Europee. HDZ grande favorita. Seguono SDP e Barriera Umana

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Europee. HDZ grande favorita. Seguono SDP e Barriera Umana

ZAGABRIA | Scade oggi a mezzanotte, in Croazia, il termine ultimo per la consegna delle liste di candidatura per le elezioni europee. I maggiori partiti comunque non hanno perso tempo e hanno già provveduto a consegnare gli elenchi con i nominativi dei propri candidati. La Coalizione di Amsterdam, di cui è capolista l’esponente della Dieta democratica istriana Valter Flego, lo aveva fatto già venerdì scorso. Ieri è stata la volta dell’Accadizeta del premier Andrej Plenković e del Partito socialdemocratico, principale schieramento dell’opposizione di centrosinistra. Non ci sono sorprese in casa HDZ rispetto ai nomi emersi nei giorni scorsi: il capolista è il consigliere del primo ministro Karlo Ressler. Nella lista ci sono tra gli altri anche due europarlamentari uscenti, tre deputati del Sabor e due presidenti di Regioni. Anche tra i socialdemocratici tutto secondo copione. Il capolista è l’europarlamentare uscente Tonino Picula, mentre tra gli altri candidati da segnalare l’ex ministro dell’Ambiente Mirela Holy, ex dissidente, rientrata tra le file dell’SDP dopo essere stata tra i fondatori dell’Orah. Il leader socialdemocratico Davor Bernardić, come noto, ha preferito non comparire sulla lista di candidatura per il Parlamento europeo.

Gli Indipendenti per la Croazia hanno presentato ieri una lista comune con il Partito croato dei diritti. Il capolista è la leader degli Indipendenti, Bruna Esih, mentre tra i candidati va segnalato il nome dell’ex ministro della Cultura, Zlatko Hasanbegović. Sul fronte liberale di sinistra si presenta per la prima volta all’appuntamento con il giudizio degli elettori lo schieramento Start, guidato dall’ex presidente della Commissione per il conflitto d’interessi, Dalija Orešković. Si sono fatti avanti ieri, tra gli altri, anche i sovranisti croati di Ruža Tomašić, il Partito Bandić Milan 365 – Partito del Lavoro e della Solidarietà (Bandić comunque non è tra i candidati, ma al secondo posto figura Hrvoje Burić, leader della forza politica di Fiume, Bura), i social-liberali, la coalizione formata da Orah e Verdi europei…
Le Europee, a parte la loro intrinseca rilevanza, si configurano anche come un test politico sulle quotazioni attuali dei vari partiti.

Situazione fluida

Tutti i sondaggi finora danno quale grande favorita l’Accadizeta che dovrebbe conquistare cinque o sei seggi. Al secondo posto dovrebbero piazzarsi i Socialdemocratici, convinti di riuscire a ottenere almeno tre europarlamentari. Alle spalle dei due principali schieramenti la situazione appare fluida. Al terzo posto nei sondaggi c’è Barriera Umana con due seggi. La Coalizione di Amsterdam di cui fa parte la Dieta democratica istriana, e il Most sono pure in lizza per ottenere almeno uno o due seggi a Strasburgo. Se qualcuno degli altri schieramenti in lizza riuscisse a ottenere almeno un seggio si tratterebbe sicuramente, visti gli attuali rapporti di forza, di un successo di non poco conto e di un buon trampolino di lancio per il futuro. In quest’ambito sul fronte di centrosinistra è lo Start che potrebbe essere eventualmente la rivelazione delle elezioni europee, mentre sul fronte di destra gli Indipendenti e l’HSP sperano chiaramente di rosicchiare qualche voto al maggiore partito del centrodestra.

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