Istituzioni unitarie CNI: richiesti 351mila euro

L’Unione Italiana si è rivolta al premier sloveno Marjan Šarec chiedendo uno sforzo finanziario aggiuntivo nel biennio 2020/2021

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Istituzioni unitarie CNI: richiesti 351mila euro

“L’Unione Italiana ha inviato, in questi giorni, al presidente del governo della Repubblica di Slovenia, Marjan Šarec, la richiesta di aumento dei fondi per le istituzioni unitarie della Comunità Nazionale Italiana che contribuiscono a realizzare i diritti costituzionali della Comunità Italiana stessa, ossia, la Casa editrice EDIT di Fiume, l’Agenzia AIA di Capodistria, il Centro di ricerche storiche di Rovigno, il Dramma Italiano di Fiume, i Programmi italiani di RTV Capodistria e l’Unione Italiana. Gli importi stanziati per le succitate istituzioni, infatti, sono rimasti sostanzialmente invariati dal 2010 al 2018. Secondo i dati ufficiali dell’Ufficio Statistico della RS nel periodo 2010-2018 l’inflazione è stata dell’11,7 p.c. In questo periodo erano in vigore delle misure di contenimento della spesa pubblica che riguardavano tutte le istituzioni pubbliche o di interesse pubblico. Terminato il periodo di contenimento della spesa e sulla base dei dati della crescita dell’economia che ha superato il 2,5 p.c. del PIL (G.U. R.S. N° 69/15), l’UI ritiene l’attuale momento favorevole per l’adeguamento e per lo sviluppo delle istituzioni fondamentali della CNI. Nell’ultimo decennio queste hanno dovuto attuare una politica di risparmi che ne hanno fortemente limitato lo sviluppo”. Nel totale l’importo aggiuntivo richiesto dall’Unione Italiana ammonta a 351mila euro da assicurare nel Bilancio nazionale sloveno per gli anni 2020 e 2021. Lo rende noto in un comunicato diffuso da Capodistria l’Unione Italiana.

Trasmissioni via satellite
Lungo l’elenco delle motivazioni degli aumenti richiesti per ogni singola istituzione. Nell’ordine, per quanto riguarda i Programmi italiani di RTV Capodistria dall’UI fanno presente: “Nel 2019 scade il contratto d’affitto per la trasmissione satellitare dei Programmi Regionali di RTV Koper-Capodistria da parte della RTV di Slovenia, ossia per i Programmi italiani di RTV Capodistria. La presenza sul canale satellitare è di fondamentale importanza per i Programmi italiani di RTV Capodistria, in quanto assicura la visibilità dei Programmi sul territorio transfrontaliero, nei luoghi in cui vive la CNI, in Italia, ossia nella Nazione Madre. Attraverso i programmi satellitari è inserita anche la trasmissione sul territorio in cui è presente la Comunità Nazionale Slovena in Italia. L’UI pertanto richiede i mezzi finanziari per il rinnovo del contratto di noleggio del canale satellitare. Annualmente l’UI assicura per i progetti dei Programmi Italiani di RTV Capodistria 130mila euro grazie ai fondi dello Stato italiano. L’UI ritiene che con gli sforzi congiunti si potranno soddisfare le necessità di un’adeguata copertura dei Programmi nei riguardi dei radio-telespettatori. Il costo annuale del noleggio del satellite ammonta a € 259mila euro. Per il 2019 sono assicurati 100mila euro da parte dell’Ufficio per le Nazionalità del governo della RS. I mezzi ulteriori richiesti ammontano pertanto a 159mila euro.

Informazione e CRS
Sempre in tema di informazione, riguardo all’A.I.A. Capodistria dall’UI evidenziano che “nel 2020 l’A.I.A. necessiterà di un nuovo dipendente, ovvero giornalista, al fine di aumentare l’ampiezza delle informazioni e delle notizie dal territorio sloveno anche con l’aumento del numero di articoli giornalieri da pubblicare sulle pagine de ‘La Voce del Popolo’. L’importo dei mezzi aggiuntivi richiesti è pari a 48mila euro”. Per quanto concerne la Casa editrice della CNI “per la realizzazione del programma per il 2020 si richiedono ulteriori 40mila euro per il rafforzamento delle testate dell’EDIT: La Voce del Popolo, La battana, Panorama e Arcobaleno, al fine di aumentare la presenza di notizie e di informazioni legate al territorio sloveno”. “Nel 2020 il Centro di ricerche storiche di Rovigno necessiterà di un nuovo dipendente, ossia ricercatore, per rafforzare e sviluppare le ricerche storiche relative alla CNI e al territorio sloveno”, prosegue la nota dell’UI, nella quale si afferma che i mezzi aggiuntivi richiesti “sono pari a 44mila euro”.

