Mierez firma il pareggio Curro Torres lascia Pola

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Mierez firma il pareggio Curro Torres lascia Pola

POLA | Pareggiando per 1-1 al Drosina contro l’Osijek, fino a sabato seconda forza del campionato, l’Istra 1961 ha interrotto la serie negativa di ben quattro sconfitte consecutive tra le mura amiche. D’altra parte, la squadra slavone non è riuscita a ottenere la quarta vittoria di fila esterna. In altre parole, è arrivato un pareggio che può andar bene a entrambe le compagini, anche se gli ospiti nei secondi finali hanno sprecato l’impossibile. Ad ogni modo, questa è stata l’ultima partita guidata dall’allenatore dell’Istra 1961, Curro Torres, che da tempo aveva manifestato l’intenzione di lasciare Pola. La società è corsa subito ai ripari affidando la panchina a Krunoslav Rendulić, ex giocatore di Zagreb, Hajduk, Rijeka e Kamen Ingrad. Per lui sarà la prima esperienza di allenatore in Croazia, in quanto finora Rendulić era stato assistente di Luka Bonačić e di Dragan Skočić in alcuni Paesi arabi e in Iran. Ritornando alla partita, non troppo bella però sicuramente combattuta, va detto che i padroni di casa (Torres nella circostanza ha rivoluzionato il modulo optando per il 3-4-3) pur avendo la prima occasione (Mierez al 13’, servito da Sane), hanno sofferto molto nel primo tempo. L’Osijek, che ha comandato le operazioni, al 18’ è andato vicino al gol con Lončarić, che di testa non ha inquadrato la porta. Al 20’ Bočkaj ci ha provato dai diciotto metri, con la sfera che ha colpito il palo, mentre al 24’ Landeta sulla linea di porta, con grandi difficoltà, ha deviato un tiro ravvicinato di Grgić. È stato un po’ il preludio al gol degli ospiti, giunto al 29’: Oneto ha “servito” inspiegabilmente a centrocampo Hajradinović, che ha lanciato Marić sul cui traversone dalla sinistra è intervenuto Komenar, insaccando per il vantaggio dell’Osijek.
Nettamente migliore l’Istra 1961 nella seconda frazione di gioco, grazie anche al riassetto del modulo che è passato al 4-1-4-1. Già al 50’ Mierez, una volta “scrollatosi” di dosso Tomelin, da una quindicina di metri ha fatto partire un bolide che si è stampato sul palo. D’altra parte la squadra slavone si è mangiata il raddoppio sempre con Komenar (al 56’), nonché con Bočkaj (al 68’). Non mollando e creando a loro volta delle buone occasioni, i gialloverdi sono stati premiati all’86’: Traore da una ventina di metri ha colpito la traversa e sulla ribattuta è intervenuto il “killer” Mierez (sette i suoi gol sinora), che non ha dato scampo a Malenica siglando l’1-1. Sul finire Šutalo, tutto solo davanti a Landeta, da alcuni metri ha mandato il pallone alle stelle.
A fine incontro Curro Torres, non volendo ufficializzare la sua partenza, ha voluto lodare la squadra per il grande impegno mostrato in campo, soprattutto nel secondo tempo. “Inoltre – ha detto l’allenatore spagnolo, oramai un ex –, la fortuna ci ha premiati, a differenza di molte altre volte”.
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Nel Pavletic/PIXSELL

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