Il diabolico Bonich condannato a 25 anni Assassinò William Klinger a New York

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Il diabolico Bonich condannato a 25 anni Assassinò William Klinger a New York

Ventincinque anni di detenzione, con la possibilità di chiedere la libertà condizionata soltanto a pena scontata. È questa la condanna che è stata comminata ad Alexander Bonich, il 53.enne traduttore, ricercatore e collezionista di armi antiche, di origini fiumane, che il 31 gennaio del 2015 uccise a New York William Klinger, lo storico fiumano che da anni viveva Gradisca d’Isonzo con la moglie Francesca e i due figli.

Si è conclusa così, dunque, dopo tre anni, questa triste vicenda, che ha visti coinvolte nel centro della Grande Mela, e più precisamente all’Astoria Park, nel Queens, due persone nate nel capoluogo quarnerino. Due settimane fa il Procuratore distrettuale del Queens aveva annunciato la sentenza di colpevolezza nei confronti di Bonich per omicidio di secondo grado, che costringerà praticamente l’omicida a trascorrere il resto dei suoi giorni in carcere. Richard A. Brown, nell’annunciare la sentenza aveva sottolineato che l’assassino “è stato ritenuto colpevole di aver sparato, con conseguenze fatali a Klinger, che stava progettando di trasferirsi dall’Italia a New York”.
Durante il processo aveva testimoniato anche la moglie della vittima, Francesca Boscarol Klinger, che era volata a New York, e in aula aveva dichiarato: “I miei figli non hanno più un padre. Devono andare al cimitero per sapere chi fosse”.

«Un assassino dal sangue freddo»

Durante il processo, rivolgendosi all’imputato, il rappresentante dell’Accusa Kenneth Holder ha detto: “Sei semplicemente un assassino che ha agito a sangue freddo. I passi che hai intrapreso per togliere la vita a William sembrano ricalcare ol copione di un film di Netflix. Sei senza dubbio un assassino diabolico. Hai creato la trama, scelto i personaggi e il luogo e hai scritto la sceneggiatura in anticipo. Una sceneggiatura che avrebbe dovuto scagionarti” ha rilevato in aula Holder. “Ma hai lasciato fuori l’ultimo capitolo, la parte che sarebbe stata scritta dentro l’aula di una Corte Suprema della Contea del Queens, dal giudice in nome della Giustizia”.
Prima di emettere la sentenza, l’assistente del Procuratore distrettuale Andrea Medina, aveva posto in evidenza “l’abuso del sogno americano” di Bonich, descrivendo costui come un individuo “pericoloso e subdolo”, chiedendo la massima pena per l’assassino. Il Procuratore distrettuale Richard Brown, invece, ha sottolineato che “l’assassino e la vittima erano amici, ma questo non ha impedito all’imputato di frodare l’uomo per decine di migliaia di dollari per poi sparargli a sangue freddo alle spalle”. È stato un crimine orribile, commesso in pieno giorno in uno dei parchi più famosi del Queens”, aveva aggiunto Brown.
Alexander Bonich, oltre a dover trascorre almeno un quarto di secolo dietro le sbarre, è stato condannato anche a risarcire la famiglia Klinger di 85mila dollari, la somma che l’uomo aveva sottratto allo storico connazionale, promettendogli di acquistare per suo conto un appartamento a New York.

La vicenda

William Klinger, all’epoca 42.enne, cullava infatti il sogno di trasferirsi nella Grande Mela assieme alla moglie Francesca e ai due figli. Per questo motivo si era messo in contatto con Bonich, che aveva conosciuto anni prima e gli aveva promesso di trovargli una casa e un lavoro proprio a New York. Credendogli, lo storico fiumano era volato negli States, con in tasca il denaro per l’acquisto di un appartamento del valore di 85mila dollari, che Bonich gli avrebbe assicurato ad Astoria. Giunto a New Zork e incontrato il suo assassino, Klinger capì che era tutta una bugia. Decise di denunciare il tutto alla Polizia. Lo disse a chiare lettere a Bonich durante l’incontro concordato nel parco Astoria, nel Queens: non appena gli girò le spalle, l’omicida estrasse la pistola e sparò al povero William, colpendolo alla testa. Lo storico fiumano fu ritrovato in fin di vita vicino alla piscina pubblica da una donna che stava pattinando sul ghiaccio con i suoi figli, nel perimetro del parco affacciato sull’East River. Tutti i tentativi di soccorrerlo si rivelarono inutili. Klinger spirò poco dopo all’Elmhurst Hospital.

La Corte non ha avuto dubbi

Il processo nei confronti di Bonich è durato soltanto cinque settimane, mentre la Camera di consiglio soltanto due ore, a dimostrazione che le prove contro l’assassino erano schiaccianti. Infatti, l’uomo è stato ritrovato poco dopo l’omicidio grazie anche alle telecamere di sorveglianza installate nel parco Astoria, che ripresero l’assassino e la vittima passeggiare assieme pochi minuti prima dell’omicidio.

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