Fertilia, meraviglioso esempio d’inclusione

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Fertilia, meraviglioso esempio d’inclusione
Foto Anvgd

“Nel 1948, 53 famiglie di esuli di Istria, Fiume e Dalmazia, bordo di 13 pescherecci, abbandonarono le loro case e si diressero verso Fertilia, città della Sardegna fondata nel 1936 per dare una risposta alla popolazione in eccesso del Ferrarese. In pochi anni i rappresentanti della numerosa comunità veneta e ferrarese trasformarono Fertilia e la paludosa laguna del Calich in un luogo fertile e produttivo. Ereditando la tradizione veneta dei nuovi arrivati, Fertilia è stata dedicata a San Marco e lì campeggia il suo simbolo, il leone alato. Oggi c’è chi ha voluto ripercorrere a ritroso quel viaggio, ricongiungendo la comunità della città giuliana della Sardegna con le terre da cui giunsero quelle famiglie ma soprattutto dando vita ad un esempio di integrazione e inclusione che a partire dalla storia del nostro passato, attraverso un’impresa dal valore simbolico, ha molto da insegnare sul presente”. Lo ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti incontrando a Venezia, a Palazzo Ferro Fini i rappresentanti del progetto “Ritorno alla Terra dei Padri”, che ha visto ripercorrere lo storico viaggio compiuto dalle famiglie di esuli nel 1948.
La conclusione a Rovigno
Il viaggio, a bordo del 10 metri “Klizia”, imbarcazione appartenuta ad una famiglia di pescatori istriani, è partito da Alghero lo scorso 30 luglio e si concluderà a Rovigno il prossimo 30 settembre. 800 miglia in totale, 140 ore di navigazione, 80 giorni di eventi e manifestazioni, 26 città visitate, 4 nazioni attraversate, 10 regioni per un evento unico per organizzazione e coinvolgimento.
Germogliato un seme
“Fertilia fu un meraviglioso esempio di integrazione ed inclusione, un luogo in cui piante le cui radici furono strappate alla terra natia hanno saputo far germogliare il seme di una nuova vita. Ecco perché questo progetto non è solo un viaggio ma anche un omaggio al nostro passato, che si propone di riunire i fili della storia con quelli del nostro presente, con lo scopo di gettare le basi per costruire insieme un futuro migliore per le nuove generazioni. Sono convinto che possa essere un esempio attuale ed emblematico, guardando in particolare all’oggi in cui guerre e nuovi esodi coinvolgono l’Europa e non solo”, ha concluso il presidente Ciambetti.
Un’emozione unica
Grande soddisfazione, come si rileva sul sito dell’ANVGD, tra i membri dell’equipaggio del “Klizia”, che sono stati accompagnati da una delegazione di dirigenti veneti dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia: “Il presidente del Consiglio regionale del Veneto Ciambetti ha donato a Giulio Marongiu e all’equipaggio del ‘Klizia’ la bandiera della Regione Veneto – ha evidenziato Mauro Manca, presidente del Comitato provinciale di Sassari-Fertilia dell’ANVGD e direttore dell’Ecomuseo Egea – Un grande onore ed un’emozione unica, che ci fanno capire che il viaggio del ‘Ritorno alla Terra dei Padri’ è un’incredibile occasione per far vivere alle nuove generazioni il miracolo della semplicità e della bellezza di ciò che le generazioni precedenti ci hanno regalato. Grazie al presidente del Consiglio regionale veneto Roberto Ciambetti e a tutto il suo staff, che ci hanno accolti come se fossimo a casa nostra”.

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