«Ho voglia di tornare a credere nelle persone»

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«Ho voglia di tornare a credere nelle persone»

ZAGABRIA | È attesa per oggi, al Tribunale comunale di Sebenico, la pronuncia della sentenza nei confronti di Tomislav Horvatinčić, imputato di aver provocato l’incidente marittimo dell’agosto del 2011, in cui persero la vita i coniugi Francesco Salpietro e Marinella Patella. Lo yacht di Horvatinčić, lo ricordiamo, si scontrò con la loro barca a vela nei pressi di Capocesto (Primošten), nella Dalmazia centrale. La parte dibattimentale del terzo processo (a seguito dell’annullamento di precedenti sentenze) si era conclusa lo scorso venerdì, 8 marzo, con le arringhe degli avvocati e la requisitoria del procuratore di Stato, Irena Senečić, che ha chiesto al giudice Ivan Jurišić, che Horvatinčić venga riconosciuto colpevole di aver causato l’incidente marittimo nel quale nell’agosto del 2011 persero la vita due cittadini italiani, nonché il ritiro delle patenti per tutti i mezzi a motore intestate a Horvatinčić. Ieri, alla vigilia della lettura della sentenza ci è pervenuta in redazione un’e-mail del figlio delle vittime, Federico Salpietro. “Alle 13 di mercoledi 13 marzo sarà pronunciata l’ennesima sentenza presso il Tribunale di Sebenico, nell’ambito del nuovo processo penale a carico dell’imputato per la morte dei nostri genitori, Tomislav Horvatinčić. Egli risulta ad oggi ancora impunito e per giunta tuttora munito di patente nautica ed automobilistica”, scrive Federico Salpietro e rileva: “La nostra famiglia rispetta il lavoro di chi è preposto a fare chiarezza sull’accaduto. Scrivo dunque oggi (ieri per chi legge, ndr) soltanto perché vorrei cogliere l’occasione per ringraziare ed esprimere solidarietà a tutte le persone (media, legali magistrati) che hanno lavorato in maniera professionale al caso e hanno dimostrato la loro umanità e competenza durante questi interminabili otto anni di vicende legali”. “Sono stati anni molto duri e onestamente, almeno da parte mia – confida Federico Salpietro –, posso dire che sono stati provanti a livello personale. Ho molta voglia di tornare a credere nelle persone.
Ho molta voglia di tornare nei posti dove sono cresciuto, nella mia bella Croazia. Avrei bisogno però di farlo con animo sereno e un segnale positivo che mi faccia capire che, anche se viviamo in un mondo duro e a volte crudele, si può ancora credere nella Giustizia. Ringrazio anche voi e – conclude – il vostro giornale per il supporto”.

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