Per i fiumani sarà un agosto di fuoco

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Per i fiumani sarà un agosto di fuoco

In attesa del nullaosta da parte del Rijeka, che a Rujevica ritengono una formalità malgrado alcuni problemi di…soldi, Filip Bradarić ha fatto tappa a Spalato prima di approdare a Cagliari. Ieri ci ha confessato che la Serie A era il suo sogno, in quanto il più bel campionato del mondo. Un torneo che, complice l’arrivo di Vrsaljko all’Inter, attualmente vede impegnati ben nove nazionali croati presenti ai Mondiali di Russia. Bradarić ha detto inoltre che è stato Badelj a fargli sciogliere gli ultimi dubbi. Darijo Srna, ex capitano della Croazia e futuro compagno di squadra in Sardegna, ha ovviamente insistito sull’arrivo di Filip con un lavoro diplomatico. L’allenatore Rolando Maran vede Bradarić regista davanti alla difesa nel 4-1-3-2. Per il Rijeka lo spalatino è ormai soltanto un bel ricordo, e lo stesso vale per il giocatore, che può ringraziare il tecnico Matjaž Kek, che dall’anonimato all’Hajduk lo ha portato in nazionale e al raggiungimento di un contratto stellare. Ci ha guadagnato, ovviamente, pure il Rijeka. Tutti contenti, anche se il presidente Damir Mišković ha ieri sottolineato che con Bradarić chiude la sua partecipazione in prima persona nei discorsi di mercato. Non ne vuole più sapere. Piena fiducia a Srećko Juričić e Ivan Mance, rispettivamente direttore sportivo e vicedirettore sportivo, nonché al vicepresidente Dean Šćulac e al direttore generale Luka Ivančić. Sarà questo quartetto a decidere in futuro tutto riguardo al mercato in uscita e in entrata. Decisamente qualcosa puzza di marcio nella spartizione dei…meriti sul trasferimento di Bradarić.
Il Rijeka, comunque, è partito con il piede giusto, aprendo la stagione con una secca vittoria con il Gorica. Un 2-0 che rappresenta il più classico dei KO nel calcio. Giocando quanto bastava e segnando due gol stupendi. Pavičić ha confermato subito di essere un gioiello e un artista del calcio, abbinando fantasia e intelligenza. Pavelić, nome nuovo sulla fascia destra, è un rinforzo a tutti gli effetti. Tanta corsa e una stangata per il colpo definitivo agli ospiti. Il loro bunker è saltato in appena sette minuti.
Pavelić e Čanađija, ritornato dal prestito all’Olimpija, sono due nuove pedine, in attesa di vedere all’opera il centrocampista Lončar. Mamić, terzino sinistro, è finito invece in tribuna. C’è dunque ressa per i posti a disposizione in panchina! A conferma che il Rijeka ha una squadra ben amalgamata e pronta a lottare per il titolo. Non piace a Kek questo ritornello, ma è la realtà. Lui sostiene che la squadra si stia appena formando. Rispetto alla primavera, quando il Rijeka dominava la scena, mancano soltanto Bradarić e Leovac.
Per i fiumani venerdì contro l’Inter inizia un agosto di fuoco. Il mese della verità. Se riescono a superare il terzo turno di qualificazione di Europa League, in agosto saranno in campo ben otto volte! Quattro in campionato e altrettante in Europa. Per poi iniziare settembre con la trasferta al Maksimir, ospiti della Dinamo. Una volta chiuso questo ciclo infernale, la situazione in merito alle possibilità di questo nuovo (o vecchio) Rijeka del maestro Matjaž Kek sarà molto più chiara.

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