Spettacoli del Dramma Italiano
Per la realizzazione del cartellone del Dramma Italiano che opera nel TNC “Ivan de Zajc” di Fiume “per il 2020 si richiedono ulteriori mezzi nell’importo di 20mila euro che, stando a quanto riporta la nota diffusa dall’UI “consentirebbero l’indisturbato svolgimento delle attività del DI, anche dal punto di vista della presenza dei suoi spettacoli in Slovenia per i bambini, gli alunni e gli studenti delle Scuole italiane, per gli appartenenti alla CNI e per gli altri cittadini dei territori nazionalmente misti.”

Il progetto UE PRIMIS
Per quanto attiene all’Unione Italiana di Capodistria nel comunicato si legge: “Oltre alle attività ordinarie, è molto attiva nel campo dell’acquisizione di finanziamenti europei. Le novità nella programmazione delle attività dell’UI sono legate non più solamente allo sviluppo di progettualità nel campo della cultura, ma anche del turismo e dell’economia. Con la nuova programmazione l’UI di Capodistria si è assicurata nuovi finanziamenti europei. Si tratta del Progetto “PRIMIS Viaggio multiculturale tra Italia e Slovenia attraverso il prisma delle minoranze – Večkulturno popotovanje med Slovenijo in Italijo skozi prizmo manjšin”, finanziato a valere sul Programma Interreg V-A Italia-Slovenia 2014-2020, Asse prioritario 3: Protezione e promozione delle risorse naturali e culturali (priorità di investimento 6c-Minoranze e multiculturalità). Il progetto intende valorizzare il patrimonio linguistico, culturale e naturale delle comunità linguistiche dell’area di programma al fine di attrarre la domanda di turismo sostenibile, legato alle tipicità del territorio. L’area di realizzazione del progetto è per sua natura multiculturale e multilinguistica, con la presenza delle minoranze nazionali slovena e italiana e di altre comunità linguistiche (cimbri, ladini, friulani). Il progetto PRIMIS intende favorire una nuova percezione dell’identità multiculturale e multilinguistica dell’area di programma sia per i turisti sia per i residenti. L’obiettivo è infatti trasferire nel settore turistico e della promozione del territorio transfrontaliero le peculiarità delle comunità autoctone in termini di cultura e lingua sia nei suoi aspetti materiali sia immateriali. È previsto l’utilizzo di strumenti innovativi che privilegiano l’interattività con il visitatore dei luoghi interessati dal Progetto, attraverso anche la realizzazione di centri multimediali in grado di presentare le peculiarità del territorio. Il Progetto prevede anche degli investimenti nelle infrastrutture che contribuiranno alla promozione generale e alla riconoscibilità della CNI in Slovenia e al suo sviluppo economico: con il restauro di Palazzo Gravisi-Buttorai a Capodistria sorgerà il primo Museo/Centro multimediale digitale della CNI. Per il 2020 le risorse aggiuntive richieste sono pari a 40mila euro per la realizzazione delle attività programmate e per la realizzazione dei progetti europei.”
Nel comunicato viene reso noto anche che l’UI ha trasmesso le richieste in favore delle istituzioni unitarie anche al deputato al seggio specifico per la CNI alla Camera di Stato della Repubblica di Slovenia, Felice Žiža e al presidente della CAN Costiera, Alberto Scheriani, con la richiesta di sostenerle in tutte le sedi istituzionali. Infine, l’Unione Italiana ha proposto alla CAN Costiera la disponibilità di avviare un tavolo di coordinamento permanente tra le due Istituzioni per rendere più sinergico e coordinato il comune lavoro a beneficio dei connazionali.

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