek, uno che di solito non è abituato a guardare troppo al futuro, rimanendo concentrato al presente. “Ho spiegato ai ragazzi che questa squadra ha ancora notevoli margini di miglioramento, sia come collettivo che rendimento del singolo. In così poco tempo è impossibile essere già al top. Nello spogliatoio vedo tanto entusiasmo e voglia di fare bene, e anche i risultati ci stanno dando inevitabilmente una mano. Prendiamo l’esempio di Heber, che sembra letteralmente trasformato rispetto al giocatore giù di morale dopo il lungo stop per infortunio. Tutto ciò è sicuramente di buon auspicio in vista di una settimana importante alla ripresa del campionato. La sfida del Poljud sarà… ad alta tensione, ma non decisiva nella lotta per il secondo posto. Alla fine del campionato mancano infatti ancora dieci turni e ci sono in ballo moltissimi punti. Sicuramente il derby dell’Adriatico arriva nel momento più opportuno, con il Rijeka in un ottimo momento di forma. Da allenatore, voglio vedere come reagirà la squadra quando sarà inevitabilmente messa sotto pressione. Questa è il tipo di partite che si aspettano a lungo, per le quali ci si allena, ci si prepara e per le quali il tifoso vive. I ragazzi lo sanno benissimo e vogliono farsi trovare pronti”.

«La palla come ricordo»

Complimenti a tutta la squadra, ma la copertina spetta sicuramente a Heber Araujo dos Santos, il 27.enne brasiliano autore di una tripletta e da domenica sera capocannoniere del campionato con 15 centri. Il numero 9 sta attraversando un momento di forma strepitoso, con sette gol (oltre ai tre segnati allo Cibalia, c’è anche la doppietta alla Dinamo e gli acuti contro Lokomotiva e Inter) nelle ultime quattro partite. “Sono ovviamente felicissimo per la vittoria e il bottino personale. Nelle ultime settimane ho lavorato sodo e direi che i risultati mi stanno ripagando per gli sforzi profusi. Non capita spesso di segnare una tripletta in partite ufficiali: per questo motivo conserverò la palla come ricordo, dopo averla però fatta firmare dai compagni di squadra”, dice un visibilmente soddisfatto Heber. Il brasiliano deve avere un conto in sospeso con lo Cibalia, dato che anche la prima tripletta l’aveva realizzata contro l’undici di Vinkovci. Era il 18 dicembre 2016 e Heber indossava la maglia dello Slaven Belupo. Tre gol, questi di domenica, che gli valgono il titolo di migliore bomber del campionato. “Non mi preoccupo di questo, né è per me un obiettivo primario. Penso soltanto a giocare bene e a divertirmi: quando lo fai, il resto viene da sé. Adesso voltiamo pagina e cerchiamo di prepararci bene per le partite con Hajduk e Dinamo”.

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