Ponte di Veglia: Basta con il pedaggio

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Ponte di Veglia: Basta con il pedaggio

“Gli abitanti della nostra Regione sono discriminati”. È questa la linea di pensiero dell’Alleanza litoraneo-montana (PGS) e dell’Unione del Quarnero, i cui rappresentanti sono tornati per l’ennesima volta alla carica sullo scottante argomento del pedaggio del ponte di Veglia e sulla richiesta di abolirlo. “Si tratta dell’unico ponte a pagamento in Croazia e dell’unica viabile del Paese per la quale non esiste un percorso alternativo. Per recarsi sull’isola bisogna attraversare il ponte. Tutto ciò rende la situazione in cui vivono gli abitanti della nostra Regione paradossale. Ma c’è di più, si tratta di una situazione anticostituzionale”, ha detto Marko Boras Mandić, membro del senato dell’Unione del Quarnero, nonché vicepresidente della Regione litoraneo-montana.

“In passato sono stati costruiti diverse ponti in Croazia, ma per nessuno di questi si prevede il pagamento del pedaggio. Non corrisponde inoltre a verità che erano investimenti realizzati in aree poco popolate o sviluppate, perché c’è anche una struttura costruita a Zagabria. Il ponte di Veglia ‘produce’ 60 milioni di kune di incassi all’anno, un importo che ha permesso già dieci anni fa di coprire tutti i costi di costruzione e progettazione. In poche parole, il transito sul ponte deve essere gratuito”, ha concluso Boras Mandić. Nikola Ivaniš, presidente onorario del PGS, nonché vicesindaco di Fiume, ha rispolverato tutte le dichiarazioni rilasciate nell’ultimo anno da Oleg Butković, ministro della Marineria, del Traffico e dell’Infrastruttura, sull’argomento ponte di Veglia e relativo pedaggio. “Analizzando i suoi virgolettati, possiamo notare un cambiamento drastico delle sue opinioni in merito a quest’iniziativa. All’inizio si era detto favorevole, ma dopo ha cambiato idea. Di conseguenza suppongo che l’HDZ intenda aspettare fino alle prossime elezioni locali per abolire il pedaggio, cercando in questo modo di ottenere qualche voto in più. Ebbene, se così fosse, li prego di sfruttare anche il bonus di voti per le elezioni europee, perché così almeno i cittadini dovranno aspettare soltanto qualche mese e non anni”, ha dichiarato Ivaniš.

Nel frattempo, abbiamo appreso dai rispettivi rappresentanti dei partiti che l’Unione del Quarnero ha già avviato una causa per violazione dei diritti costituzionali al Tribunale di competenza, mentre il PGS farà altrettanto nei prossimi giorni, non appena sarà pronta la completa documentazione.

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