Il prossimo anno ricorrerà un decennio dalla tragica scomparsa del basket fiumano. Il Kvarner, la gloriosa società quarnerina, ha cessato di respirare travolto da debiti, mentre allo stesso tempo i dirigenti incapaci fuggivano come topi dalla nave che affondava. Dalla fusione di Torpedo e Jadran nacque così il Kvarner 2010, che sembrava essere sulla buona strada… Alcune final four di Coppa Croazia, tanto entusiasmo e grandi progetti. Tutto però finito molto presto. Il Kvarner 2010 è agonizzante, travolto anche lui dai debiti. Senza presidente e dirigenti, senza nemmeno il medico sociale. Oltre settant’anni di storia cancellati da dirigenti incapaci, guidati da interessi personali…
Il basket fumano è però rifiorito in periferia. Ha fatto, infatti, eco in tutta la Croazia la vittoria dello Škrljevo (62-61) nella seconda partita dei quarti di finale dei play-off della Premier League a spese dello Cibona! Oggi a Zagabria il terzo capitolo: lo Cibona, due volte campione d’Europa, parte con i favori del pronostico, ma anche con il peso psicologico rappresentato dall’imperativo di dover vincere. Raggiungere la semifinale, dove ci sono già Cedevita, Zadar e Split, è un imperativo per gli zagabresi. Lo Škrljevo ha già fatto la propria parte e oggi cercherà di vendere cara la propria pelle. Ha un campo di basket all’aperto a Buccari e le proprie partite casalinghe le gioca nel palazzetto dello sport di Mavrinci, nel comune di Čavle. È stato Aramis Naglić, attualmente sulla panchina dello Zadar e da giocatore medaglia d’argento ai Giochi olimpici di Barcellona nel 1992, a portare lo Škrljevo in Prima Lega tre anni fa. Damir Rajković, l’attuale allenatore che ha disegnato la storica vittoria sul Cibona, è anche selezionatore della nazionale Under 20. Jasmin Perković, 37 anni, è il pivot che nel finale di partita, proprio agli sgoccioli, ha decretato il punteggio finale con una stoppata perfetta. L’altro uomo guida è l’esperto Siniša Štemberger. Entrambi sono figli del Kvarner: orfani, ma felici allo Škrljevo.
Fondato nel 1973, il club partecipava a tornei minori. Giocava sui campi di periferia, fino all’estinzione nel 1990. Risuscitato nel 2004, è cresciuto in fretta, fino a battere lo Cibona. Lo sorso anno aveva preso le misure allo Cedevita. Vice Sep (cugino del noto pugile Hrvoje Sep), 40 anni, è il presidente. Lui è proprietario di due asili, mentre gli altri dirigenti sono impegnati nei settori spedizione, marineria, ecc. Li unisce l’entusiasmo e l’amore per il basket. La vittoria sullo Cibona è ancora più sensazionale se pensiamo che il budget della società è di 1.250.000 kune! Sì, proprio così. Nella squadra hanno investito 900.000 kune. La metà del bilancio lo finanzia la Città di Buccari. Si gioca al risparmio e si viaggia con due mini bus invece che in pullman. Numerosi gli sponsor minori, da alcune migliaia di kune a una ventina. Una società modello, a dimostrare che con un budget da terza divisione calcistica si possono fare miracoli. Perché, in fin dei conti, battere lo Cibona per Škrljevo è un… miracolo!
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