Via dalla «zona spazzatura»

0
Via dalla «zona spazzatura»

ZAGABRIA | L’agenzia Standard&Poor’s ha assegnato alla Croazia il rating “BB-/A+’, innalzandolo così dalla zona “spazzatura” a “un livello adatto agli investimenti”. Il primo a esprimere soddisfazione per l’innalzamento del rating è stato il governatore della Banca nazionale, Boris Vujčić, al quale si sono accodati subito dopo il premier Andrej Plenković e il ministro delle Finanze, Zdravko Marić.

“La valutazione della S&P si fonda soprattutto sul miglioramento della situazione fiscale, alla quale contribuisce in larga misura la ripresa economica, derivante dell’aumento della domanda interna grazie agli effetti della riforma del fisco”, hanno affermato gli esperti dell’S&P, osservando che il Bilancio dello Stato registra un saldo positivo dal 2015 e che sia nel 2017, sia nel 2018, questo ammontava al 3 per cento del PIL. Inoltre, il debito pubblico è stato ridotto del 10 per cento dal 2015 al 2018.
La S&P ha rilevato inoltre che sono stati ridotti i rischi per l’economia, le finanze pubbliche e la stabilità fiscale, collegati sia al consorzio Agrokor, sia ai problemi per il Bilancio a causa delle garanzie concesse all’Uljanik.

Continuare così

Il rapporto dell’S&P si conclude con la constatazione che “il sistema economico croato negli ultimi tempi è solido ed equilibrato. La crescita è dovuta anche alle abbondanti entrate derivanti dal turismo. Il tutto è sfociato nella riduzione del debito estero, sceso al livello del 13 per cento del PIL nel 2018”.
Il governatore della Banca nazionale, Boris Vujčić, ha affermato che l’innalzamento del rating da parte della S&P era atteso, perché “la Croazia ha realizzato un saldo positivo nella bilancia dei pagamenti, e, da quattro anni a questa parte, anche ottimi risultati sul piano fiscale. Sia il debito estero, sia quello interno, sono in continua riduzione, perciò siamo usciti dalla Procedura per Deficit Eccessivo. La ripresa economica è inferiore a quella negli Stati dell’Europa centrale e orientale, ma la crescita si fonda su basi solide. Il ritorno a un rating creditizio favorevole per gli investimenti perciò era atteso e, sono convinto, meritato. Però devono rimanere una priorità gli sforzi per rafforzare la ripresa, ovvero continuare nelle riforme strutturali”.

Verso paghe più alte

“È una bellissima notizia per la Croazia, per la nostra politica economica, per l’applicazione del consolidamento fiscale e per le riforme strutturali”, ha affermato il premier Plenković, il quale ha constatato che si è aperta una finestra sia per aumentare le paghe, sia per abbassare i tassi d’interesse. Ha aggiunto che “la Croazia sta realizzando una sana ripresa, cioè senza indebitamenti e con sgravi fiscali”.

Investire di nuovo in Croazia

“Nel rapporto si tiene contro di molti indicatori, ma il più importante è certamente quello fiscale. E il nostro debito pubblico in tre anni è sceso di dieci punti percentuali”, ha constatato il ministro delle Finanze Marić, evidenziando che “ora numerosi investitori possono investire di nuovo nelle obbligazioni croate. Ricordiamolo, il rating creditizio croato è stato innalzato dal livello ‘spazzatura’ a quello che garantisce un ‘clima favorevole per gli investimenti’. E nemmeno il pagamento delle garanzie fornite all’Uljanik, pari a 3,1 miliardi di kune in tre mesi, ha messo in forse le finanze pubbliche croate”.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display