Croazia, Dalić suona la carica. «Non abbiamo alternative»

Battere stasera (20.45) al Poljud di Spalato il Portogallo significherebbe con ogni probabilità restare nella Lega A della Nations League anche nel 2021

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Croazia, Dalić suona la carica. «Non abbiamo alternative»

Ultimo impegno del 2020 per la Croazia di calcio, che stasera (20.45) affronterà al Poljud il Portogallo nel sesto e conclusivo turno della Lega A della Nations League. Se per i lusitani la gara non ha un particolare significato, per la nazionale di Zlatko Dalić lo ha eccome, visto che mette il palio il terzo posto nel raggruppamento e la conseguente permanenza nella massima serie anche per il prossimo anno. Croazia e Svezia sono appaiate al terzo posto e anche nei confronti diretti sono pari (2-1 e 1-2), così come per la differenza reti (-6). Il piccololissimo vantaggio per Modrić e soci sugli scandinavi è rappresentato da fatto che hanno segnato più gol (7 contro 3), il che significa che la Croazia chiuderà terza se la Svezia dovesse ottenere lo stesso risultato o scarto (a seconda di sconfitta, pareggio o vittoria). Calcoli che vanno ovviamente fatti, anche se il primo passo è cercare di fare il proprio dovere e ottenere i tre punti in palio.

 

“Contro la Svezia, ma anche nelle precedenti uscite, non eravamo compatti e aggressivi. Dobbiamo, fare maggiore movimento con la palla e senza. Ognuno deve dare il massimo, e anche oltre. Il Portogallo non ci aggrada, ma dobbiamo per forza cercare di vincere – osserva Dalić –. Siamo in vicecampioni del mondo, purtroppo siamo alle prese con un cambio generazionale e pertanto non siamo ai livelli di due anni fa. Questa è la nostra realtà, soprattutto se ci vengono a mancare diversi giocatori, come in questo momento. Ma torneremo presto ai vertici: abbiamo una buona base, ora non ci resta che lavorare per raggiungere i livelli auspicati. I ragazzi devono avere fiducia in sé stessi”. Sul Portogallo il tecnico aggiunge: “Una grande nazionale, che ha tradizione e risultati, e pertanto mi aspetto che farà il possibile per vincere. Il fatto che non abbia più l’occasione di accedere alla Final Four non ci faciliterà più di tanto le cose. Mi aspetto una gara difficile e combattuta. Se Ronaldo è qui vuol dire che loro ci tengono eccome”.

Modrić: «Motivato al massimo»
“Sono pronto ad assumermi le mie responsabilità e prendere per mano la squadra – aggiunge il capitano Luka Modrić –. Fisicamente mi sento a posto, anche se la sconfitta in Svezia non aiuta sicuramente dal punto di vista mentale. Il calcio è la mia vita e le motivazioni non mi mancano di certo. A proposito di quest’ultime, battere i campioni d’Europa è sicuramente molto stimolante, anche perché ci permetterebbe di raggiungere il nostro obiettivo minimo. Nonostante tutto, sono ottimista. Ronaldo? Abbiamo parlato proprio poche ore fa, sia sulla partita che di altri argomenti. Lui è una persona e un giocatore fantastico”.

Test negativi, torna Lovren
Purtroppo, a delineare sin troppo spesso l’undici di partenza è stato il Covid-19. Proprio per questo motivo si attendevano con impazienza i risultati degli ultimi tamponi, che per fortuna sono tutti negativi. Gli unici due contagiati sono Domagoj Vida, e Marcelo Brozović. Per la sfida con i lusitani Dalić ritroverà Dejan Lovren, il quale aveva saltato la trasferta a Stoccolma causa squalifica. La situazione in difesa rimane comunque allarmante visto che Duje Ćaleta-Car è stato ammonito con la Svezia (era diffidato), mentre Filip Uremović ha accusato un fastidio muscolare. Entrambi non ci saranno al Poljud. La mancanza di difensori centrali di ruolo ha costretto Dalić a convocare il capitano dell’Osijek, Mile Škorić. Come curiosità, lo slavone vanta tre presenze con la maglia della Croazia e nelle tre occasioni la nazionale ha sempre vinto per 2-1 (Messico, Galles e Georgia). Che sia di buon auspicio?

Juranović: «Pensiamo a noi stessi»
A proposito di difensori, a Solna ha giocato uno spezzone di partita anche Josip Juranović, che della gara di stasera dice: “Dobbiamo guardare in casa propria e non pensare all’esito della gara tra Francia e Svezia. Servirà il massimo della concentrazione per tutti i novanta minuti, senza i soliti alti e bassi. Il fatto che il Portogallo non abbia più l’occasione di accedere alla Final Four gioca sicuramente a nostro favore, ma ciò non significa automaticamente che loro scenderanno in campo con la bandiera bianca. Contro i vicecampioni del mondo tutti gli avversari ci mettono quel qualcosa in più. Dobbiamo essere molto prudenti e fare tutto quanto nelle nostre possibilità per vincere”.

Ronaldo insegue diversi record
Che il Portogallo voglia giocarsela tutta non c’è alcun dubbio, soprattutto un Cristiano Ronaldo a caccia di record personali. CR7 ha infatti nel mirino Ali Daei, massimo cannoniere internazionale con la maglia di una rappresentativa. L’iraniano vanta sul proprio conto 109 reti, mentre l’attaccante della Juventus è a 102. Inoltre, giorni fa Ronaldo ha raggiunto Ferenc Puskas a quota 746 reti nelle gare ufficiali e punta sempre di più al podio formato da Pelé (761), Romario (772) e Josef “Pepi” Bican (805).

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