Uljanik. Necessario un partner forte

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Uljanik. Necessario un partner forte

BRUXELLES | Il ministro dell’Economia, dell’Imprenditoria e dell’Artigianato, Darko Horvat, ha confermato di aver ricevuto il nuovo modello di ristrutturazione dei cantieri navali di Fiume e Pola, rilevando però che il governo non è ancora sicuro se il Gruppo Uljanik abbia un forte partner strategico che possa seguire finanziariamente la dinamica della ristrutturazione.
“A differenza di quattro mesi fa, oggi ci sono due proposte molto concrete, provenienti da due gruppi rinomati del mondo della cantieristica, ovvero l’italiana Fincantieri e l’ucraina Smart Holding. In questo momento stiamo concordando le direttrici per effettuare un’analisi approfondita della situazione sia a Fiume sia a Pola, poi i due gruppi provvederanno a fare la propria offerta, che sarà sottoposta all’approvazione del Gruppo Uljanik e del governo”, ha dichiarato Horvat.
Per quanto concerne il 3.maj, ha confermato di aver ricevuto la richiesta d’aiuto dei cantierini fiumani. In quest’ambito ha ribadito che “il governo non ha la legittimità d’intervenire a favore di una componente di un Gruppo”.
Intanto il Comitato di sciopero e il Comitato sindacale per la salvaguardia del 3.maj hanno inviato al governo, al ministro delle Finanze, a quello dell’Economia, alla Direzione e al Consiglio di Vigilanza dell’Uljanik, le proposte di soluzione delle difficoltà alle quali va incontro il cantiere di Fiume, che ritengono sia soddisfacente per tutte le parti in causa, cioè per i lavoratori, i proprietari, lo Stato, i fornitori e i cooperatori, la comunità locale e l’economia in generale.
Come hanno rilevato, non hanno ricevuto alcuna informazione sul destino del 3.maj, perciò hanno provveduto da soli a redigere due scenari possibili per la salvaguardia del cantiere navale.
In entrambi i casi, lo stabilimento di Fiume si stacca definitivamente da quello di Pola.
I due Comitati ritengono che attuando ciascuna delle due proposte si riduca il danno per lo Stato, mentre il 3.maj continua la produzione. Inoltre si apre la possibilità di decidere autonomamente sul futuro del resto del Gruppo Uljanik e si alleggerisce alla Commissione europea il compito per quanto concerne l’approvazione del programma di ristrutturazione dello Scoglio olivi.
Infine i due Comitati ritengono che, agendo come da essi proposto, si permetterebbe al 3.maj di continuare a lavorare indisturbato e si manterrebbe intatta la cantieristica navale a Fiume.

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