Bilinguismo. «In Istria va arginata la lenta deriva»

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Bilinguismo. «In Istria va arginata la lenta deriva»

ROVIGNO | Per la prima volta, forse, nella storia, tutti coloro che in Istria si preoccupano dell’applicazione del bilinguismo, si incontreranno in una sede per discutere di tale questione. Il Consiglio della minoranza italiana autoctona della Regione istriana, infatti, durante la sua nona seduta ha deciso di convocare una riunione congiunta con i nostri rappresentanti a livello regionale, comunale e cittadino che ricoprono cariche istituzionali importanti quali quelle di sindaco o vicesindaco, quindi vicepresidente a livello regionale, nonché con i presidenti delle Comunità degli Italiani, con i presidenti e i rappresentanti dei Consigli della minoranza italiana delle Città e dei Comuni, nonché con i rappresentanti dell’Unione italiana e con il deputato della CNI al Sabor.

L’incontro – presentato ieri in conferenza stampa alla CI “Pino Budicin” di Rovigno dal presidente del Consiglio, Gianclaudio Pellizzer, e dalla responsabile del settore cultura, Gianfranca Šuran –, si terrà la settimana prossima, il 24 ottobre, nella sede della Comunità degli Italiani di Parenzo, con inizio alle ore 18.

Seguire la buona prassi

I rappresentanti del Consiglio hanno messo in evidenza la problematica dell’applicazione del bilinguismo, sia visivo che parlato, a tutti i livelli, vista la tendenza negativa alla quale stiamo assistendo. Onde farvi fronte, il Consiglio della minoranza italiana autoctona della Regione istriana ha redatto un “Decreto sul bilinguismo” – seguendo il modello e la buona prassi di quello di Capodistria – che ha lo scopo di mettere in opera nel dettaglio gli articoli degli Statuti bilingui, con relativo controllo, al fine di arginare una deriva lenta, ma costante dell’applicazione del bilinguismo stesso. “Qualsiasi iniziativa avente lo stesso fine verrà apprezzata e assieme valutata”, ha messo in risalto Pellizzer, sottolineando anche che l’intento dell’incontro, è quello di presentare e consentire alle Città e ai Comuni in cui esiste la volontà politica, di mettere a votazione tale Decreto.
In quest’occasione verrà consegnato a tutti i partecipanti il libro “La Comunità nazionale italiana negli statuti delle Città e dei Comuni bilingui della Regione istriana”, curato da Silvano Zilli ed edito dal Centro di ricerche storiche di Rovigno, nel quale, oltre a raccogliere tutte le leggi inerenti alla CNI, vengono presentati uno a uno gli articoli che ci riguardano, per ogni Statuto, facendo un raffronto tra gli Statuti stessi, in modo da poter redigere un documento modello che vuole trattare la materia allo stesso modo in tutti gli Statuti delle Città e dei Comuni bilingui della Regione istriana.

Regolamento sui libri di testo

“Siamo consapevoli – ha continuato Pellizzer – che solo con un’azione sinergica, programmata e coordinata tra tutte le cariche istituzionali preposte, potremo intraprendere una strada condivisa, con la speranza di invertire questa tendenza ormai preoccupante di inerzia e di degrado nel campo del bilinguismo. Non è assolutamente nostra intenzione creare animosità di alcun genere, bensì contribuire a far sì che vengano applicate le disposizioni già presenti in gran parte degli Statuti”.
E siccome il cambiamento si raggiunge partendo da sé stessi, a fungere da esempio su come far valere i diritti minoritari operando a livello politico è stata la partecipazione del Consiglio al Dibattito pubblico sul Regolamento nazionale inerente ai libri di testo e ai materiali didattici per le scuole elementari e le scuole medie superiori. “Abbiamo suggerito – ha spiegato Gianfranca Šuran – di inserire un’eccezione per i libri di testo utilizzati nelle scuole italiane e importati dalla Nazione madre, i quali non possono, di conseguenza, corrispondere alle condizioni dettate dalla nuova legge, come per esempio il peso o il formato nel quale vengono stampati. Abbiamo proposto, quindi la promulgazione di una procedura a parte per poterli inserire“. Proposta, quest’ultima, che è stata accolta stando al resoconto del dibattito pubblico in base al quale l’articolo 11 del Regolamento verrà modificato.

Serata in ricordo di Vlado Benussi

I rappresentanti del Consiglio della minoranza italiana autoctona della Regione istriana hanno annunciato nel corso della conferenza stampa anche la serata dedicata al grande Vlado Benussi, in occasione della 18ª Settimana della lingua italiana nel mondo. Si intitola “Nella rete, tra musica e parole”, perché incorporerà, appunto, tutta una rete di opere, persone e affetti, presentando un excursus di tutta la vastissima attività compiuta in vita da uno dei massimi cultori della tradizione rovignese e dei suoi molteplici aspetti. Lo spettacolo artistico culturale andrà in scena così domani alle ore 19 nella sala Adris (ex Casa del lavoratore) e sarà articolato in tre blocchi che vedranno l’esibizione dei giovani e dei giovanissimi, seguiti dai liberi professionisti e dai colleghi di Vlado Benussi, nonché da un terzo blocco che vedrà salire sul palco in qualità di ospite d’eccezione il Coro misto dell’Accademia di musica dell’Università “Juraj Dobrila” di Pola che eseguirà due bitinade su testo di Vlado Benussi, musicate dal Mº Massimo Brajković.
I rappresentanti del Consiglio hanno colto l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno accettato di aderire alla serata, provenienti, oltre che da Rovigno, anche da Verteneglio, Fiume e Pola.

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