In un podcast dell’ANVGD le storie dei più celebri sportivi dell’esodo

Le registrazioni della serie «Così lontani così vicini» sono state realizzate da Adalberto Scemma

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In un podcast dell’ANVGD le storie dei più celebri sportivi dell’esodo

Per la collana “La storia del confine orientale in podcast”, realizzata con il contributo della legge 72/2001 – Interventi a tutela del patrimonio storico e culturale delle comunità degli esuli italiani dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia, l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia ha inserito di recente sulla propria pagina Internet (www.anvgd.it) le registrazioni audio della serie “Così lontani così vicini”, in cui Adalberto Scemma racconta le storie dei grandi campioni giuliano dalmati. Scemma, che insegna giornalismo sportivo all’Università di Verona, è nato a Mantova nel 1942 e in gioventù è stato tra i protagonisti dell’atletica mantovana. Ha girato il mondo come inviato speciale, realizzando inchieste e reportage, occupandosi anche di arte e di avvenimenti culturali. Attualmente è articolista del “Corriere dello Sport-Stadio” e collabora a “La Repubblica”, “Guerin Sportivo”, “Radio Rai”, “WDR Deutschland” e “Sky Perfect TV Japan”.

 

Le puntate del podcast realizzato per l’ANVGD, in tutto 15, sono dedicate a Mario Andretti, Franco Luxardo, Agostino Straulino, Giovanni Udovicich, Abdon Pamich, Nino Benvenuti, Ottavio Missoni, Duilio Loi, Ferruccio Valcareggi, Orlando Sirola, Nereo Rocco, Andrea Lodovico De Adamich, Cesare Maldini, Ezio Loik e Tiberio Mitri. Nomi illustri e celebri di personalità quasi tutte esuli, che hanno riscosso grandissimi successi nello sport. Grandi campioni, abituati alla fatica, al sacrificio, ma anche al successo.

“Vengono tutti da un incantato lembo di terra, baciato dal sole e dal mare, ma mortificato dalla storia, da patti sciagurati e dalla dolorosa esperienza di un esilio”, sta scritto nella breve introduzione alle registrazioni. “Tutti loro hanno onorato le radici della loro terra, tutti loro, così lontani eppure idealmente sempre così vicini alle loro radici, hanno onorato lo sport nella sua massima espressione”.

Mario Andretti
Mario Gabriele Andretti, istriano, nato a Montona, ex pilota automobilistico italiano naturalizzato statunitense, ha girato il mondo in lungo e in largo, ha corso in carriera 873 gare e ha vinto in tutte le categorie e in tutti i continenti. Addirittura l’attore Paul Newman commentò sorpreso durante una gara: “Io sono nato con gli occhi azzurri, Mario è nato con i nervi d’acciaio”. Negli Stati Uniti, per tutti, Mario Andretti è il “pilota del secolo”.

Mario Andretti

Franco Luxardo
Con Franco Luxardo, nato a Zara, noto imprenditore nel ramo dei liquori, in questo caso si parla di sport. Da una sua iniziativa, infatti, nel 1955, nacque il Trofeo Luxardo – Coppa del Mondo di Sciabola, la grande classica della scherma. È la più antica, si disputa a Padova, è valida per la Coppa del Mondo e ha un albo d’oro che allinea gli sciabolatori più notevoli. È lui l’ideatore e ancora oggi l’anima del Trofeo creato sulla scia di una tradizione familiare che ha le sue radici a Zara, in Dalmazia, dove le vittorie di una società gloriosa, la “Diadora”, hanno accompagnato il successo di un marchio, quello dei Luxardo.

Franco Luxardo

Agostino Straulino
Agostino Straulino è una delle figure leggendarie della vela italiana. Nato in una famiglia a Lussinpiccolo, imparò ad andare in barca a vela per recarsi a scuola ed ebbe dunque le sue prime esperienze nel Golfo del Quarnero. Ottenne una medaglia d’oro per la vela – classe star – alle XV Olimpiadi di Helsinki, nel 1952 e nella stessa specialità una medaglia d’argento alle XVI Olimpiadi svoltesi a Melbourne, in Australia, nel 1956. Dopo questi successi la vela italiana ha dovuto aspettare 48 anni e Alessandra Sensini per vincere nuovamente una medaglia d’oro nella vela in un’Olimpiade.

