La Croazia stecca sulle note della rapsodia ungherese (1-2)

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La Croazia stecca sulle note della rapsodia ungherese (1-2)

BUDAPEST | Sconfitta della Croazia per 2-1 in casa dell’Ungheria nel secondo turno del Gruppo E per le qualificazioni agli Europei del 2020. La battuta d’arresto non compromette più di tanto le chance della nazionale allenata da Zlatko Dalić di raggiungere la fase finale della rassegna continentale, però non concede più spazio agli errori. L’Ungheria guidata dal tecnico Marco Rossi ha messo in serie difficoltà i croati, pur non avendo una rosa composta da stelle. Reduce da una bella parentesi nella Coppa delle Nazioni, l’Ungheria ha perso contro la Slovacchia nel match del primo turno, ma si è ripresa in fretta.

La serata nella Groupama Arena, stadio del Ferencvaros, è iniziata bene per la Croazia, in vantaggio già al 13’ con Ante Rebić, autore di un gol un po’ fortunoso per il modo in cui è nata l’azione. È partita da una combinazione tra Tin Jedvaj e Luka Modrić, il quale ha cercato di servire Andrej Kramarić con una palla a rientrare. Kramarić ha colpito male, ma il pallone è capitato tra i piedi di Rebić che ha segnato senza difficoltà per l’1-0.
A differenza della gara di giovedì al Maksimir con l’Azerbaigian, a Budapest la situazione si è sbloccata nella fase iniziale del match, in modo promettente e tutto lasciava presagire che Modrić e soci avrebbero saputo gestire la gara dall’alto della loro esperienza. Ma le cose sono andate diversamente. Al 27’, con i magiari da qualche minuto costantemente nella tre quarti croata, è dovuto uscire dal campo il terzino destro Borna Barišić per guai muscolari. Al suo posto è entrato Marin Leovac. Al 34’ hanno segnato gli ungheresi con Szalai, che ha raccolto un traversone dalla destra che è passato alle spalle di Domagoj Vida.
La conclusione da posizione defilata viene toccata dal portiere Lovro Kalinić, che però non può evitare il gol. Fino alla conclusione del primo tempo è stata l’Ungheria a fare la partita, con la Croazia costretta a difendersi, pur non correndo grossi rischi.
Nella ripresa continua la “rapsodia ungherese”, anche se con il passare dei minuti la Croazia prende in mano le redini della gara, ma senza creare pericoli seri per la retroguardia ungherese. Rintanata nella propria metà campo, l’Ungheria ha aspettato con pazienza l’occasione per ripartire in contropiede. Niente emozioni fino al 76’ quando l’Ungheria passa in vantaggio dopo un corner. Il tiro dalla bandierina dalla sinistra arriva all’altezza del secondo palo e viene deviata male da Leovac, che forse ha subito fallo. Il pallone arriva sul piede di Patkaj che insacca da pochi metri. Nei minuti successivi la difesa croata si è trovata due volte in grosse difficoltà con mischie furibonde in area e panico generale, imbarazzante per la squadra vicecampione del mondo. Brekalo e Petković, entrati in campo prima del vantaggio ungherese, per dare spinta in avanti, non hanno creato granché. Al 90’ Brozović serve per Lovren in posizione di centravanti, ribadendo che quello non è il suo ruolo. Ci prova capitan Modrić dal limite al 92’, ma la sua conclusione è alta. L’assedio croato si conclude dopo 5 minuti di recupero. L’Ungheria vince per 2-1 senza rubare nulla. La Croazia non è decisamente la stessa del Mondiale e per il selezionatore Zlatko Dalić ci sarà bisogno di tanto lavoro per qualificarsi a Euro 2020.

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