Addio ai grandi. Il Rin Tin Tin si congeda dai neoscolaretti

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Addio ai grandi. Il Rin Tin Tin si congeda dai neoscolaretti

I “grandi” che abbandonano l’asilo – e lo fanno concretamente in 49, di 4 dei 10 gruppi dell’Ente asili italiani Rin Tin Tin, – sono stati salutati con grande impegno e nello stesso tempo con piacevole leggerezza da tutto il collettivo, l’altra sera all’Estivo della Comunità degli Italiani di Pola. Un appuntamento imperdibile; un rituale importante, però “sciolto”, libero di quei blocchi che attanagliano noi grandi quando ci troviamo a doverci confrontare con i momenti protocollari della vita. Loro, i “grandi” del Rin Tin Tin, hanno fatto tutto divertendosi: calmi e sorridenti mentre sono rimasti a sedere sul palco quando le direttrice, Tamara Brussich, ha salutato i presenti. Disciplinati e pieni d’entusiasmo quando hanno ballato prima con le proprie maestre e, poco dopo, con mamma e papà. Seri, quasi timidi, quando sono stati consegnati loro i diplomi della frequentazione dell’asilo e la popolare “Valigetta dell’infanzia”, scrigno da portarsi dietro nel primo giorno di scuola, che quasi per tutti sarà quello alla SEI Giuseppina Martinuzzi che darà inizio all’anno scolastico 2018/2019 con due nutrite prime classi.

Estivo gremito

Andiamo per ordine. All’Estivo, già pieno in ogni ordine di posti, i “grandi” del Rin Tin Tin accompagnati anche dai piccoli, sono stati accolti da quello che è l’”Inno del Rin Tin Tin”, simpatico brano-regalo del cantautore polese Bruno Krajcar (scritto per l’inaugurazione, nel dicembre 2016, di Casa Giardini). Seduti ai piedi del palcoscenico, i protagonisti della serata hanno lasciato che la direttrice Tamara Brussich, li salutasse e augurasse loro un felice inizio di scuola. “Siamo fieri e orgogliosi di avervi avuti con noi, e un grazie speciale alle vostre maestre per la pazienza e l’amore profusi”. I ringraziamenti si sono allargati ai genitori (“grazie per avere avuto fiducia nella nostra istituzione”) “con i quali abbiamo avuto una bellissima collaborazione”.

La disciplina nella danza

Il momento più allegro, scatenato e bizzarro della serata è stato quello del ballo la cui coreografia si è resa possibile grazie a una nota coppia di ballerini polesi: Fabris Radin e Rosemarie Miletić del Centro di danza “Studio Pola”. Ballando sulle note di un brano urban latino-americano, “Quiero Fiesta”, bimbi e maestre prima, e bambini e genitori dopo, hanno eseguito con disciplina pur divertendosi un sacco, i passaggi di una coreografia in cui hanno alzato e abbassato in senso ritmico due colorati tendoni rotondi. La “difficoltà” della prova è stata di accompagnare mamme e/o papà invitati lì per lì a ballare, nei passaggi coreografici.

Il saluto ai futuri scolaretti

È stata quindi la volta dell’ufficialità, quando le educatrici di 4 dei 10 gruppi che compongono il Rin Tin Tin, hanno chiamato uno a uno i futuri scolaretti: 4 quelli del Calimero con le maestre Nataša Brušić e Manuela Peressa (al Calimero ha lavorato Lilia Batel, che fu per un periodo educatrice-atelierista: la Batel ha appena lasciato la struttura per mettersi a riposo); 10 del Pinguino con le maestre Adriana Blažina e Barbara Buić; 5 di Mondo Bimbo, sezione portata avanti da Caterina Poropat Mošnja; 6 del Topo Gigio con le educatrici Romina Moscarda Bilić e Mia Verk; 24 i Delfini con le maestre Xenia Dajčić e Serena Sirotić.
​In tutto però sono 10 le sezioni nella sede centrale, nell’adiacente Casa Giardini, di cui 2 esterne: a Veruda (1 gruppo) e alla “Martinuzzi” (1 gruppo). Inoltre, delle 10 sezioni, 3 sono i gruppi del nido. Nell’anno che sta per concludersi hanno frequentato l’istituzione 209 bambini. È da poco che si sono chiuse le iscrizioni (centralizzate), che hanno avuto luogo tra il 21 maggio e il 4 giugno scorso.

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