«Bruciati» 70 milioni di euro?

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«Bruciati» 70 milioni di euro?

ZAGABRIA | La crisi del Gruppo Uljanik rischia di costare cara ai contribuenti croati. Il ministro delle Finanze, Zdravko Marić, ha ammesso ieri che esiste realmente la possibilità che le garanzie statali concesse alla società navalmeccanica polese siano attivate. Ha chiarito che in tal caso il danno per le casse dello Stato potrebbe ammontare a quasi 70 milioni di euro. “Vista la scissione dei contratti attinenti alla costruzione di quattro navi, oltre ai 30 milioni di euro legati alle cosiddette malleverie, bisogna tenere conto anche delle garanzie vincolate ai prestiti ai quali si è ricorso per finanziare la realizzazione delle medesime”, ha osservato Marić.

Il titolare del dicastero delle Finanze ha puntualizzato che le garanzie statali in linea di principio non prevedono dei vincoli particolari. In altre parole, una volta che i criteri per la loro attivazione sono soddisfatti, i creditori possono avvalersene. Marić ha spiegato che ora sarà necessario instaurare un dialogo con gli armatori e con gli istituti di credito per definire i passi da compiere. “Nella mia veste di ministro delle Finanze – ha proseguito – attenendomi ai criteri dell’amministrazione responsabile delle finanze pubbliche e della politica di bilancio, devo considerare anche lo scenario più nefasto. Devo tenere in considerazione la possibilità che le garanzie saranno attivate per intero”.
Marić non si è espresso sul destino del Gruppo Uljanik, non ha svelato se si stia pensando all’apertura di una procedura fallimentare o alla possibilità di ricorrere a un patteggiamento prefallimentare. Ha ricordato che per anni il governo non ha seguito i cantieri navali in modo diretto. Ha fatto presente che l’incarico di curare gli interessi del Gruppo Uljanik spettava alla sua dirigenza. Di conseguenza, i Banski dvori non dispongono in questo momento di una ricetta miracolosa per rimediare seduta stante alla situazione che si è venuta a creare. “Ci stiamo dedicando della questione, ma la situazione non è semplice”, ha rilevato Marić.

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