Croazia, con una vittoria il pass è dietro l’angolo

La nazionale di Dalić è la favorita del girone, mentre i padroni di casa hanno finora sorpreso in positivo fermando anche la Turchia. «Dobbiamo ripetere quanto fatto con la Lettonia a Fiume», dice il selezionatore

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Croazia, con una vittoria il pass è dietro l’angolo
Zlatko Dalić dà indicazioni a Mateo Kovačić. Ivan Perišić (in secondo piano) ascolta attentamente. Foto: Goran Stanzl/PIXSELL

Archiviata la pratica Lettonia, la Croazia è attesa oggi dal secondo impegno nella mini tornata delle qualificazioni per gli Europei del 2024 in Germania. A Erevan, con inizio alle ore 18, di fronte ci saranno i padroni di casa dell’Armenia. La classifica del girone eliminatorio D è ancora ampiamente incompleta, ma inizia a dare spunti ben concreti. Questi confermano che la Croazia è sulla strada giusta e che difficilmente le avversarie riusciranno a metterle i bastoni fra le ruote. La Turchia, che doveva essere la principale rivale dei biancorossi, è già stata battuta da Modrić e soci a Bursa e giorni fa ha perso due preziosi punti casalinghi contro l’Armenia, salvandosi soltanto all’88’. Vero che è in testa con 10 punti, ma va detto che ha ben due partite in più della Croazia, seconda a quota 7, e una dell’Armenia, terza con gli stessi punti della nazionale di Dalić, ma con una differenza gol peggiore. Detto questo, emerge che la momento l’avversaria principale della Croazia diventa forse proprio l’Armenia, per lo meno sino a stasera. In caso di bottino pieno a Erevan, i biancorossi potrebbero infatti ritenersi con un piede e mezzo a Euro 2024. Perché poi avranno sia la Turchia che la stessa Armenia in casa, oltre alle trasferte in Galles e in Lettonia. La questione non sembra essere “se” ma “quando”. Se la Croazia dovesse garantirsi la qualificazione con due turni d’anticipo Zlatko Dalić diventerebbe il primo selezionatore ad esserci riuscito. Finora, infatti, la Croazia ha sempre staccato il visto per le grandi manifestazioni internazionali all’ultimo turno o attraverso gli spareggi. Inoltre, in caso di vittoria in Armenia il tecnico di Livno raggiungerà Slaven Bilić nell’apposita classifica del selezionatori più vincenti nella storia della nazionale: lo spalatino è a quota 42 successi, Dalić segue a una lunghezza di ritardo.

Ieri pomeriggio Zlatko Dalić ha parlato alla tradizionale conferenza stampa della vigilia e per inizio ha voluto rivolgersi ai tanti giornalisti armenti presenti in sala. “Sono impressionato dai risultati della nazionale armena. Ha giocato benissimo contro Galles, Lettonia e Turchia. Vorrei che entrambe le nazionali si piazzassero a Euro 2024, ma non sarà per nulla semplice. Mi piace moltissimo il modo di giocare dell’Armenia e sono convinto che abbia ulteriori margini di miglioramento”.
Esaurita la serie di complimenti all’indirizzo dell’avversario, il selezionatore ha fatto il punto della situazione in casa propria. “Vediamo gli sviluppi della situazione riguardante Kovačić: se sarà in grado di recuperare va bene, altrimenti non lo rischieremo inutilmente. Anche Majer ha accusato qualche piccolo fastidio, ma si allenerà regolarmente con il resto del gruppo. Vida non è qui con noi, gli ho concesso un piccolo riposo. Ma non c’è alcun problema in merito”.
La formazione è ovviamente top secret, ma è chiaro che qualche avvicendamento ci sarà comunque. “Sì, lo confermo. Non farò troppi calcoli, però potrei modificare l’assetto difensivo. Loro sono particolarmente pericolosi sulle fasce e dobbiamo assolutamente evitare di farci scoprire e infilare in contropiede o con veloci ripartenze. La possibilità che Perišić agisca da terzino sinistro? Molto concreta, anzi direi affermativo proprio in ottica di quanto detto poco prima”.
A differenza della Lettonia, l’Armenia sembra un osso ben più duro. “In base a quanto fatto finora hanno intravisto la possibilità di strappare la qualificazione. E fanno bene, perché hanno sicuramente parecchia qualità tecnica. Noi dobbiamo assolutamente scendere in campo con il piglio giusto, come fatto qualche giorno fa a Rujevica. Ci vuole la massima serietà e, oltre ai piedi, dobbiamo usare anche la testa. Mi auguro che i ragazzi sappiano come affrontare la partita e ottenere una vittoria di routine che ci permetterebbe poi di attendere i prossimi impegni con maggiore tranquillità. Se giochiamo come nelle nostre possibilità per l’avversario non ci sarà scampo”, conclude il selezionatore.

Kovačić sempre in dubbio
Ad affiancare Dalić all’incontro con i giornalisti è stato Mateo Kovačić. Il centrocampista del Manchester City spera in una maglia da titolare dopo essere stato costretto a cedere il posto a Luka Ivanušec nel confronto con la Lettonia per un problema muscolare. A proposito della gara di Rujevica, Kovačić dice: “Un test superato a pieni voti. Siamo entrati in campo con il massimo della concentrazione, senza mai sottovalutare l’avversario, ma con la massima fiducia nelle proprie possibilità. Il fatto di aver sbloccato il risultato dopo pochi minuti ci ha sicuramente facilitato le cose”. Poi una battuta sulla sfida di stasera: “Mi aspetto una partita ben più difficile di quella a Fiume. C’è da aspettarsi che i padroni di casa inizieranno molto forte, con l’obiettivo di provarci a sorprendere. Da parte nostra la chiave sarà rispondere al loro gioco con la giusta dose di aggressività. In tal caso non credo che ci saranno problemi”.
Durante il mercato estivo il 29.enne nativo di Linz, in Austria, ha cambiato maglia: quella del Chelsea è stata sostituita dalla celeste del Manchester City campione d’Europa. “Mi sembra quasi un sogno. Per ora va tutto nel migliore dei modi. Ho svolto la preparazione per intero e mi sento benissimo. Spero che anche in futuro le cose possano andare per il verso giusto. L’arrivo di Gvardiol significa molto per me, come d’altronde anche per Joško e per il City in generale. Lui si è inserito benissimo nel gruppo: è giovane, ma per la sua età è molto maturo. In tutta sincerità, non sono per nulla sorpreso dal fatto che si sia inserito velocemente e bene”.

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