Indeficienter. L’Unione torni a Fiume

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Indeficienter. L’Unione torni a Fiume

L’Unione Italiana deve riavvicinarsi alle necessità delle Comunità e degli attivisti. Il cuore di tutta la cultura italiana del nostro territorio è formato da chi frequenta le Comunità ogni giorno per fare attività. Troppo spesso, negli ultimi anni, l’Unione non è stata brava ad ascoltare le necessità degli italiani e in modo particolare dei fiumani: questo deve cambiare. Allo stesso tempo, però, anche la Comunità ha le sue colpe. Negli ultimi quattro anni non è mai stato organizzato un incontro fra l’Assemblea della Comunità degli Italiani di Fiume e i consiglieri fiumani che dovrebbero rappresentare la Comunità all’Assemblea dell’Unione Italiana.
Il primo e più importante proposito della lista Indeficienter è proprio quello di andare all’Unione a fare gli interessi della Comunità degli Italiani di Fiume. Non è nostra intenzione lavorare su progetti personali, bensì di essere i portavoce della volontà della Comunità all’Assemblea del massimo organo della minoranza nazionale italiana sul territorio.
Allo stesso modo vogliamo difendere i diritti delle altre istituzioni con sede a Fiume: l’EDIT e il Dramma Italiano, che non hanno un loro rappresentante all’Assemblea UI. Questi enti sono i nostri maggiori produttori di cultura, della quale si occupano per professione. Dobbiamo tornare a dare loro maggiore importanza e per farlo la prima cosa da fare è dare loro voce.
Fiume è la città più grande e con il maggior potenziale. Dobbiamo rimettere la chiesa al centro del villaggio. L’Unione deve tornare a occuparsi di Fiume. Ma per ottenere questo risultato è necessario che noi ci occupiamo dell’Unione. Siamo qui per questo: Sandro Vrancich, Jenny Chinchella Moreno Vrancich.

Indeficienter

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