Giovanni Udovìcich
Il calciatore Giovanni Udovìcich, detto Nini, era nato a Fiume il 1º gennaio del 1940 ed è scomparso a Novara il 4 settembre del 2019. Calciatore molto atletico, era un gigante per gli standard dell’epoca. Stopper arcigno, diventato bravo anche con i piedi con il passare degli anni, divenne un pilastro del Novara. Mito delle figurine Panini, cresciuto nelle formazioni minori della società calcistica piemontese, disputò con la maglia azzurra 19 campionati consecutivi tra Serie B e Serie C dal febbraio del 1958 al maggio del 1976, quando terminò la carriera a causa della rottura del menisco.

Abdon Pamich
L’ex marciatore e campione olimpionico di marcia (oro a Tokyo nel 1964 e bronzo a Roma nel 1960), campione europeo, nonché 40 volte campione italiano su varie distanze, Abdon Pamich, è un altro mito dello sport. Pure lui fiumano, nato il 3 ottobre del 1933; il 19 novembre del 1961, sulla pista dello Stadio Olimpico di Roma, stabilì il record mondiale dei 50.000 metri di marcia. Esule a Genova è stato inoltre il portabandiera del tricolore italiano durante la cerimonia d’apertura delle Olimpiadi di Monaco di Baviera del 1972.

Abdon Pamich

Nino Benvenuti
All’anagrafe Giovanni, l’ex pugile Nino Benvenuti, nato a Isola il 26 aprile del 1938, è stato campione olimpico dei pesi welter nel 1960 (Roma), campione mondiale dei pesi superwelter tra il 1965 e il 1966, campione europeo dei pesi medi tra il 1965 e il 1967 e campione mondiale dei pesi medi tra il 1967 e il 1970. Nel 1968 ha vinto il prestigioso premio di Fighter of the year, unico italiano ad aver conseguito tale riconoscimento.

Nino Benvenuti

Ottavio Missoni
Il famosissimo stilista Ottavio Missoni, nato a Ragusa in Dalmazia l’11 febbraio del 1921 e venuto a mancare a Sumirago il 9 maggio del 2013, ha collezionato ben sette titoli nazionali assoluti di atletica leggera e una partecipazione ai Giochi olimpici di Londra del 1948, oltre a diversi campionati nazionali nella categoria master. Fino alla sua scomparsa è stato sindaco del Libero Comune di Zara in esilio.

 

Orlando Sirola
L’ennesimo campione fiumano al quale è dedicata una puntata del podcast è il tennista Orlando Sirola. Nato a Fiume il 30 aprile del 1928 e scomparso a Bologna il 13 novembre del 1995, con Nicola Pietrangeli ha formato il doppio maschile più vincente della storia tennistica italiana vincendo al Roland Garros nel 1959 e raggiungendo la finale di Wimbledon nel 1956.

Andrea Lodovico De Adamich
Tra i grandi di cui parla Scemma, c’è anche Andrea Lodovico De Adamich, ex pilota automobilistico, oggi giornalista e conduttore televisivo italiano, che seppur nato a Trieste e oggi residente a Parma, ha origini ben radicate a Fiume. Porta, infatti, il nome del bisnonno, figlio del suo trisnonno Leopoldo, a sua volta figlio di quel famoso Andrea Lodovico, illustre imprenditore, architetto, commerciante e politico, che fece la fortuna economica di Fiume a cavallo tra il Settecento e i primi decenni dell’Ottocento. Capace di una fulminea carriera, Andrea Lodovico De Adamich si laureò campione italiano di Formula 3 nel 1965, titolo che gli valse l’ingaggio da parte dell’Autodelta, la squadra corse dell’Alfa Romeo.

Andrea Lodovico De Adamich

Ezio Loik
Una puntata è dedicata al calciatore fiumano Ezio Loik, scomparso nella tragedia di Superga, nato a Fiume il 26 settembre del 1919. Figlio di un operaio all’ex Silurificio, esordì con la Leonida e poi passò alla Fiumana per giocare in seguito al Milan, al Venezia e infine al Torino.

Cinque dei 15 podcast riguardano infine noti sportivi triestini. Sono i pugili Duilio Loi, campione europeo dei pesi leggeri e Tiberio Mitri, conosciuto come La tigre di Trieste, che oltre alla boxe aveva fatto anche l’attore, nonché Ferruccio Valcareggi, Nereo Rocco e Cesare Maldini, tutti noti calciatori e allenatori di calcio italiani.

Nei podcast i testi e la voce sono di Adalberto Scemma. Le riprese audio e la produzione sono di Osteria futurista.

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