Regione FVG: un test politico di rilevanza nazionale

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Regione FVG: un test politico di rilevanza nazionale

E dopo Lynk che ha portato in FVG la crema del giornalismo nazionale, è la politica a far circuitare nelle piazze della regione i big dei partiti che si presentano alle elezioni di questa domenica, 29 aprile. La campagna elettorale è terminata ieri e domani mattina urne aperte. Silvio Berlusconi è stato in FVG per ben tre giornate, ieri è stata la volta di Matteo Salvini e nei giorni scorsi sono arrivati Maurizio Martina e Paolo Gentiloni, ma anche Luigi Di Maio. Tutti convinti che il voto al Nordest d’Italia possa cambiare gli equilibri di una realtà politica che non riesce a trovare la via giusta per varare finalmente il governo. Quattro i candidati in corsa per la guida della Regione e 11 i partiti e i movimenti in lizza con programmi e progetti sviscerati in campagna elettorale.

Promesse elettorali

Si candida alla presidenza della Giunta regionale Sergio Bolzonello, appoggiato da Pd, Slovenska Skupnost, Cittadini per Bolzonello e Open Sinistra. Nell’ambito dell’aiuto alle imprese Bolzonello ha assicurato un taglio dell’Irap (imposta regionale sulle attività produttive) per 5 anni a ogni contratto di assunzione a tempo indeterminato e la riduzione di due punti percentuali dell’Ires (imposta sul reddito) con un risparmio alle imprese complessivo di 15 milioni di euro. Inoltre, la sua manovra per welfare e famiglia prevede un contributo di 100 euro ogni mese a figlio per le famiglie con figli da 0 a 18 anni. In concreto si parla di una spesa di 150 milioni di euro annui per la Regione con un guadagno per le famiglie di 22mila euro a figlio in 18 anni. Infine da segnalare la regionalizzazione della scuola con la creazione di percorsi formativi strutturati per il territorio in collaborazione con le imprese.
Sergio Cecotti, sostenuto dalla Lista Patto per l’Autonomia punta sull’esercizio effettivo dell’autonomia, ovvero riportare la Sanità regionale ai livelli d’eccellenza del passato attraverso la riorganizzazione delle aziende e del rapporto tra ospedali e territorio e 1.000 assunzioni per ridurre le liste d’attesa. Vuole spendersi per un piano straordinario di investimenti che porti a nuovi posti di lavoro, rivendicazione di nuove competenze per la Regione, per esempio nel settore dell’istruzione; l’attenzione all’ambiente e ai beni comuni, in particolare all’acqua e all’energia, attraverso una moratoria sulla realizzazione di nuove centraline idroelettriche e la costituzione di una società pubblica regionale per la produzione dell’energia elettrica.
Massimiliano Fedriga appoggiato da Lega Nord, Forza Italia, Autonomia responsabile, Progetto FVG e Fratelli d’Italia intende sovvertire le politiche avviate dal governatore uscente Debora Serracchiani in particolare su Enti locali e Sanità. Per il rilancio dell’economia il candidato del centro destra propone innanzitutto dialogo con i soggetti coinvolti e una forte defiscalizzazione e sburocratizzazione a favore delle imprese. Fiscalità di vantaggio per attirare investimenti sul territorio e per ridurre le delocalizzazioni. Taglio dell’Irap per le aziende che si fanno carico dell’assorbimento di almeno uno quota di esuberi di altre aziende. Promette maggiore autonomia regionale e una revisione della politica dell’accoglienza.
Alessandro Fraleoni Morgera, candidato del Movimento 5 Stelle, parte da cultura, turismo e istruzione con un riguardo particolare alla tutela del patrimonio come base del motore economico, e dall’ambiente con la promozione di turismo rurale ed ecoturismo, ma anche maggiore attenzione alla scelta di impianti fortemente impattanti. Tre i punti fondamentali: occupazione nelle imprese attraverso digitalizzazione e innovazione, revisione della riforma sanitaria potenziando il personale medico e sanitario e misure di sostegno alla famiglie favorendo, per esempio, la creazione di asili aziendali, comunali e privati.

Finanziamenti alla CNI

Nei giorni scorsi sono stati invitati a prendere posizione anche su un altro punto, importante per il gruppo nazionale italiano, ovvero a proposito dei finanziamenti regionali che hanno subito un recente stravolgimento, mettendo a progetto diretto molte attività, aggirando l’UI. Le risposte sono state diverse: “Far scegliere a chi vive la condizione di minoranza” (Fedriga), “Dare di più ma all’interno di un processo trasparente” (Bolzonello), “Spesa giustificata con un corretta rendicontazione” (Morgera) ed infine “Qualità nell’erogazione e più criterio” (Cecotti). In attesa dei risultati della consultazione elettorale di domenica, UI e FederEsuli hanno organizzato incontri esplorativi per assicurarsi che non ci sia uno scollamento tra le istanze già avviate e la ripresa dei rapporti. Che dovranno essere diversi, o almeno si spera, viste le ricadute negative registrate negli ultimi tempi. Ancora una volta la sensazione d’attesa permane, che qualcosa cambi, che decolli quella normalità necessaria per poter continuare ad evolvere. Vale per la nazione, ma anche per una comunità nazionale come la nostra che la lentezza politico-burocratica la paga con perdita di qualità delle attività programmate e di disillusione da parte di chi sente sminuito il proprio impegno. Purtroppo la dipendenza finanziaria, quando è ritenuta tale e quindi sottoposta a continui controlli e dilazionamenti, è spesso una condizione altamente negativa che mette alla prova l’esistenza stessa del gruppo nazionale.
Il voto è importante, un giusto diritto da esercitare che non finisce con la giornata elettorale ma inizia con tutto ciò che viene dopo.

Come si vota?

La votazione per l’elezione del presidente della Regione e per l’elezione del Consiglio regionale avviene su un’unica scheda.
La scheda riporta il nome, il cognome e il contrassegno dei candidati alla carica di presidente, nonché i contrassegni delle liste circoscrizionali affiancati dalla riga per esprimere il voto di preferenza. L’ordine sulla scheda dei candidati alla carica di presidente e delle liste circoscrizionali collegate al medesimo candidato è determinato mediante sorteggio. Ciascun elettore può esprimere un voto a favore di una lista e un voto a favore di un candidato alla carica di presidente della Regione, anche non collegato alla lista votata. Nel caso in cui l’elettore esprima un voto solo a favore di una lista, il voto si intende espresso anche a favore del candidato alla carica di presidente della Regione con la stessa collegato. Nel caso in cui l’elettore esprima un voto solo a favore di un candidato alla carica di presidente della Regione, il voto si intende attribuito solo al candidato presidente. Ciascun elettore può esprimere un voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere regionale compreso nella lista votata. Il voto di preferenza si esprime scrivendo il cognome, ovvero il nome e cognome, di un candidato alla carica di consigliere regionale compreso nella lista per la quale si intende votare. Le operazioni di votazione si svolgono domani dalle ore 7 alle ore 23.

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