Accolta la mozione su Norma Cossetto

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Accolta la mozione su Norma Cossetto

GORIZIA | Oggi 5 ottobre ricorre il 75° anniversario del martirio di Norma Cossetto, la studentessa istriana di 23 anni seviziata e stuprata da partigiani jugoslavi dopo essere stata legata a un tavolo, nei giorni precedenti la morte, per essere barbaramente uccisa appunto il 5 ottobre 1943 presso la foiba di Villa Surani, ad Antignana, dove fu nuovamente stuprata dai suoi aguzzini prima di essere gettata nella cavità carsica. Claudio Giacomelli, Alessandro Basso (FdI/An) e Piero Camber (FI), a cui si è aggiunta la firma di Antonio Lippolis (Lega), hanno portato la sua commemorazione all’attenzione del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia attraverso una mozione che, alla fine di un dibattito durato un’ora sui distinguo personali, ha visto comunque l’Aula accoglierla unanimemente.

Cerimonia oggi a Gorizia

Nel 75° anniversario della morte di Norma Cossetto, l’ANVGD (Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia) di Gorizia, in collaborazione con la Lega Nazionale di Gorizia, le dedicherà una breve cerimonia oggi alle ore 17 per ricordare la sua figura e deporrà un omaggio floreale tra via del Carso e la salita Norma Cossetto, all’altezza di Via del Pasubio, nel quartiere della Campagnuzza. Il Comune, si rileva in una nota diramata da Maria Grazia Ziberna, presidente del Comitato provinciale di Gorizia dell’ANVGD, sarà presente alla commemorazione in forma solenne con il sindaco Rodolfo Ziberna con fascia tricolore.
Norma Cossetto originaria di Santa Domenica di Visinada, cittadina poco lontano da Parenzo – si sottolinea sempre nella nota – apparteneva a una famiglia di possidenti. A partire dai 10 anni di età frequentò le scuole a Gorizia, dove nel 1939 ottenne la maturità al Liceo Classico. Iscrittasi poi alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Padova, stava per laurearsi quando ancora giovanissima ottenne vari incarichi come supplente, ma alla fine di settembre del 1943 venne prelevata da casa, torturata, violentata e gettata tra il 4 e il 5 ottobre 1943 nella foiba di Villa Surani. La sua salma venne estratta dalla foiba dopo 2 mesi, il 10 dicembre, insieme a quelle di altre vittime, dai Vigili del fuoco di Pola, comandati dal maresciallo Arnaldo Harzarich. La testimonianza di Harzarich venne raccolta, tra gli altri, anche da Giuseppe Command, all’epoca giovanissimo ausiliario dei Vigili del fuoco, oggi quasi centenario, ultimo testimone oculare tra gli uomini che videro risalire a grappoli i corpi dalle profondità delle foibe, insignito nel febbraio di quest’anno dell’onorificenza di Commendatore al merito della Repubblica dal Presidente Mattarella.
Nel 1949 l’allora rettore dell’Università di Padova, Concetto Marchesi, e il consiglio della Facoltà di Lettere e Filosofia, le conferirono la laurea ad honorem, e nel 2005 le venne conferita la Medaglia d’oro al merito civile alla memoria dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, con la seguente motivazione: “Giovane studentessa istriana, catturata e imprigionata dai partigiani slavi, veniva lungamente seviziata e violentata dai suoi carcerieri e poi barbaramente gettata in una foiba. Luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio”.

Convegno a Trieste

Sempre in occasione del 75º anniversario della morte di Norma Cossetto, il gruppo di Fratelli d’Italia/An nel Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia ha organizzato “Ricordando Norma Cossetto”, convegno in programma sempre oggi nella sala Tiziano Tessitori a Trieste. La conferenza sarà introdotta dal presidente del Gruppo di FdI/An, Claudio Giacomelli.
A raccontare la storia di Norma Cossetto interverranno Paolo Sardos Albertini, presidente della Lega nazionale di Trieste; Emanuele Merlino, vicepresidente nazionale del Comitato 10 febbraio e Andrea Vezzà, ricercatore della Lega nazionale di Trieste.
“È di fondamentale importanza – fa presente Claudio Giacomelli – ricordare la tragica morte della giovane istriana. Una storia che racconta i drammi subiti dalla nostra gente, la cui sola colpa era quella di essere italiani. L’importanza di commemorare Norma Cossetto – sostiene il consigliere di FdI/An – assume ancor più valore di fronte alla Medaglia d’oro al merito civile alla memoria, conferita alla giovane nel 2005 dall’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi”. Claudio Giacomelli ha inoltre definito essenziale il fatto che i giovani vengano a conoscenza di storie come queste, spesso dimenticate dai libri di storia.
A tal proposito il capogruppo ha ribadito l’intento di far conoscere questa storia agli studenti della Regione Friuli Venezia Giulia attraverso la proiezione del film Red Land – Rosso Istria.

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