Furio Radin: «Le pagelle saranno corrette e ristampate»

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Furio Radin: «Le pagelle saranno corrette e ristampate»

FIUME I ragazzi che frequentano le scuole italiane in Croazia hanno subito un torto. Le loro pagelle sono risultate sgrammaticate (tra gli errori riscontrati nei documenti figura l’uso improprio dell’apostrofo). Il vicepresidente del Sabor e deputato della CNI al Parlamento di Zagabria, Furio Radin, ha definito deplorevole quanto avvenuto e ha parlato di un lavoro svolto in modo molto poco professionale. Dopo essere stato messo al corrente su quanto successo dai dirigenti scolastici, si è immediatamente messo all’opera nel tentativo di individuare un rimedio. Ha contattato il Ministero della Scienza e dell’Istruzione per stigmatizzare l’accaduto. Ha discusso della questione assieme al ministro della Scienza e dell’Istruzione, Blaženka Divjak, per la quale l’informazione è arrivata come un fulmine a ciel sereno e che appresa la notizia è rimasta basita.

Ungheresi e serbi
“Ho parlato a lungo con il ministro Divjak. Mi ha detto di essere assolutamente d’accordo sulla necessità di correggere e sostituire le pagelle”, ci ha dichiarato ieri al telefono Furio Radin. Dopo aver parlato con Blaženka Divjak, Radin è stato contattato da un suo collaboratore, Nandor Čapo, responsabile del Settore autonomo per le minoranze nazionali in seno al Ministero della Scienza e dell’Istruzione. “Mi ha svelato che una cosa analoga è accaduta anche agli ungheresi e ai serbi. Ha detto che le pagelle saranno cambiate”, ha notato Radin.

Un grazie ai presidi
Il vicepresidente del Sabor ha ringraziato i presidi delle quattro scuole medie superiori italiane operanti in Croazia (Fiume, Pola, Rovigno e Buie) per averlo informato, come pure Katia Šterle Pincin, direttrice della SEI “Edmondo De Amicis” di Buie, la prima ad averlo interpellato per denunciare l’accaduto. Ha provveduto a mettere in contatto Čapo con la preside della SMSI “Dante Alighieri” di Pola, Debora Radolović, con la quale ha comunicato più assiduamente. “Da quanto mi risulta dovrebbero trovarsi dopo il 20 agosto. Rivedranno insieme le nuove versioni delle pagelle”, ha chiarito Radin. “Intendiamoci – ha sottolineato Radin –, le pagelle non saranno ristampate fino a quando non saranno assolutamente corrette. A ciascun alunno al quale è stata consegnata una pagella compilata in modo scorretto, la medesima sarà sostituita con una scritta correttamente”. Ha annunciato che sia lui sia il ministro Divljak seguiranno l’evolversi della vicenda. Ha assicurato che saranno entrambi pronti a intervenire qualora dovessero verificarsi degli intoppi.
“Faremo il possibile per sostituire le pagelle sgrammaticate prima dell’inizio delle iscrizioni alle Università. Tuttavia, in alcune facoltà, ad esempio in Italia, i ragazzi potrebbero essere costretti a esibire i documenti con gli errori. Questo – ha fatto presente – è importante fino a un certo punto. Il vero senso della pagella è un altro. Si tratta di un documento che ci rimane per tutta la vita. Tutti conserviamo le pagelle e quando le prendiamo in mano le guardiamo con piacere e nostalgia. È per questo motivo che le pagelle devono essere corrette”.
Errori da non ripetere
“Da quanto mi risulta è la prima volta che si è verificato uno sbaglio di questo tipo. In futuro errori di questo genere non devono ripetersi. È necessario che tutti si rimbocchino le maniche”, ha rilevato Radin. “Sono stati fatti degli errori – ha proseguito – e sono stati commessi a più livelli, da quello ministeriale a quello locale e scolastico. Tutti devono stare più attenti”. “Sono troppi i soggetti coinvolti. Dalla Tisak che si occupa della stampa, alla Carnet che prepara il materiale da inviare in tipografia. So che ci sono stati dei contatti tra i presidi e la Carnet. Su certe cose non si sono compresi, ad esempio l’uso dell’apostrofo”, si è lamentato Radin. Infine, il deputato ha chiarito che il ruolo del Ministero è importante, ma che lo è anche quello ricoperto dai presidi, dai capiclasse, dagli organi regionali e dalle consulenti scolastiche per la CNI e la lingua italiana che operano in seno agli uffici competenti.

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