I volontari sono il cuore pulsante di Fiume

La mostra dedicata ai cittadini che hanno speso il loro tempo libero per dare una mano allo svolgimento del progetto Fiume Capitale europea della Cultura rimarrà in visione fino al 26 aprile

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I volontari sono il cuore pulsante di Fiume

Siamo ormai a meno di dieci giorni dalla conclusione in grande stile del progetto di Fiume Capitale europea della Cultura 2020, un programma complesso che ha riplasmato non soltanto la vita culturale, ma anche l’aspetto della nostra città. Tutto ciò che è avvenuto a Fiume negli ultimi tre anni (se prendiamo in considerazione anche il periodo di preparazione) non sarebbe stato possibile senza l’impegno di una grande squadra di volontari, che hanno messo a disposizione degli organizzatori il proprio tempo e il proprio entusiasmo. Per ricordare, dunque, i cittadini che altruisticamente hanno sostenuto senza retribuzione il progetto CEC, su quello che ormai è diventato un punto espositivo fisso, ovvero i pannelli sul Corso, sono state esposte alcune immagini che ricordano i momenti più importanti degli ultimi anni. La mostra intitolata “Volontari – il cuore della capitale” è stata inaugurata ieri e rimarrà in visione fino al 26 aprile.

 

 

Una squadra affiatata
All’apertura si è rivolta ai presenti Asja Brusić, responsabile del programma di volontariato di Fiume CEC 2020, nonché vincitrice del premio nazionale per il miglior coordinatore di volontari nel 2020. “Il titolo di questa mostra riflette pienamente il mio parere in fatto di volontariato – ha dichiarato Brusić -, ovvero reputo che i volontari siano veramente il cuore di un’organizzazione. In tre anni, ossia dal 2018 al 2020, 432 volontari ci hanno donato 8.500 ore del loro tempo libero. Soltanto nel 2020 sono stati ben 363 i volontari attivi, per un totale di 5mila ore di lavoro all’organizzazione e allo svolgimento di 130 eventi culturali. Di questo grande esercito di cittadini sostenitori, più della metà sono ragazzi dai 18 ai 30 anni, ma non sono mancati nemmeno i pensionati e altre categorie sociali. Con questa mostra abbiamo voluto offrire una retrospettiva degli ultimi anni, divisa in due parti. Da un lato ci sono le fotografie di gruppo e i dati statistici, mentre sul retro si possono vedere le foto di alcuni volontari con le citazioni più belle dei motivi che li hanno spinti a partecipare a questo progetto. Abbiamo realizzato pure un video promozionale per la manifestazione Hrvatska volontira (La Croazia fa volontariato) intitolato ‘Perché faccio volontariato’. Sono compiaciuta per il fatto che questa rete di entusiasti continuerà a esistere e operare pure in futuro, ovvero una volta che il progetto CEC si sarà concluso”, ha concluso Asja Brusić.

Asja Brusić e Vojko Obersnel visitano la mostra

Un modello inedito
Un caloroso ringraziamento all’esercito “in rosso” è stato porto pure da Irena Kregar Šegota, direttrice della società Rijeka 2020, la quale ha puntualizzato che la mostra presenta solo una minima parte di tutti gli incontri svoltisi negli ultimi anni. Un altro importante vantaggio della partecipazione dei volontari al progetto CEC è quello di aver potuto assistere dal vivo alla preparazione di tutte le manifestazioni e di aver potuto sperimentare in persona tutta l’importanza del loro ruolo. Kregar Šegota ha ricordato anche che quello fiumano è un modello innovativo di volontariato, senza precedenti in Croazia. Ora che sta per concludersi il progetto CEC, i volontari fiumani troveranno la loro base e un sistema di mentori e sostenitori alla Casa croata di Cultura (HKD) di Sušak, che continuerà a mantenere viva la scintilla dell’entusiasmo fondato sull’altruismo.

Un grande gesto per la comunità
A ringraziare di cuore gli “amici della cultura” è stato pure il sindaco di Fiume, Vojko Obersnel, il quale ha spiegato che i volontari compiono quotidianamente opere di bene, che possono sembrare di poca importanza, ma se vengono sommate risultano in un grande e importante lavoro per tutta la comunità. Nonostante tutte le difficoltà del 2020 e purtroppo anche del 2021, i volontari non si sono fermati e hanno continuato a lavorare con lena per portare alla luce il meglio del progetto “Il Porto delle diversità”. Obersnel ha spiegato anche che tra le centinaia di volontari ci sono persone molto diverse in quanto a livello di istruzione, estrazione sociale, età, sesso, religione o altro, ma che tutte sono accomunate dall’amore per Fiume.

Vojko Obersnel, Ivan Šarar, Irena Kregar Šegota, Asja Brusić e Marko Filipović

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