Turismo. Spazio ai cinesi

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Turismo. Spazio ai cinesi

RAGUSA(DUBROVNIK) | La Croazia ospita la quarta conferenza dei ministri del Turismo dei Paesi dell’Iniziativa “Cina +16”. L’appuntamento, organizzato a Ragusa (Dubrovnik), è stato inaugurato lo scorso martedì sera e si concluderà nel corso della giornata odierna. L’assise è stata presieduta dal ministro del Turismo croato, Gari Cappelli, che in tale ruolo si è visto affiancato dal ministro della Cultura e del Turismo, della Repubblica popolare cinese, Luo Shugang. All’incontro hanno preso parte le delegazioni dei Paesi inclusi nell’Iniziativa (oltre alla Cina e alla Croazia ne fanno parte pure Slovenia, Albania, Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Macedonia, Montenegro, Polonia, Romania, Slovacchia e Serbia), in tutto, oltre un centinaio di persone.

Il potenziale cinese

“Partecipando allo sviluppo e al collegamento delle rotte transnazionali e dei prodotti, impariamo a conoscerci meglio e siamo in grado di intravedere i difetti che devono essere corretti. Impariamo dall’esperienza accumulata dai colleghi e creiamo prodotti competitivi da offrire a un ampio ventaglio di potenziali ospiti”, ha rilevato Cappelli, aprendo ieri la riunione di lavoro della conferenza. Cappelli ha rilevato il grande potenziale rappresentato dal mercato cinese, dal quale, a livello globale, proviene un quinto di tutti i turisti. A conferma delle sue parole, il ministro ha notato che nel 2017 l’Europa è stata visitata da 12,4 milioni di turisti provenienti dalla Cina. “Di conseguenza – ha rilevato – la Cina offre ai Paesi dell’Europa centrale e orientale grosse opportunità di crescita”.

Gioco di squadra

Gli ha fatto eco il ministro del Commercio e degli Affari esteri ungherese, Péter Szijjártó. Ha notato che i turisti cinesi sono conosciuti per il fatto di spendere parecchio durante i loro viaggi. Considerato che il turismo costituisce una fetta importante dell’economia per molti dei Paesi dell’Europa centrale e orientale, Szijjártó ha fatto presente che è importante fare il possibile per attrarre nella regione il maggior numero possibile di ospiti cinesi.
“Dal punto di vista cinese noi siamo un mercato piccolo, pertanto dobbiamo unire le nostre forze. Al fine di essere più riconoscibili, dobbiamo lavorare sul fronte dei visti, per l’introduzione di un maggior numero di voli diretti e di offerte turistiche comuni”, ha dichiarato il capo della diplomazia di Budapest.
Szijjártó ha stigmatizzato le critiche espresse da coloro che hanno definito lesive nei confronti degli interessi europei le conferenze come questa organizzata in Dalmazia in collaborazione con la Cina.
Il ministro della Cultura e del Turismo cinese, Luo Shugang, ha chiarito che Pechino auspica di poter favorire la libertà di spostamento dei turisti diretti dalla Cina nei Paesi dell’Europa sudorientale e viceversa. Ha notato che la Cina è a sua volta una destinazione turistica, contraddistinta da una forte crescita di presenze. “Vogliamo favorire la comunicazione e la collaborazione nella sfera del turismo culturale. Riteniamo che ciò sia nell’interesse del popolo cinese e delle popolazioni dei 16 Paesi dell’Iniziativa”, ha affermato.

Mete continentali

Gari Cappelli ha fatto presente che l’interesse degli investitori cinesi nei confronti della Croazia non si limita solamente alla costruzione del Ponte di Sabbioncello (Pelješac). Ha ricordato che entro la fine dell’anno l’Ente turistico croato (HTZ) ha in piano di inaugurare un suo ufficio a Shangai.
“La nostra agenzia per gli investimenti offrirà ai cinesi tutto ciò che è possibile. Il discorso è molto ampio. I cinesi investiranno nella costruzione di un albergo a Krapina 30 milioni di euro. A Pola, in occasione dell’ultima seduta del governo, abbiamo iniziato a valutare tre o quattro progetti il cui valore è stimato attorno ai tre miliardi di kune”, ha dichiarato Gari Cappelli. Come dire anche l’Istria potrebbe avvantaggiarsi degli investimenti di Pechino nell’industria dell’ospitalità. Il ministro ha notato che i cinesi appaiono interessati alle potenzialità dell’offerta turistica della Croazia continentale. “Inviteremo i cinesi – ha annunciato – alle Giornate del turismo croato che l’anno prossimo si svolgeranno in Slavonia”..
Oltre che con il suo omologo cinese, nel corso della Conferenza Gari Cappelli ha avuto altri due incontri bilaterali. A Ragusa (Dubrovnik) Gari Cappelli ha avuto modo di dialogare in modo approfondito con il ministro montenegrino dello Sviluppo sostenibile e del Turismo, Pavle Radulović, nonché con il capo della Diplomazia ungherese, Péter Szijjártó.

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