La nazionale è la gioia del calcio a Rovigno

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La nazionale è la gioia del calcio a Rovigno

In attesa dell’arrivo della stella Luka Modrić e di Mateo Kovačić, campioni d’Europa con il Real Madrid, nonché di Dejan Lovren, sconfitto con il Liverpool nella finale di Kiev, Rovigno si gode la nazionale di calcio croata.
Rovigno, turismo e calcio. Tempi passati… Cercando dove si trova attualmente il Rovigno, l’ho scovato nell’Interregionale, sconfitto in casa nella 29ª giornata, dodicesimo in classifica. Nei fondali.
Recentemente, ricordo bene, fu demolito (14-0!) a Grobnico dalla squadra campione.
Al Valbruna una volta si giocava un calcio importante, i “gialli” erano una delle squadre più importanti della Seconda lega jugoslava. Anni Settanta dello scorso secolo. Quando il presidente era Milan Iskra, mentre in panchina c’era il leggendario Aldo Drosina. Sul mitico tetto del Valbruna, sopra gli spogliatoi, stipati come in una scatola di sardine, c’era più gente che, probabilmente, in tutto il campionato Interregionale appena conclusosi.
Il Cittanova è retrocesso dalla Seconda Lega croata: era l’unica rappresentante di ben tre Regioni, quella istriana, litoraneo-montana, e di Segna e della Lika. Speriamo che la prossima stagione non sia l’Istra 1961 l’unica rappresentante…
I polesi stasera giocano in casa la prima partita dello spareggio salvezza con il Varaždin per prolungare la permanenza nella massima divisione. Dire che il calcio di qualità sia in crisi dalle nostre parti è un eufemismo. Tra problemi finanziari e strutturali, nessuno vuole fare il grande salto ed entrare nella seconda divisine, un torneo dove giocano le seconde file di Dinamo e Hajduk, ma il Rijeka non vuole sentirne. Anni fa sciolse la seconda squadra, scartando poi l’idea del prestito di giocatori all’Opatija.
Rovigno si gode la nazionale di calcio croata che si prepara per i Mondiali in Russia. Dall’Istria raggiungerà Livepool per l’amichevole di domenica con il Brasile, che con Germania, Argentina e Spagna è tra le favorite per la conquista del titolo dopo il buco nell’acqua di quattro anni fa. Derisi e umiliati in casa…
La Croazia di Luka Modrić cercherà di far dimenticare la gloriosa squadra di Miroslav Ćiro Blažević e capitan Zvone Boban di vent’anni fa, cercando di fare meglio. Tutta la Croazia è in preda all’euforia, convinta che sia giunto il momento di ottenere un risultato storico. L’ultima chance di questa generazione. Nigeria, Argentina e Islanda le prime tre avversarie: bisogna passare il gruppo, ma nessuno ha dubbi… Sembra di essere in Francia, all’Europeo di due anni fa, quando tutti erano convinti che nessuno potesse fermare quella Croazia. Anche grazie al calendario favorevole. Conti fatti senza l’oste, il Portogallo. Negli ottavi, la Croazia di Ante Čačić sbagliò tutto. Tattica e uomini.
In Russia la Croazia, avendo giocatori che arrivano da Spagna, Italia, Inghilterra, Germania, potrebbe essere la classica mina vagante. Bisogna andare coi piedi di piombo. Non volare con le ali di Icaro verso il sole di Russia. Gli uomini ci sono. Ci sarà anche la squadra?
Da non dimenticare che Messi con l’Argentina non ha vinto niente, né Mondiale né Coppa America…

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