Italia-Croazia: 81 milioni di euro per 11 progetti

Cooperazione transfrontaliera: ok a iniziative strategiche per il periodo 2014-2020. L’obiettivo è valorizzare il territorio costiero, favorendo l’economia e migliorando qualità dell’ambiente delle due aree e dell’Adriatico

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Italia-Croazia: 81 milioni di euro per 11 progetti

Per un valore complessivo di oltre 81 milioni di euro, sono undici in tutto i progetti strategici finanziati dal Programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Croazia 2014-2020. A darne notizia è la Regione Veneto, che ha spiegato come l’obiettivo è valorizzare il territorio costiero italiano e croato, favorendo lo sviluppo economico e migliorando la qualità dell’ambiente delle due aree e del mare sul quale si affacciano. “Con l’approvazione di questi progetti – spiega l’assessore regionale alla programmazione Fondi Ue, Federico Caner –, si completa l’allocazione delle risorse stanziate dalla Commissione europea a beneficio del Programma Italia-Croazia e si dà il via ad una nuova tornata di finanziamenti della cooperazione che per il Veneto e per l’intera area inclusa nel Programma rappresenta una formidabile opportunità sia per i soggetti pubblici che privati, particolarmente utile in questo decisivo periodo di rilancio della nostra economia dopo la gravissima crisi causata dalla pandemia”.
Il Comitato di Sorveglianza del Programma ha approvato le graduatorie definitive riferite agli 11 temi strategici messi a bando, per un importo complessivo che, come già rilevato, supera 81 milioni di euro, di cui oltre 69 milioni di cofinanziamento a carico del Fondo europeo per lo sviluppo regionale (Fesr) e 12,9 milioni assicurati dal Fondo di rotazione e dagli stessi beneficiari. I progetti sono: 1 a sostegno dell’innovazione e crescita blu; 3 a sostegno della sicurezza e resilienza (adattamento ai cambiamenti climatici; rischio di alluvione; fuoriuscite di petrolio e altri pericoli, incendi e terremoti); 4 a sostegno dell’ambiente e del patrimonio culturale (turismo costiero e dell’entroterra; ambiente marino; pesca e acquacoltura; rifiuti marini); 3 a sostegno del trasporto marittimo e costiero sostenibile (trasporto marittimo; mobilità dei passeggeri; servizi nautici).
Nella fattispecie, delle 13 proposte presentate entro il 26 novembre 2019, hanno ricevuto disco verde (in parentesi, il Paese capofila): “InnovaMare” (Camera di commercio della Croazia), che intende promuovere l’innovazione a livello transfrontaliero specialmente nel campo della robotica sottomarina e dei sensori; “Adriaclim” (Agenzia regionale per la prevenzione l’ambiente e l’energia dell’Emilia-Romagna), che si propone di migliorare la resilienza climatica, aumentando la capacità di sviluppare nuovi piani di adattamento, nuove strategie di mitigazione basate su dati più precisi, più accurati e più affidabili; “Stream” (Agenzia per lo sviluppo della Contea di Zara – “Zadra Nova”), che ha come obiettivo migliorare il monitoraggio dei rischi e aumentare la capacità di gestione nonché di reazione dei policy maker alle catastrofi alluvionali creando e sviluppando mappe del rischio alluvione; “Take it Slow” (Regione di Ragusa e della Narenta), che si prefigge di aumentare la prosperità e la crescita sostenibile delle isole del Mediterraneo, delle aree costiere e interne stimolando la collaborazione transfrontaliera a realizzare cambiamenti tangibili nella gestione delle destinazioni; “Cascade” (Regione Puglia), che vuole aumentare le conoscenze marine attraverso il consolidamento degli strumenti di monitoraggio delle acque interne e marine a supporto della protezione degli ecosistemi; “Argos” (Regione autonoma Friuli Venezia Giulia), che intende promuovere e applicare un sistema integrato comune per la protezione delle risorse marine; “Marless” (Agenzia regionale per la prevenzione e protezione ambientale del Veneto), per attuare interventi concreti e congiunti per affrontare il fenomeno dei rifiuti marini; “SuSPort “(Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico orientale) che punta a migliorare la sostenibilità ambientale e l’efficienza energetica dei porti; “Mimosa” (Segretariato esecutivo dell’Iniziativa Centro-europea, Regione FVG) che vuole raggiungere l’uso di una mobilità sostenibile, migliorando le connessioni multimodali attraverso l’utilizzo di mezzi di trasporto eco-friendly a bassa emissione di carbonio e stimolando il cambiamento nei comportamenti dei viaggiatori; “Framesport” (Corila – consorzio per il coordinamento delle ricerche inerenti al sistema lagunare di Venezia), per il miglioramento omogeneo dei piccoli porti dell’Adriatico, rafforzando il loro ruolo di motori per la crescita sostenibile delle aree costiere; e “Firespill”(Istituto pubblico “Rera” per il coordinamento e lo sviluppo della Contea della Dalmazia), che guarda alla realizzazione di una sinergia nella gestione delle emergenze riferite ad eventi sismici, incendi e spargimenti di petrolio in ambienti marini. L’Autorità di gestione, ossia la Regione del Veneto – Unità Organizzativa Italia-Croazia, per contribuire a far fronte agli effetti causati dalla crisi sanitaria, sta raccogliendo attraverso i capofila proposte per riorientare parte della spesa non ancora realizzata al fine di attivare azioni specifiche in determinati settori quali la protezione civile e il turismo, entrambi molto presenti nei progetti.
Con una superficie di oltre 85.500 chilometri quadrati e una popolazione di circa 12,4 milioni di abitanti, l’area così fortemente caratterizzata dal mare Adriatico e dal correlato confine marittimo, fa di Italia-Croazia un Programma transfrontaliero marittimo. Gli assi specifici sono: migliorare le condizioni per l’innovazione nell’economia blu; migliorare il monitoraggio dei cambiamenti climatici e la pianificazione delle misure di adattamento per affrontare gli effetti specifici, e aumentare la sicurezza da calamità naturali e artificiali; fare del patrimonio culturale e naturale una leva per uno sviluppo territoriale sostenibile e più equilibrato, ma anche contribuire a proteggere e ripristinare le biodiversità delle zone marittime e costiere mediante l’uso di tecnologie e approcci sostenibili e innovativi; nei trasporti, migliorare la qualità, la sicurezza e la sostenibilità ambientale dei servizi e dei nodi marini e costieri promuovendo la multi-modalità. Il programma Italia-Croazia, approvato dalla Commissione europea il 15 dicembre 2015, ha una disponibilità finanziaria di 236.890.847 euro, di cui 201.357.220 provenienti dal Fesr. Per quanto riguarda la Croazia, coinvolge le Regioni Istriana, Litoraneo-montana, di Karlovac, della Lika e Segna, di Zara, di Sebenico e Knin, di Spalato e Dalmazia, di Ragusa/Dubrovnik e della Narenta; mentre in Italia include le Province di Trieste, Gorizia, Udine, Pordenone, Venezia, Padova, Rovigo, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini, Pesaro e Urbino, Ancona, Macerata, Fermo, Ascoli Piceno, Teramo, Pescara, Chieti, Campobasso, Foggia, Barletta-Andria-Trani, Bari, Brindisi e Lecce.

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