Rijeka, vittoria di misura

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Rijeka, vittoria di misura
Photo: Vjeran Zganec Rogulja/PIXSELL

Il Rijeka risponde al successo dell’Hajduk, espugna Koprivnica e torna a -2 dalla capolista spalatina. Nella nona giornata della SuperSport HNL, che ha chiuso il primo quarto di campionato, i biancocrociati hanno piegato a domicilio lo Slaven Belupo per 1-0 grazie a una splendida azione personale di Galešić nel finale di primo tempo. Una vittoria sofferta, ma preziosissima in chiave classifica che porta i fiumani a quota 16 punti, respingendo anche il sorpasso della Dinamo. I “farmacisti” invece restano inchiodati in penultima posizione a 6 punti, davanti solo alla matricola Rudeš.

Roy Ferenčina lancia i due ex di turno Liber e Lepinjica a centrocampo, come pure Štefulj nel ruolo di terzino sinistro, mentre nel terzetto d’attacco spazio all’estro di Šakota e Hoxha a supporto di Štrkalj. Dall’altra parte Željko Sopić conferma il 4-1-4-1 ultraoffensivo visto con l’Osijek schierando il poker delle meraviglie composto da Pašalić, Fruk, Janković e Pjaca alle spalle della punta Ivanović. Solamente panchina per Hodža, rientrato dalla squalifica, così come per Veiga, al quale viene nuovamente preferito Smolčić sulla corsia di destra.

Coast to coast

Ospiti subito pimpanti in avvio e al 3′ Galešić di testa sfiora il vantaggio sugli sviluppi di un calcio d’angolo calciato da Fruk. Possesso prolungato del Rijeka, che insiste in particolare sulla fascia sinistra dove operano Janković e Pjaca. La prima conclusione nello specchio è però dei padroni di casa con Štrkalj che si libera di Goda, resiste alla pressione di Galešić e calcia, ma il suo destro è troppo debole per impensierire Labrović. Al quarto d’ora Bosec innesca un rapido contropiede e mette in mezzo dove però Mioč e Štrkalj si ostacolano a vicenda sprecando un’ottima occasione da posizione ravvicinata. Altro contropiede dello Slaven, Hoxha sfonda sulla sinistra e pesca in area Štefulj, la cui conclusione viene murata. Primi 20 minuti di assoluto equilibrio. Il primo ammonito della partita è Božić, finito sul taccuino dell’arbitro Strukan per un duro intervento ai danni di Smolčić. Al 24′ ci prova Janković da fuori, ma la sua conclusione è da dimenticare. Intanto Ivanović si lamenta per i pochi palloni giocabili. Pašalić tenta di sorprendere Sušak per due volte direttamente da corner, ma senza esito. La squadra di Sopić fatica soprattutto nell’ultimo passaggio e in tribuna il presidente Damir Mišković e il direttore sportivo Darko Raić-Sudar sono piuttosto perplessi. Il Rijeka concede un po’ troppo in difesa e al 34′ è provvidenziale l’anticipo di Goda su Štrkalj, avventatosi sul cross teso nell’area piccola di Štefulj. Al 39′ la partita si sblocca: Galešić parte dalla propria metà campo, semina quattro avversari, entra in area e come un attaccante navigato infila Sušak – 1-0. Un coast to coast pazzesco quello del giovane difensore fiumano, ma sono tante le responsabilità della difesa dei farmacisti che l’hanno fatto passare con troppa nonchalance. E infatti in panchina Ferenčina è una furia. In chiusura della frazione da segnalare la punizione di Fruk passata non lontano dall’incrocio. Si chiude qui un primo tempo non bellissimo, ma giocato comunque su livelli elevati.

Cambio di modulo

Ripresa. Sopić lascia negli spogliatoi un impalpabile Ivanović rimpiazzandolo con Hodža. Cambia anche l’assetto tattico, con il tecnico ex Gorica che vara il 4-2-3-1 avanzando Pjaca al vertice dell’attacco. E l’esterno arrivato dalla Juventus spreca subito l’occasione del raddoppio scivolando al momento della conclusione dopo aver arpionato il cross di Fruk dalla destra. Si fa vedere lo Slaven con Štefulj, molto attivo sulla sinistra. L’ex terzino del Rijeka trova Mioč, ma Goda legge benissimo l’azione anticipando in calcio d’angolo il centrocampista. Al 56′ Mioč non sfrutta una punizione dal limite (giallo a Galešić per fallo su Hoxha) sparando alle stelle, imitato da Štrkalj poco dopo. Nel frattempo Sopić toglie Pašalić inserendo Obregon per dare maggiore profondità in fase offensiva. Poco dopo il destro a giro di Hoxha (ottimo il taglio di Mioč) mette i brividi a Labrović, ma il suo tiro non prende il giro giusto spegnendosi sul fondo. L’esterno kosovaro è il più ispirato e poco dopo il portiere degli ospiti è costretto a rifugiarsi in corner sul suo rasoterra dal limite. Doppio cambio nelle file ospiti: entrano Grgić e Banda al posto di Janković e Selahi. Nell’ultimo quarto d’ora la compagine di Koprivnica alza il baricentro mettendo sotto pressione gli ospiti. Sopić allora opera l’ultimo cambio a sua disposizione rinforzando il reparto arretrato buttando nella mischia Radeljić al posto di un Pjaca, decisamente in ombra rispetto all’exploit del turno precedente quando con due magie nella ripresa affondò l’Osijek. Rijeka in affanno, ma riesce comunque a difendersi con ordine. Račić intanto riesce a beccarsi il giallo dopo soli 20 secondi dall’ingresso in campo. Squadre ora molto allungate, complice anche la stanchezza. Lo Slaven non ha nemmeno la forza di provare il forcing finale, i fiumani non corrono alcun rischio e dopo quattro minuti di recupero arriva il triplice fischio di Strukan: finisce 1-0. Per il Rijeka tre punti molto importanti che le consentono di rimanere in scia all’Hajduk.

Photo: Vjeran Zganec Rogulja/PIXSELL
Photo: Vjeran Zganec Rogulja/PIXSELL

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