«Ci aspetta una battaglia»

Anton Krešić è fiducioso in vista della trasferta di domani in casa del Gorica. «Loro sono forti soprattutto in attacco ma andremo lì per prenderci i tre punti», suona la carica il centrale arrivato in prestito dall'Atalanta

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«Ci aspetta una battaglia»

Archiviata la finestra della Coppa Croazia, la Prima Lega è pronta a riprendersi la scena con la decima giornata, che aprirà la seconda delle quattro tornate del campionato. Domani alle ore 17 il Rijeka sarà ospite del Gorica. La truppa di Goran Tomić, nonostante una partita in meno (il recupero con la Lokomotiva è fissato il 20 ottobre), guarda tutto il carrozzone dall’alto a quota 17 punti (in coabitazione con l’Osijek, che ha comunque una partita in più rispetto ai quarnerini) ed è quindi chiamata a difendere il primato. Ma tra il dire e il fare… Per tornare a casa con l’intera posta in palio bisognerà infatti sudare le proverbiali sette camicie. Quella di Velika Gorica è una trasferta molto insidiosa, senza contare che i fiumani hanno uno score negativo con i “tori” (sette sconfitte, due pareggi e quattro vittorie), anche se sono usciti vincitori dagli ultimi tre confronti diretti. Al di là della goleada in Coppa al malcapitato Pitomača, Andrej Prskalo e soci devono riscattare il deludente pareggio col fanalino Hrvatski dragovoljac e tornare a macinare gioco e punti.

 

Capitolo formazione: Josip Drmić è in forte dubbio per un problema muscolare e se non dovesse farcela a prendere il suo posto al vertice dell’attacco sarà con ogni probabilità il colombiano Jorge Obregon. Per il resto non dovrebbero esserci sorprese nell’undici di partenza. A partire dal “ministro della difesa” Anton Krešić. Arrivato un po’ in sordina in prestito dall’Atalanta, il centrale si è inserito benissimo negli schemi guadagnandosi fin da subito la maglia da titolare e la fiducia di compagni e allenatore, diventando una pedina imprescindibile nello scacchiere di Tomić, sia nella difesa in linea a quattro che in quella con i tre stopper.

Nessuna involuzione

”Ci voleva proprio la ‘sgambata’ col Pitomača, anche per dare spazio a chi finora ha giocato meno – sottolinea il difensore nato in Germania –. Io titolare? Fisicamente sto benissimo e non c’era bisogno di concedermi un turno di riposo. Involuti dopo la sosta? No. Il livello del campionato è alto e non è facile vincere, anche contro avversarie di bassa classifica. È vero che sotto il profilo del gioco abbiamo lasciato un po’ a desiderare, ma bisogna essere pragmatici e non badare tanto al gioco quanto piuttosto al risultato, che alla fine è quello che conta”.

Tra campionato e preliminari di Conference League la striscia di partite in cui il Rijeka ha incassato almeno un gol si è allungata a dieci. Complici anche i continui cambi di modulo di Tomić. “Difesa a tre o a quattro non fa alcuna differenza. Alcuni gol li abbiamo presi per degli errori individuali e altri sono arrivati da conclusioni da fuori, il che non c’entra con il modulo. Oltretutto siamo ancora in fase rodaggio e quindi alla ricerca dei giusti automatismi e dell’affiatamento. Ci vorrà ancora un po’ di tempo. Io personalmente mi trovo benissimo sia a tre che a quattro avendo giocato in Italia con entrambi i moduli”.

Come detto, Anton era arrivato in punta di piedi quest’estate, riuscendo tuttavia a entrare subito negli schemi di Tomić, forte anche dei suoi 197 centimetri di altezza.

Scelta giusta

”In tutta onestà non me l’aspettavo. Quando sono arrivato non sapevo che cosa attendermi. Per me era tutto nuovo: la città, il club, i compagni, il campionato… Però mi sono trovato subito a mio agio e sono felicissimo della scelta fatta. Il Rijeka è un grande club, una realtà ambiziosa e un ambiente sano in cui proseguire nel mio percorso di crescita”.

Domani a Velika Gorica c’è da difendere il primo posto in classifica, ma anche cancellare il (mezzo) passo falso in via Kranjčević con l’Hrvatski dragovoljac. D’altra parte però ci sarà un avversario altrettanto bisognoso di punti e che nel turno scorso aveva sfiorato il colpaccio al Gradski vrt con l’Osijek, anche se per la gara con il Rijeka Rendulić dovrà rinunciare a Jovičić, Kalik e Krizmanić, tutti e tre squalificati. “Ci aspetta una battaglia. Il Gorica è una squadra forte, ben bilanciata e che concede poco. Il loro punto di forza? Sicuramente l’attacco, dove hanno tanta qualità e ottime individualità, e qui mi riferisco in particolare a Kristijan Lovrić. Come fermarlo? Non l’ho mai affrontato, comunque il mister mi darà tutte le indicazioni su come contenerlo. L’obiettivo è prenderci i tre punti”, conclude Anton Krešić.

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