«La CAN costiera debole e poco attiva»

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«La CAN costiera debole e poco attiva»

ISOLA| Bruno Orlando, già candidato al seggio specifico della Comunità nazionale italiana alla Camera di Stato del Parlamento sloveno, ha tenuto ieri a Palazzo Manzioli una conferenza stampa chiarificatrice in risposta a dichiarazioni che secondo lui hanno messo in dubbio la sua parola. Si è concentrato su tre punti fondamentali trattati da Alberto Scheriani, presidente della CAN costiera, all’ultimo incontro coi media. Il botta e risposta prosegue in primo luogo sulla questione delle iscrizioni agli elenchi elettorali. “L’armonizzazione dei criteri per le iscrizioni agli elenchi delle CAN è un compito della Costiera”, ha dichiarato. “Questo è quanto emerso pure dalla riunione di marzo tra Stanko Baluh, direttore dell’Ufficio governativo per le nazionalità, Scheriani e i presidenti delle CAN comunali”, ha aggiunto Orlando, che ha puntato il dito su un operato “tendenzioso e goffo, palesatosi durante le ultime elezioni, con alcune irregolarità” sia a Isola sia a Capodistria (iscrizioni operate fuori sede, assenza dei preposti alle iscrizioni per i connazionali rimasti fuori dagli elenchi).
“Non ho detto, inoltre, che alla Costiera non fanno niente, ma che fanno poco e spesso lo fanno male. Sono deboli e poco attivi per le cose importanti, le questioni politiche relative al gruppo CNI”, ha proseguito, indicando ad esempio la scarsità del bilinguismo visivo. “Non ho nemmeno mai detto che le nostre scuole dovrebbe essere aperte solamente agli appartenenti all’etnia, bensì che sarebbe necessario introdurre una verifica di conoscenza della lingua per i candidati, la cui prima lingua non è l’italiano, per garantire un normale svolgimento delle lezioni”, così ancora Orlando, “altrimenti questi ragazzi rimangono indietro nel processo educativo e i nostri stessi ragazzi non progrediscono, perché gli insegnanti devono dedicarsi maggiormente ai primi”. “Infine definirei oltraggioso e illecito che il nostro massimo organismo rappresentativo, la Costiera, abbia appoggiato uno specifico candidato per il seggio specifico alle scorse elezioni parlamentari”, ha ribadito Bruno Orlando, riferendosi a una riunione della Costiera, durante la quale sarebbe stato deciso di appoggiare Felice Žiža. “Per presentare le candidature bisogna avere le firme di trenta sostenitori e non quella di un organismo rappresentativo. La CAN non avrebbe dovuto permetterselo”, ha concluso Orlando.

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