«Il sostegno ai giornali all’estero è indispensabile»

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«Il sostegno ai giornali all’estero è indispensabile»

ROMA | “Le comunità di origine italiana all’estero sono i primi, naturali, ‘moltiplicatori di italianità’, antenne capaci di ritrasmettere sia il forte carattere della tradizione, sia il Paese di oggi con la sua cultura, con il suo modo di vivere, di produrre e di lavorare, con la sua capacità di innovazione”. Lo afferma il Presidente Sergio Mattarella, rivolgendo il suo indirizzo di saluto ai partecipanti alla terza edizione degli “Stati Generali della Lingua italiana nel Mondo”, dedicata al tema “L’italiano e la rete, le reti per l’Italiano”. Un’iniziativa promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, l’Accademia della Crusca e l’Ambasciata della Confederazione Elvetica. Una considerazione, quella del Capo dello Stato, che viene subito calata nella più stretta attualità dominata dal dibattito sull’intervento di progressivo taglio fino all’azzeramento dei contributi alla stampa, annunciato dal Movimento 5 Stelle. “Il sostegno pubblico è indispensabile per la stampa e l’editoria in lingua italiana all’estero”, ha detto, infatti, il Presidente Mattarella, che non ha mancato di citare nemmeno “le traduzioni, la produzione di contenuti audiovisivi, in cui – ha fatto presente – può utilmente giocare un ruolo la Comunità Radiotelevisiva Italofona”.

Fonte d’ispirazione

Nell’elogiare l’intensa attività di promozione dell’italiano, ma anche lo sforzo profuso per affinare strategie di diffusione e di condivisione di questo prezioso patrimonio al centro delle numerose iniziative programmate nel mondo dalle rappresentanze diplomatico consolari in occasione della XVIII Settimana della Lingua italiana nel mondo, il Capo dello Stato torna, dunque, a invitare al rispetto della libertà di stampa. Questa volta, nel farlo, evidenzia l’importanza del sostegno – anche economico – alle testate che operano all’estero e che oltre a tradurre in vita il fondamentale diritto all’informazione per i connazionali, s’inseriscono a pieno titolo nel ricco mosaico di realtà che si propongono come “fonte d’ispirazione” e “avvicinano potenziali amici alle molteplici espressioni della nostra civiltà”. “Una realtà – così il Presidente Mattarella – che conferma, pur nella consapevolezza della diffusione territorialmente limitata di popolazioni di lingua madre italiana, come l’idioma di Dante, di Leonardo, di Marconi e Fermi, di Toscanini e di Fellini, di Alberto Giacometti, si propone all’estero come espressione veicolare di un patrimonio culturale a vocazione globale”.

La reazione di Ordine e Fnsi

Le riflessioni espresse ieri dal Capo dello Stato hanno trovato immediatamente il pieno accordo del Sindacato e dell’Ordine nazionale dei giornalisti. “Per l’ennesima volta – commentano Federazione nazionale della Stampa italiana e Ordine dei giornalisti – diciamo grazie al Presidente della Repubblica, che ha sentito il bisogno di sottolineare l’importanza di sostenere, anche economicamente, le testate che raccontano l’Italia alle nostre comunità nel mondo. Questa esigenza deriva dallo stesso articolo 21 della Costituzione e dall’obbligo di dare voce alle diversità politiche, sociali, civili, religiose così come previsto dalle leggi sull’editoria”. Inoltre, così ancora Fnsi e Ordine, “qualsiasi ipotesi di abrogazione di ogni forma di sostegno a queste realtà, così come alle testate espressioni di piccole comunità o di orientamenti culturali o religiosi, rappresenta un tentativo di colpire differenze e diversità e di consegnare la libertà d’espressione o ai soliti noti o ai signori della rete, che puntano a sopprimere la funzione critica e il libero esercizio della professione giornalistica”.

Conte: «Saremo sensibili»

Va ricordato che sulla vicenda che interessa direttamente anche il nostro quotidiano era intervenuto nei giorni scorsi, incontrando la stampa estera, anche il premier Giuseppe Conte. Confermando che “la misura preannunciata da Crimi (il sottosegretario con delega all’Informazione e all’Editoria, nda)” sullo stop ai finanziamenti pubblici per l’editoria “rientra nell’ambito delle iniziative programmate”, ha detto che necessita ancora di approfondimenti. “È ancora da mettere a punto con una serie di dettagli”, aveva detto il premier Conte, precisando: “Dovrà essere valutata con attenzione ad esempio, la situazione di chi rappresenta minoranze. Saremo sensibili – ha assicurato – a tutti i diritti costituzionalmente garantiti”.

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