I ragazzi delle elementari hanno molte potenzialità

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I ragazzi delle elementari hanno molte potenzialità

ZAGABRIA | “I ragazzi delle elementari ritengono che l’istruzione sia la cosa più importante nella vita, hanno grandi potenzialità e si aspettano molto dalla scuola, ma la questione è quante di queste e dove riusciranno a realizzarle”. Questa la conclusione più importante del progetto di ricerca presentato da Boris Jokić. Spiegando il risultato del progetto “Aspirazioni di studio degli alunni nel periodo di transizione del sistema scolastico elementare: natura, direttrici e cambiamenti (COBRAS)”, Jokić ha rilevato che gli alunni di quarta elementare danno una valutazione molto positiva del futuro della Croazia, mentre invece quelli di settima classe sono critici in materia. Dall’analisi condotta tenendo in considerazione il profitto degli alunni, è scaturito che i ragazzi valutano positivamente il futuro dell’Europa, ma non quello della Croazia. Gli alunni con il profitto migliore sono quelli che hanno espresso le maggiori perplessità per quanto concerne le prospettive della Croazia. “Tra gli alunni con il profitto migliore, oltre la metà crede che tra vent’anni il futuro della Croazia sarà tutt’altro che roseo. Una presa di posizione tanto critica verso il futuro della nazione espressa dai ragazzi significa che sia nell’ambito della scuola, sia nella società, si devono promuovere gli esempi positivi di singoli e organizzazioni, che sono riusciti a emergere grazie alle proprie capacità e al proprio sapere”, ha evidenziato Jokić.

Il progetto di ricerca è durato due anni didattici e ha compreso 28 scuole della capitale, ovvero più di 2.700 alunni, genitori e insegnanti. Lo hanno messo in pratica i ricercatori dell’Istituto per le ricerche sociali di Zagabria con il finanziamento della Fondazione croata delle Scienze (HRZZ). Boris Jokić, a capo del team di ricerca, nel presentare i risultati dello studio ha constatato che i ragazzi delle elementari hanno dimostrato notevoli potenzialità, avvertendo però che esiste il pericolo che tali capacità non vengano realizzate in Croazia.

Una ricerca longitudinale

Il direttore dell’Istituto per le ricerche sociali, Dinka Marinović Jerolimov, nel rilevare la complessità della ricerca ha affermato che lo studio rappresenta il primo tentativo sistematico di ricerca longitudinale del tema in Croazia e in questa parte d’Europa. Infatti, lo studio è composto da ricerche qualitative, indirizzate a un esame profondo delle aspirazioni di studio, attraverso 1.034 interviste realizzate con gli alunni, i genitori e gli insegnanti di cinque scuole elementari. Nelle restanti 23 scuole elementari sono state condotte ricerche quantitative.
“Il risultato principale che ne deriva è che i ragazzi hanno tanto da dire, ma che non vengono interpellati o che non si dà loro ascolto, il che è sbagliato”, ha dichiarato Jokić.Un dato emerso dalla ricerca è che fino all’ottava classe gli alunni sono poco al corrente di cosa si studi nelle scuole medie superiori.

Il sogno del pezzo di carta

Perciò uno degli imperativi è di pensare a programmi di consultazioni a favore dei ragazzi dalla quinta in poi, nonché alla creazione di forme di collaborazione tra le scuole elementari e medie superiori per i ragazzi dalla sesta classe in poi.
Gli alunni sono convinti che una laurea universitaria sia la condizione per poter condurre una bella vita. Serve perciò informarli che ciò è possibile anche con la scuola media superiore, spiegando loro quelle che sono oggigiorno le caratteristiche del mondo del lavoro.

Educazione allo studio

La ricerca ha rilevato che i ragazzi molto presto smettono di adempiere ai propri obblighi, per cui è necessario introdurre l’educazione sistematica allo studio e porre in risalto l’importanza della sua regolarità. Infine, alla presentazione è stato rilevato che serve prestare particolare attenzione all’influenza delle tecnologie digitali sul benessere fisico, sociale e mentale degli alunni, nonché promuovere attivamente diverse forme di lettura.

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