Caso Dolac. Non erano vermi, ma tarme del cibo

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Caso Dolac. Non erano vermi, ma tarme del cibo

“Non erano vermi, bensì tarme del cibo, che non rappresentano un pericolo per la salute dell’uomo”. Lo afferma Dobrica Rončević dell’Istituo per la salute pubblica di Fiume, dove sono state effettuate le analisi del cibo che lunedì scorso è stato servito ai bambini del doposcuola della Dolac. Si tratta di un organismo non patogeno – ha specificato Rončević –, che si può trovare nella farina, nell’avena, nei fagioli e che se trattato in modo termico non è dannoso per la salute dell’uomo”.

Le accuse della direttrice

Dopo innumerevoli tentativi finalmente siamo riusciti a contattare la direttrice della Dolac, Dunja Kučan Nikolić, che si è ritrovata a dover gestire una patata bollente a poco meno di due mesi dall’assunzione dell’incarico, dopo il pensionamento di Nadia Poropat.

“Facciamo tutto il possibile per rimediare a un enorme danno che ci è stato causato”, ha esordito la Kučan Nikolić, che poi è però passata all’attacco, ma non della Blato 1902 che ha servito i vermi agli alunni, bensì  dei giornalisti. “Non capisco veramente tutto questo accanimento da parte dei mass media. Si tratta di un attacco frontale nei confronti della nostra scuola, che non ha praticamente alcuna colpa nella vicenda“. Frecciatina velenosa  anche ai genitori: “Sono rimasta delusa anche dal fatto che le nostre scuse ai parenti dei bambini che hanno mangiato la minestra formulate in un  comunicato, siano state rese di dominio pubblico“, ha concluso la neodirettrice della Dolac, annunciandoci che in giornata sarà emesso un comunicato stampa “al quale non aggiungerò altro”.

Sospesa la collaborazione con la Blato 1902

Come promesso, il comunicato della scuola Dolac è arrivato puntuale e che riportiamo integralmente: “La scuola sta provvedendo a risolvere l’accaduto dall’inizio con tempestività attenendosi a tutte le regolamentazioni e rispettando il dovuto iter. Si contatta e si collabora con il fondatore e con tutte le istituzioni addette per ottenere delucidazione sull’accaduto. Per il momento la Scuola ha sospeso immediatamente la collaborazione con il fornitore dei pranzi, l’azienda Blato 1902”.

Dijana Nobilo, dell’azienda incriminata, ha espresso grande rammarico per quanto accaduto. “La nostra cucina prepara i pasti attenendosi agli alti standard europei. Da diversi anni forniamo pasti nelle scuole e nelle aziende e non è mai successo qualcosa di simile, perciò il nostro rammarico è ancora maggiore. Siamo consapevoli, comunque, di quanto successo. Sono in corso le analisi dei campioni prelevati dall’Istituto di salute pubblica, come pure quelle dell’Ispettorato sanitario. I risultati dovrebbero essere pronti in giornata e a quel punto forniremo una dichiarazione ufficiale. Nel frattempo esprimiamo tutto il nostro rammarico e le nostre scuse per l’accaduto”, ha dichiarato Dijana Nobilo.

Le parole del capodipartimento cittadino

“Sono molto dispiaciuta che gli alunni della Dolac abbiano avuto questa brutta esperienza. Senz’altro si tratta di un episodio che non ha giustificazioni, ma è importante sottolineare che i risultati preliminari delle analisi del cibo, effettuate nei laboratori dell’Istituto di salute pubblica, hanno dimostrato che non sono presenti tracce di organismi patogeni e quindi pericolosi per la salute. Nell’anno scolastico in corso l’Istituto di salute ha effettuato per due volte controlli sui valori energetico-nutrizionali dei pasti nella Dolac e i risultati erano stati soddisfacenti. Regolari controlli vengono effettuati anche per quanto riguarda il rispetto dei criteri microbiologici. “La Città si impegna in maniera constante per migliorare la qualità dell’alimentazione nelle scuole elementari cittadine. Purtroppo, nonostante l’impegno e le misure di sicurezza intraprese, è successo questo sgradevole incidente. Attualmente stiamo facendo tutto il necessario affinché non venga a ripetersi”, si legge nel comunicato”.

Il parere del medico: «Nessun pericolo»

Abbiamo contattato il connazionale dott. Leonardo Bressan per capire se l’incidente successo alla Dolac potrebbe effettivamente avere delle conseguenze negative sulla salute dei ragazzi che hanno mangiato la minestra. “Un pericolo reale potrebbe verificarsi nel caso in cui il cibo sia stato infestato nel trasporto tra la cucina, nella quale è stato preparato, e la scuola. Altrimenti credo che i ragazzi non dovrebbero accusare problemi di salute. Se i vermi sono stati trattati termicamente, o più semplicemente cucinati, non dovrebbero insorgere problemi. I ragazzi possono avere vomitato e accusato mal di pancia probabilmente per il disgusto provato quando hanno capito di che cosa si trattasse. Sono bambini piccoli, che si sono impressionati e hanno reagito accusando un malessere. Comunque, sarà fondamentale attendere i risultati delle analisi dei campioni di cibo e naturalmente del tipo di vermi trovati nei piatti per escludere qualsiasi dubbio”, ha dichiarato il dott. Bressan.

Gelsi e San Nicolò, nessuna conseguenza

Nessuna brutta sorpresa, per fortuna, alla elementari italiane Gelsi e alla San Nicolò anche se il fornitore dei pasti è lo stesso e di conseguenza il menù giornaliero è identico a quello della Dolac. Ce lo hanno confermato rispettivamente la segretaria Gioia Baričević e la direttrice Iva Bradaschia Kožul. “Abbiamo oltre 100 bambini che pranzano al doposcuola e lunedì nessuno di loro, e nemmeno gli insegnanti che erano presenti durante il pranzo, hanno notato qualcosa di strano nei pasti. Spero si tratti di un caso isolato”, ci ha detto Gioia Baričević. “Posso soltanto confermare che non abbiamo avuto alcuna lamentela da parte dei bambini per quanto riguarda la minestra di lunedì o di eventuali presenze di vermi nella stessa”, ci ha invece dichiarato la direttrice della San Nicolò, Iva Bradaschia Kožul. La scuola Belvedere invece si affida a un altro fornitore.

La vicenda

Ricorderemo che la spiacevole vicenda è datata lunedì scorso quando gli alunni del doposcuola della Dolac hanno notato alcuni animaletti nella minestra.  Quando gli addetti alla cucina dell’istituto si sono accorti di quelle che poi sono state riconosciute come tarme del cibo, che galleggiavano e si muovevano nei piatti degli alunni, è stato subito dato l’allarme, ma per alcuni fanciulli era già troppo tardi: avevano già consumato il pasto…

La Dolac aveva ammesso lo spiacevole incidente in una nota consegnata ai genitori: “Nella minestra di fagioli e orzo con carne sono stati trovati degli animaletti. Abbiamo subito reagito e chiamato l’Istituto per la salute pubblica, i cui funzionari si sono subito precipitati a scuola”. Secondo l’istituto la colpa va attribuita all’azienda fornitrice dei pasti, ossia alla Blato 1902 d.d., che “abbiamo subito informato e a cui abbiamo espresso la nostra insoddisfazione per il servizio che ci hanno reso. La Blato ci ha chiesto scusa e promesso di risarcire i danni, anche se è molto difficile quantificarli dato che alcuni nostri alunni hanno vissuto un’esperienza orribile”. La Dolac aveva concluso il suo primo comunicato chiedendo scusa ai genitori e ai bambini.

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