Stampa: elemento essenziale per l’identità delle minoranze

0
Stampa: elemento essenziale per l’identità delle minoranze

RONCHI DEI LEGIONARI | Informazione, scuola e uso della lingua: sono questi i tre pilastri imprescindibili per la protezione delle minoranze linguistiche e nazionali. In particolare senza la possibilità di disporre di mass media adeguati una comunità nazionale è destinata a languire, la sua lingua finisce inevitabilmente per essere confinata nel mero ambito familiare senza un contatto diretto con quella che è la realtà e l’evoluzione della società in cui è immersa. Un ruolo fondamentale in questo campo è chiamata a svolgere la stampa minoritaria, ossia i quotidiani e i periodici, che fungono da collante, da elemento d’identità e permetteno, specie nel caso delle comunità nazionali sparse a macchia di leopardo sul territorio, di mantenere la loro unità culturale e politica. Tutti questi elementi e molti altri ancora sono emersi nel corso del panel dedicato alla stampa minoritaria durante il Festival del giornalismo che si è tenuto nei giorni scorsi a Ronchi dei Legionari.
“Senza dimenticare le proprie radici: il giornalismo delle minoranze linguistiche”, è stato il titolo dell’interessante convegno, al quale sono intervenuti Dario Saftich, redattore de La Voce del popolo; Hatto Schmidt, caporedattore del Dolomiten, il quotidiano della minoranza di lingua tedesca in Alto Adige, nonché tre esponenti di spicco del mondo del giornalismo della comunità nazionale slovena in Italia, Jurij Paljk, direttore del Novi Glas; Bojan Brezigar, ex direttore del Primorski dnevnik e rappresentante della Midas-Minority Dailies Association, e Aleksander Koren direttore del Primorski Dnevnik. Moderatrice dell’incontro è stata Silvia De Michielis, giornalista de Il Friuli.

I saluti della senatrice Rojc

A salutare i partecipanti all’incontro e il pubblico è stata la senatrice Tatjana Rojc, esponente della comunità nazionale slovena in Italia, che ha rimarcato l’importanza che i mass media rivestono per il mantenimento dell’identità etnica e linguistica degli appartenenti alle etnie.
La presenza della senatrice Tatjana Rojc è stata un’ulteriore conferma dell’importanza dell’evento e del significato che il giornalismo nelle lingue delle minoranze riveste per le etnie stesse.

Ovviamente non tutte le minoranze si trovano nella medesima situazione. Le peculiarità delle sngole comunità nazionali si riflettono anche, inevitabilmente, sui loro mezzi d’informazione. Non è sicuramente uguale la realtà in cui è immerso il Dolomiten (in Alto Adige, ovvero nella provincia di Bolzano, la comunità di lingua tedesca rappresenta infatti la maggioranza della popolazione) e quella con cui devono confrontarsi le testate della comunità nazionale italiana in Croazia e Slovenia e quelle slovene in Italia. In quest’ambito è stata rimarcata la necessità che non venga meno il sostegno degli Stati ai mass media minoritari, il cui ruolo non può essere ricondotto a pure logiche di mercato. Dal dibattito sono emersi inoltre tantissimi spunti interessanti sulla realtà e le prospettive delle singole comunità minoritarie, in un’epoca caratterizzata dalla globalizzazione, ma anche dal ritorno di fiamma di vecchi nazionalismi e ataviche intolleranze. 
Proprio in un contesto simile, è stato rilevato, è ancora più importante il ruolo delle minoranze quale elemento di comprensione, di tolleranza e di conoscenza reciproca tra i popoli e le culture.

Organizzata dall’associazione culturale Leali delle Notizie, la quarta edizione del Festival del giornalismo, come al suo esordio, avvenuto nel 2015, ha avuto a Ronchi dei Legionari come “palcoscenico” ideale l’elegante piazzetta Francesco Giuseppe I, spazio pubblico, suggestivo e raccolto, racchiuso tra l’auditorium comunale e Villa Vicentini Miniussi sede del Consorzio Culturale Monfalconese, ma che ha coinvolto quest’anno anche la sala Zappata del Trieste Airport e la salatte di Isa Isontina Ambiente. Presentata nella sala del Consorzio Culturale del Monfalconese, l’iniziativa, dal 5 al 9 giugno, ha proposto una serie di incontri dedicati al rapporto tra mondo del giornalismo e fruitori della notizia, che ha permesso al pubblico di confrontarsi con gli “addetti ai lavori”, che hanno avuto il compito di spiegare come nasce una notizia, come viene cercata, approfondita e divulgata.
Tra le tematiche affrontate quest’anno: il turismo aperto a tutti, la voce delle minoranze nell’informazione, l’evoluzione della comunicazione radiofonica, il graphic journalism, i “cold cases” (casi di cronaca nera ancora aperti), i cambiamenti interni alla stampa cattolica.

Scrivere la verità

La quarta edizione del Festival ha offerto un’attenzione particolare al ruolo assunto dal medium fumetto nella scena editoriale e quindi giornalistica italiana, sia in termini di restituzione di una molteplicità di nuove pubblicazioni disponibili nelle librerie non soltanto specializzate o nelle edicole, sia per la riflessione attenta e critica che molti autori del fumetto italiano e internazionale stanno promuovendo attorno ai fatti quotidiani e storici.
Il costante interesse di editori, media e lettori impone un approfondimento anche sull’utilizzo dell’arte sequenziale nell’esperienza giornalistica, sulla sua capacità di restituire quanto accade nel mondo, andando spesso ad affrontare, grazie a una sensibilità artistica e autoriale o sfruttando le peculiarità del racconto per immagini, aspetti e tematiche anche di difficile collocazione. 
Molto importante nella serata finale del Festival è stato anche il panel sui giornalisti uccisi o minacciati: “Scrivere la verità è morire di parole”. Novità dell’edizione 2018 la prima edizione del premio intitolato alla memoria della giornalista maltese, Daphne Caruana Galizia, uccisa in un tragico attentato nell’ottobre 2017 che è stato assegnato sempre nel corso dell’ultima giornata del Festival, alla giornalista Federica Angeli. Il premio ha ottenuto l’Alto Patrocinio del Parlamento europeo.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display