Rispetto delle tradizioni guardando al futuro

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Rispetto delle tradizioni guardando al futuro

BUIE | Il piano finanziario dell’Unione Italiana per il 2019 dovrà tenere conto delle attività tradizionali della CNI, ma allo stesso tempo dovrà essere improntato al futuro. È questo l’auspicio del presidente della Giunta esecutiva dell’UI, Marin Corva. Lo ha sottolineato nel corso della Seconda riunione ordinaria dell’Attivo consultivo dei presidenti delle Comunità degli Italiani, incontro svoltosi nella sede della CI di Buie alla presenza del presidente dell’UI, Maurizio Tremul, del presidente e del vicepresidente dell’Assemblea dell’associazione apicale degli italiani in Croazia e Slovenia, rispettivamente Paolo Demarin e Arijana Brajko.

Adesione deludente
Alla riunione hanno preso parte i rappresentanti di una trentina di sodalizi. Un’adesione che non ha lasciato del tutto soddisfatto Corva, considerata l’importanza dei temi in agenda. Oltre al Programma di lavoro e piano finanziario dell’UI per il 2019, l’ordine del giorno prevedeva infatti anche la presentazione di una relazione sullo stato di avanzamento delle attività svolte dal Gruppo di lavoro per la definizione di una proposta di nuovi criteri di ripartizione del Fondo Promozione e del Fondo Valorizzazione delle Comunità degli Italiani.

«Acqua, luce e gas»
Nell’illustrare la sua visione di distribuzione del budget del’UI Corva ha spiegato di essere intenzionato a garantire alle CI le risorse necessarie al pagamento delle spese di “acqua, luce e gas”. A tale proposito, il presidente della Giunta esecutiva dell’UI ha detto che intende sostenere le richieste avanzate, ad esempio, da Zagabria (circa 2.000 kune al mese) e da Spalato (850 euro al mese) per fronteggiare l’aumento delle spese di locazione.

Manutenzione delle sedi
Corva si è detto favorevole a finanziare pure i lavori di manutenzione delle sedi di alcuni sodalizi. A tale proposito ha menzionato gli allagamenti subiti da Villa Perla a Lussinpiccolo e il restauro di un affresco a Castel Bembo a Valle. Intervenendo sul tema, Glauco Bevilacqua (CI di Cittanova) ha stigmatizzato il fatto che le sedi di sodalizi rinnovati non molto tempo fa (ad esempio Spalato, Valle e Lussinpiccolo) abbiano già bisogno di nuovi lavori. Moreno Vrancich ha chiesto invece delucidazioni sugli importi destinati alle CI di Zagabria e di Spalato, notando che anche le spese per l’affitto della CI di Fiume sono destinate a lievitare.

I nuovi criteri
Nel presentare la sua relazione Moreno Vrancich, presidente del Gruppo di lavoro per la definizione di una proposta di nuovi criteri di ripartizione del Fondo Promozione e del Fondo Valorizzazione delle CI, ha ricordato che l’organismo finora si è riunito una sola volta, il 6 novembre scorso. Di conseguenza ha osservato che non ci sono ancora dei risultati da presentare. Ha chiarito però che i principi sui quali si baserà l’operato del Gruppo di lavoro sono sostanzialmente due: premiare i virtuosi e aiutare i bisognosi. In quest’ottica, il presidente della CI di Plostine, Antun Bruneta, ha lanciato un accorato appello affinché si trovino le risorse per completare la sede del suo sodalizio. Ha invitato a non trattare i connazionali di Plostine come connazionali di “serie B”.

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