Sui fondi per l’editoria convegno il 15 novembre

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Sui fondi per l’editoria convegno il 15 novembre

ROMA | Il segretario generale del Cgie Michele Schiavone ha illustrato in conferenza stampa quanto discusso durante la riunione del Comitato di Presidenza del Consiglio Generale tenutasi nei giorni scorsi a Roma. Per quanto riguarda invece l’editoria italiana all’estero, Schiavone ha affrontato la questione della possibile riduzione o azzeramento dei fondi pubblici. In quest’ambito ha puntualizzato: “Noi su questo tema-abbiamo messo in cantiere un convegno organizzato per il 15 novembre; a questo evento dovrebbe partecipare il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, con delega all’Informazione e all’Editoria, Vito Crimi. Saranno presenti inoltre altre personalità che sono in prima linea per il mondo della comunicazione e dell’editoria. Al convegno si parlerà di un argomento che tocca da vicino anche il nostro quotidiano, ovvero il mondo dell’editoria della Comunità Nazionale Italiana in Croazia e Slovenia.

Una dotazione importante

Nel frattempo anche la deputata del Partito democratico Francesca La Marca, eletta nella Ripartizione Nord e Centro America della Circoscrizione Estero, è intervenuta sull’ipotesi di eliminazione del sostegno pubblico alla stampa italiana all’estero avanzata da alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle. In primo luogo la deputata ha ricordato come l’aumento da due a tre milioni di euro delle risorse pubbliche per i giornali italiani all’estero, avvenuto sotto il governo Gentiloni, sia frutto non di un regalo del governo, ma di un proprio emendamento, sostenuto anche dagli altri eletti all’estero del Pd. Un risultato che Francesca La Marca ha rivendicato, ricordando il fatto che la dotazione finanziaria per i periodici in italiano all’estero era ferma da decenni e la divisione dei due milioni su scala mondiale comportava per le singole testate italiane all’estero somme limitatissime, in alcuni casi irrisorie.
“Dopo la riforma della legge per l’editoria, – ha continuato la deputata del Partito democratico – il fondo è ricaduto nel calderone generale e, al di là degli annunci, vorremmo sapere quali siano i criteri generali di ripartizione. Una volta presentati tali criteri, saremo i primi a verificare se essi prevedano forme di erogazione severe e controlli sicuri, come è giusto che sia, evitando erogazioni disinvolte”. Francesca La Marca ha segnalato anche la funzione di coesione comunitaria, di difesa della lingua italiana, di informazione anche in vista di un esercizio consapevole del voto che i giornali italiani all’estero svolgono.

Riorganizzazione del settore

“Per quanto ci riguarda – ha concluso la deputata – siamo aperti a ogni forma di discussione su una riorganizzazione seria del settore, ma fermamente contrari all’eliminazione del contributo pubblico che, come ha detto il Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, proprio in questi giorni, rappresenta una necessità per la sopravvivenza di questi delicati e importanti strumenti”.

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