Risorse per la CNI. Tavolo di dialogo con il governo di Roma e la Regione FVG

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Risorse per la CNI. Tavolo di dialogo con il governo di Roma e la Regione FVG

La speranza dell’UI è che con il commissariamento dell’UPT si metta ordine all’interno dell’Ente morale triestino, ovvero si risolva l’attuale complessa situazione. A farsi interprete degli auspici dell’Unione Italiana è il presidente Maurizio Tremul. In questo momento il desiderio della massima organizzazione rappresentativa della minoranza è che l’Università Popolare di Trieste ottenga dal governo italiano, ossia dal MAECI il finanziamento richiesto e possa erogare le risorse agli enti e alle istituzioni della Comunità nazionale italiana. Si tratta chiaramente di fondi indispensabili per assicurare la regolare attività della CNI sul piano culturale e scolastico. Ma a parte la soluzione dell’emergenza attuale quello che interessa soprattutto all’Unione Italiana è aprile un tavolo di dialogo con il governo di Roma e con la Regione Friuli Venezia Giulia. Il presidente Maurizio Tremul ricorda in quest’ambito che l’apertura di un tavolo sulle modalità di erogazione delle risorse alla CNI era stato oggetto di discussione già durante l’incontro in campagna elettorale con l’allora candidato e attuale governatore dell’FVG, Massimiliano Fedriga.

Ripristinare il flusso delle risorse

In attesa del tavolo di dialogo, la speranza di Tremul – come rilevato – è che il commissariamento dell’Università Popolare di Trieste riporti la situazione alla normalità e ripristini il regolare flusso delle risorse della Nazione Madre verso la CNI. L’importante in questo momento per gli enti e le istituzioni della CNI è resistere. “Fino a quando avremo un Fondo di riserva, avremo pure dei mezzi che, se autorizzati da Roma, potremo anticipare per le attività della minoranza. Questo stato di cose però non deve diventare una situazione permanente, ma può essere soltanto un fatto straordinario. L’UI chiede ormai da qualche tempo che si apra un tavolo per individuare le migliori metodologie di finanziamento anche perché i problemi non risalgono solamente al 2018. L’UPT, come è noto, ha pure un problema di utilizzo improprio di alcune risorse non approvato dagli organi competenti e che si sarebbero dovute spendere per altre attività. Alla recente riunione dell’Assemblea dell’UI a Palazzo Manzioli abbiamo sentito pure lamentele su iniziative programmate ma non realizzate. La situazione dev’essere pertanto chiarita, ma va anche individuato un sistema affidabile che garantisca stabilità, certezza di finanziamenti e anche efficienza. D’altronde l’UI e la minoranza tutta hanno dimostrato finora di essere in grado di gestire al meglio le risorse a disposizione. I finanziamenti dall’Italia, nel momento in cui sono pronti i necessari contratti e gli atti, pervengono regolarmente all’UI. Del resto tutte le verifiche effettuate dai competenti organismi croati, sloveni e italiani hanno appurato sempre l’assoluta correttezza dell’operato dell’Unione Italiana, che ha dimostrato di saper utilizzare i contributi in modo ottimale e assolutamente efficace”, sottolinea Maurizio Tremul.

Non dimenticare la stampa

Si tratta pertanto – secondo il presidente dell’UI – di dati di fatto che vanno presi eccome in considerazione quando si tratta di riflettere sulle modalità di erogazione e gestione delle risorse. Ovviamente al momento quello che conta è che tutto vada per il verso giusto al Parlamento italiano per quanto riguarda la Legge di Bilancio 2019. In altri termini l’importante, per la CNI è che sia approvato il rifinanziamento della Legge 73/01. Senza dimenticare, naturalmente, le risorse per la stampa italiana all’estero e le minoranze linguistiche, di vitale importanza pure per il nostro quotidiano. Sciolti questi nodi – rileva Tremul – si può dare spazio alle altre tematiche.
La linea d’azione dell’UI, chiaramente seguirà le indicazioni date dall’Assemblea sulla gestione diretta delle risorse che – come evidenzia Tremul – per la prima volta ha preso “una posizione chiara e innovativa” sulle modalità che si vorrebbero seguire in futuro per quanto concerne l’amministrazione dei finanziamenti. 

Un momento propizio

Il momento, secondo il presidente dell’Unione potrebbe essere propizio, in quanto “ci troviamo in una fase che, nonostante la criticità della situazione, sembra essere positiva per affrontare alcuni argomenti. L’UI ha rinnovato la sua dirigenza in maniera profonda, seria e propositiva creando i presupposti per nuove riflessioni sulle attività da svolgere e quindi schiudendo nuove prospettive. Siamo propositivi e dobbiamo saper cogliere il momento favorevole”.
Da Roma arrivano al momento notizie confortanti, anche se a volte contraddittorie come nel caso dei fondi per la stampa all’estero; a Trieste la situazione è in piena evoluzione con il commissariamento dell’UPT, che comporta l’azzeramento degli organi statutari in carica. Con l’arrivo del Commissario potrebbero esserci passi avanti verso una soluzione del nodo riguardante l’erogazione delle risorse alla CNI. Non rimane che aspettare in attesa di chiarimenti della situazione.

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