Green volley, per stare insieme

Nello splendido scenario della Valle della Dragogna il torneo organizzato dall’Associazione dei giovani della CNI, con il sostegno dell’Unione Italiana

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Green volley, per stare insieme

Una sessantina di ragazze e ragazzi hanno dato vita sabato pomeriggio al torneo di green volley organizzato dall’Associazione dei giovani della Comunità Nazionale Italiana, con il sostegno dell’Unione Italiana. Lo splendido scenario della Valle della Dragogna, con i campi a pochi metri dal fiume, ha dato ulteriore valore a un raduno che è andato molto più in là del mero significato sportivo che un evento del genere potrebbe avere.
Vi hanno preso parte le squadre delle Comunità degli Italiani di Capodistria, presenti con due compagini, dei sodalizi di Pirano, Dignano e Gallesano, una selezione della Comunità nazionale slovena in Italia, una squadra di Trieste, nonché la rappresentativa dell’Unione Italiana, capitanata dai presidenti dell’Assemblea, Paolo Demarin e della Giunta esecutiva, Marin Corva. Con loro in campo una formazione mista, che comprendeva anche il principale organizzatore del torneo, il piranese Dyego Tuljak.
Già nella presentazione della manifestazione era stato posto in primo piano non tanto l’aspetto sportivo della competizione, ma piuttosto il lato aggregativo e l’importanza di stare insieme.

“Da tempo stavamo pensando assieme all’Associazione dei giovani all’opporetunità di organizzare una manifestazione in Slovenia che radunasse appartenenti alla CNI, ma anche gli amici di Trieste, creando in questo modo un’occasione per avere uno scambio d’informazioni, per approfondire le conoscenze e allacciare nuovi contatti”, ci ha confidato il presidente della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana, Marin Corva.
“Ci serviva, insomma, un pretesto per stare assieme ed è stato scelto il green volley – ha aggiunto Marin Corva –. Un evento magnifico, organizzato con l’aiuto dei connazionali che gestiscono anche i terreni di gioco. Sono dell’avviso che vada assolutamente riproposto. Potrebbe indubbiamente fruttare qualche idea interessante, oppure qualche progetto futuro”.
Visibile è stata la soddisfazione dei partecipanti. Nonostante le premesse non propriamente agonistiche, sotto rete si sono visti giocatori e soprattutto giocatrici tecnicamente molto validi, bloccati forse un po’ dalla superficie insolita dei campi.
È stata apprezzata soprattutto la parte conviviale della serata, ma gli sguardi dei più bravi si sono posati regolarmente, per tutta la durata della manifestazione, sulle coppe in palio.
Alla fine sono andate per il primo e il secondo posto all’Associazione sportiva della Comunità degli Italiani di Capodistria, terza si è piazzata la squadra ospite di Trieste e, infine, quarta la CI di Gallesano, che ha avuto anche il riconoscimento per il fair-play.

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